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Manovra economica alla Camera: il giorno della verità

Al momento la manovra è in discussione a Montecitorio dove alle 18:00 dovrebbe esserci la votazione finale. Intanto la Cgil fa sapere che i tagli potrebbero costare alle famiglie 1000 euro in due anni.
A cura di Alfonso Biondi
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Montecitorio

Dopo il voto favorevole di ieri a Palazzo Madama, oggi la manovra finanziaria approda alla Camera. Mentre scriviamo a Montecitorio è in corso la discussione generale sul provvedimento, al termine della quale l'esecutivo chiederà la fiducia. La prima chiama per la votazione è prevista alle 14:30, alle 16:30 dovrebbero poi esserci le dichiarazioni di voto finali. Il voto finale è previsto per le 18:00.

IL SI' AL SENATO- Ieri il Senato aveva approvato il provvedimento- sul quale era stata posta la questione di fiducia- con 161 voti favorevoli, 135 contrari e 3 astenuti. La votazione era stata preceduta da un intervento del Ministro dell'economia Tremonti che aveva sottolineato il bisogno di "una governance che guidi i paesi membri verso un destino comune. La salvezza per l'Europa – aveva fatto notare – viene dalla politica e non dalla finanza". Quindi: "O si avanti o si va a fondo" e l'unica soluzione è "una risposta politica comune europea. E’ come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe”. A seguito della votazione di fiducia e del repentino passaggio del testo alle commissioni di Montecitorio, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano aveva plaudito l'operato di maggioranza e opposizione che, nel leale spirito di collaborazione, avrebbero realizzato un "miracolo".

COSTI PER LE FAMIGLIE-  Partiamo dalle agevolazioni fiscali per le famiglie, sulle quali arriva una e propria mannaia. Tali agevolazioni, censite dal governo, sono circa 480 e, in soldoni, valgono 161 miliardi di euro all'anno. Nel 2013 il taglio lineare previsto è del 5%; l'anno successivo, invece, ammonterà al 20%. L'unica possibilità di scampare all'esborso risiede nel riordino dell'assistenza da portare a termine entro il 30 settembre del 2013. Bisognerà poi tener conto delle ulteriori spese che comporteranno i ticket sanitari e l'aumento dell'accise sulla benzina. In due anni (2013-2014), secondo quanto calcolato dalla Cgil, le famiglie si troveranno a dover sborsare circa 1000 euro in più.

BERSANI: "UNA VERGOGNA"- Molto duro nei confronti dell‘ultima versione della manovra finanziaria il leader del Partito Democratico: "Non c'è nessun tipo di collaborazione alla manovra. Si tutelano gli evasori delle quote latte, ci si spaventa per una lettera dell'Ordine dei notai e si fa pagare il ticket alla gente normale. Una vergogna".  Per Bersani le alternative al momento sono solamente due: "O si va alle elezioni oppure si apre una fase di transizione per fare una nuova legge elettorale e imbastire le riforme".

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