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Marco e Gloria, dispersi a Grenfell Tower. Ai genitori dicevano: “Stanno per salvarci”

Marco Gottardi e Gloria Trevisan, i due ragazzi italiani dispersi nel rogo di Grenfell Tower, non risultano tra i ricoverati in ospedale. Ora dopo ora aumenta il timore che possano essere tra le vittime.
A cura di Davide Falcioni
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Marco Gottardi e Gloria Trevisan: sono questi i nomi dei due ragazzi italiani di 27 anni dispersi da ieri a Londra, dove si erano trasferiti da appena tre mesi e vivevano alla Grenfell Tower, il grattacielo di edilizia popolare andato a fuoco ieri. Entrambi veneti, lei era originaria di Camposampiero mentre lui San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. Di loro non si hanno più notizie da ieri e anche la Farnesina ha fatto sapere che "al momento risultano dispersi due connazionali, sulla cui identità viene mantenuto il più stretto riserbo". Che si tratti di Gloria e Marco tuttavia ci sono pochi i dubbi.

#goodnightlondon 🌙

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Con il passare delle ore il timore che anche i due giovani italiani possano essere rimasti coinvolti nel rogo si fa sempre più concreto, anche perché le autorità hanno chiarito che il bilancio dei morti – da ieri sera fermo a 12 – potrebbe con ogni probabilità aumentare. Sono molti gli appartamenti non ancora ispezionati dai vigili del fuoco così come sono ancora numerose le "sacche di fuoco" non ancora domate. Sulle possibilità di trovare superstiti in questo quadri, Stuart Cundy, comandante di Scotland Yard, è stato fin troppo diretto: "Purtroppo non prevedo che ci saranno ulteriori sopravvissuti".

I feriti ricoverati in ospedale sono 34, fa sapere il Guardian, e per 20 di questi le condizioni sono gravissime. Tra queste, al momento, non ci sarebbero Gloria e Marco, come ha confermato a Giannino, padre del ragazzo, il Ministero degli Esteri: "Non risultano tra le persone ricoverate negli ospedali di Londra", spiega il genitore. Sono nulle anche le probabilità che i due fossero fuori dal grattacielo quando è scoppiato l'incendio, magari a casa di amici. Sono stati infatti proprio Gloria e Marco a raccontare ai genitori di quel rogo nel loro palazzo. Giannino è stato svegliato nel cuore della notte dalla madre di Gloria: "Ci siamo subito messi in contatto con Marco. Lui minimizzava l'accaduto, penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie". Il giovane al telefono ha continuato a garantire che i soccorsi sarebbero presto arrivati. "Alle 4.07 – ricorda suo padre – c'è stato l'ultimo drammatico contatto, nel quale Marco ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante non abbiano più alcun contatto. Speriamo solo in un miracolo".

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