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Manovra bocciata dall’Ue, Salvini: “Non arretreremo, possono mandare anche 12 letterine”

Matteo Salvini, durante l’intervista ai microfoni di Rtl 102.5, dichiara apertamente che il Governo italiano non tornerà indietro di un passo sulla manovra, nonostante la bocciatura da parte della Commissione europea. La decisione dell’Europa, infatti, secondo il ministro dell’Interno non è altro che “un attacco pregiudiziale all’economia italiana”.
A cura di Chiara Caraboni
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Noi siamo qui per migliorare la vita degli italiani, mi sembra un attacco pregiudiziale” ha detto il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 commentando la bocciatura, da parte della Commissione europea, della manovra di bilancio presentata dal Governo italiano. E ha aggiunto: “Come si ripaga il debito se cresciamo dello 0,9%?”

Salvini si espone in modo chiaro: il governo, nonostante le raccomandazioni della Commissione, non vuole arretrare di un solo passo nella manovra. Quello che è stato promesso deve essere portato avanti e “Bruxelles può mandare anche dodici letterine, da qui fino a Natale”, ma non cambia perché quello che vuole l’Europa, secondo il ministro dell’Interno, è “un attacco all’economia italiana”, soprattutto perché “la contestazione principale è che non bisogna toccare la legge Fornero che è nel programma del 90% dei partiti tranne che del Pd: qualcuno vuole comprare le nostre aziende sottocosto”. Anche perché, ha aggiunto, le manovre italiane presentate negli anni da Monti e dal governo Renzi hanno fatto crescere il debito di 300 miliardi di euro e “se insistono a tirare schiaffoni a caso mi verrebbe voglia di dare più soldi agli italiani”.

È una manovra espansiva, lo riconosce, ma ha spiegato che l’obbiettivo è la ripresa dell’economia, è far lavorare di più i cittadini e di conseguenza farli spendere di più, così da far girare l’economia. “L’obiettivo è crescere il doppio del previsto. Secondo le previsioni con la manovra voluta da Bruxelles saremmo cresciuti dello 0,9%. Ma come lo ripaghi il debito con lo 0,9%? Noi proponiamo una ricetta diversa perché scommettiamo sulla crescita dell'Italia”, ha detto ai microfoni. Questo passaggio, però, è tra quelli che non hanno convinto del tutto la Commissione. E quindi anche in questo caso, secondo Salvini, se la manovra è stata bocciata, non è perché presenti delle criticità che la Commissione ha sottolineato, ma perché l’Europa ce l’ha con il Governo italiano e con l’Italia. Così come l’informazione.

Salvini poi ha dedicato alcuni minuti a chiarire un’altra questione della manovra che è stata molto discussa, quella che riguarda il condono e l’evasione fiscale: “Per i grandi evasori che non dichiarano nulla ed hanno tre ville, c'è la galera come negli Stati Uniti. Ma se sei un artigiano con una cartella di 30mila euro che ti sta condannando a morte è diverso. C'è un'evasione dei furbi ed un'evasione di sopravvivenza, di necessità, di sfiga”, ha detto il ministro.

Durante l’intervista infatti, il leader del Carroccio, commentando le possibili assegnazioni per la dirigenza della tv pubblica, la Rai, ha detto: “C’è un presidente ed un amministratore delegato che stanno cercando professionalità interne accantonate da anni anche per ragioni politiche. La Rai merita tanto e da spettatore, quando vedo che ci sono programmi pregiudizialmente schierati a sinistra cambio canale. Siamo il primo governo che ha l'informazione pubblica tutta contro, non faccio il ‘piangina', tiro diritto ma spero che la Rai sia equilibrata e dia spazio a tante voci”. Questo, forse, per spiegare la suddivisione che sta avvenendo tra Lega e Movimento 5 Stelle delle poltrone alla Rai.

Infine, il rappresentante della Lega ha commentato due vicende avvenute nei giorni scorsi a Roma, riallacciandosi anche all’ipotesi che il suo partito possa essere in corsa per il ruolo di sindaco nella Capitale. A riguardo, ha detto infatti che la Lega potrebbe dare un contributo alla rinascita di questa città, partendo dalla gestione ordinaria, dalle strade, dai cestini e dalle foglie. Questo, sebbene sia “una città difficilmente governabile”. Roma “non può essere un ricettacolo di spacciatori e una ragazza non può morire stuprata nel cuore di Roma”, riferendosi al caso della ragazzina vittima di una violenza di gruppo, il cui corpo è stato ritrovato a San Lorenzo, il quartiere della movida. Riguardo all’incidente di ieri alle scale mobili della stazione Repubblica invece, Salvini si è limitato a commentare che la colpa è da affibbiare solamente a “decine di ubriachi pseudotifosi del Cska di Mosca che saltavano”.

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