Maddie McCann, la polizia sulle tracce di una donna dell’Est: “La sua testimonianza cruciale”
Potrebbe essere una donna dell'Est Europa la testimone chiave nel caso di Maddie McCann, la bambina inglese scomparsa ormai dieci anni fa mentre si trovava in vacanza con i genitori a Praia de Luz, in Portogallo. Dopo la notizia della donazione da parte del governo inglese di 175mila euro ai poliziotti ancora impegnati nelle indagini, decisione che ha riacceso le speranze dei genitori della piccola e che finanzieranno le ricerche, che altrimenti si sarebbero interrotte, fino al marzo del 2018, gli inquirenti sono arrivati forse ad una svolta.
Come riportano i media britannici, potrebbe essere proprio una donna dell'est Europa ad aiutarli a risolvere l'intricato caso, considerata una testimone di fondamentale importanza per scoprire indizi sulla scomparsa di Maddie. Secondo gli investigatori, proprio la donna avrebbe vissuto in un appartamento vicino a quello in cui alloggiava la famiglia McCann nel 2007, anno in cui della bimba si persero le tracce, per poi lasciare il Paese poco dopo, in seguito alla morte del marito. "Avrebbe potuto vedere o sentire qualcosa di apparentemente insignificante per lei, ma determinante per le indagini. Se si riconosce, la preghiamo di contattare immediatamente la polizia. Non ha nulla da temere", ha detto uno degli agenti al quotidiano The Sun. Un'altra fonte, molto vicina alla cosiddetta Operation Grange, lanciata nel 2011, l'ha descritta come "il punto critico dell'indagine".
La polizia crede ancora che la bambina possa essere stata rapita, ma non c'è alcuna conferma che sia morta, cosa che continua a spingere i suoi genitori, Kate e Gerry, a insistere affinché si faccia luce sulla scomparsa di Maddie. Della piccola, che all'epoca aveva solo tre anni, si persero le tracce nel maggio del 2007. I genitori hanno raccontato di averla lasciata senza sorveglianza in una camera da letto del residence in Portogallo dove alloggiavano, a circa cento metri di distanza dal ristorante in cui stavano mangiando, e di non averla più trovata al loro ritorno. L’Operation Grange, cioè le indagini portate avanti da Scotland Yard, dopo le operazioni insufficienti dei colleghi portoghesi, finora è costata circa 12 milioni 500mila euro. Ma ancora molte sono le domande sulla vicenda.