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Manovra, il commissario Ue Moscovici: “Porte aperte all’Italia, sanzionare sarebbe un fallimento”

“Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento. Piuttosto, sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità, aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro”, ha dichiarato il commissario Ue agli Affari Europei, Pierre Moscovici.
A cura di Charlotte Matteini
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La Commissione europea vorrebbe evitare di comminare sanzioni all'Italia. A dichiararlo è stato il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici. "Per l'Italia la porta resta aperta, la mano tesa. Dobbiamo cercare con tutte le forze delle soluzioni condivise nell'interesse degli italiani e della zona euro", ha spiegato Moscovici commentando la legge di bilancio italiana durante una conferenza stampa tenuta a Parigi.

Rispetto a un'eventuale procedura per deficit eccessivo e all'eventuale sanzione che l'Ue potrebbe comminare al Belpaese, Moscovici ha sottolineato: "Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento. Piuttosto, sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità, aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un'Italia che rimanga al centro della zona euro".

La procedura d'infrazione contro l'Italia? "Allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria ma non siamo ancora a questo punto. Il dialogo con le autorità italiane continuerà fino all'ultimo. Gli Stati membri hanno ancora una settimana per decidere se avviare o meno le raccomandazioni dell'esecutivo Ue sulla manovra italiana, anche se non ho dubbi sul fatto che la confermerebbero", ha aggiunto Moscovici.

Il duro scontro tra Commissione europea e Italia dura ormai da molte settimane, ma dopo la cena chiarificatrice tra Juncker e il presidente Conte e la promessa da parte dell'Italia di modificare la manovra ritoccando il deficit proposto nel Def, i rapporti tra le due istituzioni sembrano rasserenarsi. La Commissione europea ha comunque dichiarato che le promesse questa volta non basteranno e che la procedura di infrazione paventata pochi giorni fa potrà essere bloccata solamente se l'Italia presenterà formali e ufficiali modifiche alla legge di bilancio bocciata. Il governo italiano ha già anticipato che il deficit paventato inizialmente verrà ridotto e al momento sembra che l'esecutivo abbia intenzione da un lato di restringere la platea di potenziali beneficiari di quota 100 e dall'altro lato di far slittare il reddito di cittadinanza a giugno per diminuirne i costi per il 2019.

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