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Macron si siede di fianco a Gentiloni invece che al posto a lui riservato in prima fila

Come mostra il video girato durante il vertice europeo di Tallinn, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron al suo arrivo, nonostante avesse un posto in prima fila già assegnato dall’organizzazione, ha preferito sedersi dietro e rimanere vicino al presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni.
A cura di Charlotte Matteini
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Siparietto divertente durante il vertice europeo di Tallin, in cui i leader Ue si sono ritrovati a discutere di digitale e soprattutto dell'introduzione di un'ipotetica Web Tax da applicare a colossi come Google e Facebook. Arrivando all'incontro, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron – nonostante avesse un posto in prima fila assegnato dall'organizzazione dell'evento – ha deciso di sedersi di fianco al presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, abbandonando dunque la sua postazione. Nel video diffuso si vede infatti Macron che saluta Gentiloni e immediatamente occupa il posto a suo fianco, non preoccupandosi di cercare la postazione a lui assegnata in prima fila né di avvertire il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che lo stava cercando.

Nel corso del vertice, Gentiloni ha parlato in maniera profusa della necessità di introdurre una Web Tax a livello europeo: "I singoli paesi Ue non solo possono ma devono lavorare in coordinamento tra loro anche in senso delle cooperazioni rafforzate sulla Web Tax. È un po' il senso del documento che Italia, Francia, Germania e Spagna avevano concordato a fine agosto a Parigi e hanno rivolto ai 28 qui", ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano. In sostanza, dunque, nel successivo documento licenziato dalla Commissione Ue si chiede alle società del web di "pagare le tasse dove svolgono la loro attività economica effettiva".

"Al giorno d'oggi non possiamo accettare l'idea che il diritto di stabilimento delle imprese per i giganti del web sia concepito come in epoche passate, quando si pagavano le tasse dove si avevano le fabbriche e i lavoratori. Ci sono piattaforme che ci semplificano la vita e a cui non vogliamo rinunciare per niente al mondo che tuttavia hanno volumi di affari strepitosi nei nostri paesi e magari pochi dipendenti. Quindi c'è una proposta della Commissione, dobbiamo andare avanti ma i singoli paesi devono lavorare in coordinamento tra di loro anche con la cooperazione rafforzata", ha spiegato Gentiloni.

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