Maddie McCann, la polizia vola in Bulgaria sulle tracce della vedova di un pedofilo
Potrebbe essere il tassello mancante di un puzzle che la polizia sta cercando di ricostruire da ormai 10 anni, quello sul caso di Madeleine McCann, la bambina inglese scomparsa nel maggio del 2007 mentre si trovava con i genitori in vacanza a Praia de Luz, in Portogallo. Da tempo gli investigatori si sono messi sulle tracce di una donna dell'Est Europa, la cui testimonianza sarebbe cruciale per arrivare a risolvere il giallo della sparizione della piccola, che all'epoca dei fatti aveva solo tre anni. Ed ora la polizia ha rilasciato qualche dettaglio in più su questa fase delle ricerche. Come riporta il quotidiano The Sun, infatti, gli agenti avrebbero spostato le indagini in Bulgaria.
Qui, starebbero lavorando alla ricerca di una "donna vestita di porpora", che potrebbe avere nelle sue mani la chiave per conoscere la verità sulla scomparsa di Maddie. Pare che sia la vedova di un pedofilo. La coppia lavorava come domestici in un appartamento nei pressi del luogo da cui la bambina sparì nel nulla nel 2007. All'epoca alcuni testimoni riferirono della presenza di queste due persone, ma le loro dichiarazioni non ebbero alcun seguito finché Scotland Yard non le ha riesaminate. In particolare, si legge nei documenti, la donna, con indosso un abito color porpora (e per questo ribattezzata " the woman in purple"), è stata vista vicino al complesso Ocean Club di Praia del Luz dove alloggiava la famiglia McCann, mentre fissava l'appartamento, prima di far perdere le tracce sue e del compagno.
"Non c'è alcuna conferma del loro coinvolgimento, ma vogliamo eliminare definitivamente ogni dubbio", ha detto una fonte ai media inglesi. "Ha potuto sentire o vedere qualcosa che potrebbe sembrarle di poco conto ma che potrebbe risultare decisivo ai fini della nostra indagine". L'Operation Grange, cioè le ricerche portate avanti da Scotland Yard, dopo le operazioni insufficienti dei colleghi portoghesi, finora è costata circa 12 milioni 500mila euro. Gli inquirenti hanno tempo fino al marzo del 2018 per dare risposte alle tante domande che ancora ci sono sul caso, prima cioè che i fondi finiscano e l'operazione sul giallo di Maddie si concluda definitivamente.