Marchionne: “In Italia impossibile fare industria”
"Le condizioni industriali in Italia rimangono impossibili" lo ha spiegato l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, confermando il suo giudizio negativo sula situazione del gruppo Torinese alla luce delle recenti sentente della magistratura sulle rappresentanze sindacali e in particolare sulla sentenza della Cassazione sul caso Fiom. Durante la conference call sui risultati del secondo trimestre 2013 della casa automobilistica, Marchionne ha spiegato che "Se le condizioni in Italia restano quelle attuali è impossibile gestire bene le relazioni industriali" perché "anche se ci impegnassimo sugli investimenti, sarebbe un impegno vuoto". "Stiamo cercando di capire le implicazioni della sentenza per le nostre attività in Italia. Incontreremo il sindacato al centro di questo contenzioso, vedremo il risultato" ha proseguito l'amministratore delegato della Fiat confermando il previsto incontro di venerdì prossimo con il segretario dei metalmeccanici della Cgil Maurizio Landini.
L'incontro con Landini – Marchionne ribadendo di aver chiesto al governo di varare misure che diano una soluzione a quanto si è creato dopo la sentenza della Consulta, ha anche lanciato messaggi allarmanti per gli operai italiani. “Abbiamo le alternative necessarie per realizzare le Alfa ovunque nel mondo” ha affermato infatti l'ad Fiat nel corso della conferenza tenuta con gli analisti finanziari, lasciando intendere che il gruppo potrebbe produrre i nuovi modelli Alfa Romeo non in Italia ma all'estero. "La Fiat resta aperta a cercare soluzioni che possano garantire l'operatività delle attività" ha insitito Marchionne che durante la conference call comunque ha illustrato numeri positivi per il gruppo garantendo che nel breve periodo non ci saranno modifiche sostanziali nei progetti dell’azienda e confermando tutti gli obiettivi del 2013.