Mafia, il “nuovo” volto del capo dei capi, Totò Riina
La trasmissione "Quarto Grado" ha mostrato il nuovo volto di Totò Riina, a pochi giorni dalle polemiche sulla processione di San Giovanni Evangelista, a Corleone, che si sarebbe "inchinata" davanti all'abitazione di Ninetta Bagarella, moglie dell’ormai ex boss dei boss di Cosa Nostra, e alla vigilia della data fissata per la presentazione del libro del figlio Salvatore jr a Palermo, prevista per il 18 giugno. Una foto nella quale si capisce davvero chiaramente quanto Riina sia invecchiato in questi oltre vent’anni (fu arrestato il 15 gennaio del 1993).
Oggi il capo dei capi ha 85 anni e, rendendo dichiarazioni spontanee sulla trattativa tra Stato e mafia, si lamenta di recente di un "abbandono", sostenendo di non essere stato nemmeno avvertito dell'udienza dello scorso 27 maggio. Riina, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, ne ha parlato nel corso del processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, in corso davanti alla Corte d'assise di Palermo. Il Presidente della Corte d'assise, Alfredo Montalto, lo ha subito fermato ricordandogli che per quell'udienza "aveva firmato la rinuncia" ad assistere in videocollegamento al processo. Ma Riina ha controreplicato: "Presidente, io non ho rinunciato proprio a niente". E Montalto non è stato a sentire: "Noi abbiamo una dichiarazione firmata da lei, a meno che lei non disconosca la sua firma".
Ancora il boss, anche abbastanza alterato: "Mi fanno firmare tante cose, ma non ricordo di avere firmato la rinuncia all'udienza. Poi mettono in giro la notizia che io abbia rinunciato ma non è così". E Montalto: "Parli con il suo difensore, qui abbiamo la rinuncia da lei firmata". E’ stato il legale di Riina a provare a fare chiarezza, in collegamento: "Di solito spieghiamo al signor Riiina cosa sta firmando, evidentemente l'altra volta ha capito che era la firma di una nomina". E Montalto secco: "Ognuno deve sapere cosa firma. La Corte non deve adottare alcun provvedimento".