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Manovra, Luigi Di Maio: “Quota 100 partirà a febbraio, il reddito di cittadinanza a marzo”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, detta i tempi per la partenza delle due principali misure del governo: “Come sono partite, così arrivano. Siccome partono un po’ dopo, il reddito a marzo e quota 100 a febbraio, costeranno un po’ di meno”, afferma dicendosi fiducioso che “dal primo gennaio entrerà una legge di Bilancio che può dar vita a un cambiamento in Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le modifiche alla legge di Bilancio decise dal governo dopo la trattativa con la Commissione europea non dovrebbero cambiare i tempi previsti per la partenza delle misure principali: quota 100 e reddito di cittadinanza. Ad assicurarlo è il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, intervenuto durante la trasmissione ‘I lunatici’, in onda tutte le notti su Rai Radio 2. “Smentisco qualsiasi ipotesi di taglio alle misure come quota 100 o il reddito di cittadinanza – assicura il vicepresidente del Consiglio –. Come sono partite, così arrivano. Siccome partono un po' dopo, il reddito a marzo e quota 100 a febbraio, costeranno un po' di meno”. Di Maio racconta dell’incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che questa notte “hanno lavorato agli ultimi conti, ora si dovrebbe chiudere”. Il ministro del Lavoro si dice fiducioso che “dal primo gennaio entrerà una legge di Bilancio che può dar vita a un cambiamento in Italia”.

Le novità per i cittadini nella manovrasono tante e sono buone – prosegue Di Maio –. Tagliamo fino al 40% le pensioni d'oro, tagliamo il 30% dei premi Inail, questo è un decreto che firmerò a breve e significherà abbassare il costo del lavoro per le imprese che assumono, che dovranno pagare meno di tasse all'Inail. Poi ci sono gli incentivi per le auto non inquinanti, così combattiamo lo smog. Queste sono ore decisive per il dialogo con l'Europa. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Abbiamo fatto una legge di Bilancio che mantiene le promesse e stiamo anche facendo un'offerta all'Unione europea di riduzione del deficit, che ci permette quindi di stare non proprio del tutto nei parametri ma di dare un segnale di dialogo. Non ci sarà nessun accordo se ci chiederanno di tradire gli italiani. Ci sarà un accordo sulle promesse mantenute, non su quelle tradite. Le prossime ore saranno decisive”.

Di Maio parla del suo rapporto con Conte e Salvini: “Quando ci sediamo al tavolo troviamo sempre una quadra. Quello che abbiamo ottenuto ogni volte che abbiamo dialogato è un miglioramento sia dei rapporti tra di noi che di risultati per gli italiani. La gente che mi ferma per strada mi chiede di non litigare, di proseguire verso gli obiettivi e di risolvere i problemi”.

Moscovici: ‘Al lavoro per evitare sanzioni’

Questa mattina è stato anche il commissario europea per gli Affari economici, Pierre Moscovici, a intervenire sul caso della legge di Bilancio italiana, intervistato dall’emittente radiofonica francese Rtl. “Sto lavorando per evitare sanzioni”, spiega affermando che “l’Ue sta tentando di trovare la soluzione per evitarle. Sono fiducioso”. L’obiettivo dichiarato da Moscovici è quello di permettere all’Italia di “realizzare le politiche che desidera rispettando le regole e ho buone speranze perché non solo non utilizziamo due pesi e due misure ma non mi piace l'ingiustizia”.

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