Maddie McCann, Scotland Yard continua le ricerche: “Seguiamo la pista dei trafficanti”
Potrebbero esserci importanti novità sulla scomparsa di Madeleine McCann, la bambina inglese di cui si persero le tracce nel 2007, quando aveva solo tre anni, mentre si trovava in vacanza con i genitori in Portogallo. Un caso che continua a far parlare e che potrebbe essere giunto ad una svolta fondamentale, tanto che Scotland Yard ha chiesto e messo in campo nuovi finanziamenti per la cosiddetta "Operation Grange", per supportare la teoria secondo la quale la piccola sarebbe stata rapita da una organizzazione di trafficanti europei che si occupa di tratta di esseri umani dopo essersi impossessati di alcune sue foto. Lo riferisce il quotidiano inglese The Sun.
"Questa nuova pista potrebbe fornire una spiegazione sul perché la bambina è stata allontanata e portata via dai suoi genitori", ha raccontato una fonte al giornale britannico. Che avrebbe addirittura osato ammettere: "Se così fosse, avremmo di certo ancora una piccola speranza che Maddie possa essere viva". Per Colin Sutton, un ex detective in pensione, il fatto che siano stati erogati nuovi fondi alla ricerca della bambina significa che "ci dovrà pur essere qualcosa di utile". I nuovi finanziamenti per il caso dureranno fino al prossimo mese di aprile, quando dovrà essere nuovamente discusso.
Madeleine McCann aveva tre anni quando si persero le sue tracce a Praia de Luz, in Portogallo, nel maggio del 2007. La polizia locale, dopo aver chiuso e riaperto il caso, nel 2013, in collaborazione con Scotland Yard, ha annunciato di ridurre il numero di uomini per indagare sulla vicenda della bambina, nonostante i continui appelli della famiglia McCann e dell'opinione pubblica. In totale, sono stati spesi circa 10 milioni di sterline per effettuare tutte le analisi necessarie. La teoria del traffico di esseri umani prese piede già poco dopo la scomparsa della piccola tra gli investigatori privati che lavoravano sulla vicenda, convinti che ci fossero degli uomini armati di binocolo e macchina fotografica che osservavano e immortalavano i bambini sulla spiaggia per poi appropriarsene. I detective hanno ora altri sei mesi di tempo per ridare speranza alla sua famiglia, che non ha mai abbandonato l'idea di ritrovarla un giorno viva.