Macerata, trovata morta sulla spiaggia una ballerina romena: aveva il cranio fracassato
Stamane prima un anziano che passeggiava verso le 6.30 con il suo cane sulla spiaggia e poi gli inquirenti arrivati sul litorale di Lido Bello a Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata, sono stati costretti ad assistere ad una terribile manifestazione di violenza avvenuta. Su quella spiaggia è stato, infatti, ritrovato il corpo di una donna assolutamente irriconoscibile perché sfigurata nel volto e col cranio fracassato. Aveva un sacchetto di plastica sulla testa, chi l’ha colpita, forse con una pietra o un oggetto appuntito, l’ha fatto con estrema violenza.
I carabinieri, che stanno indagando sul caso, hanno poi riconosciuto la vittima: la donna si chiamava Cristina Andrea Marin ed era una ballerina romena di appena 24 anni. Lavorava in un night della zona e pare che fosse conosciuta anche nel mondo della prostituzione.Quella di ieri sera, per lei, doveva essere una normale serata come altre: secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, all’uscita dal locale nel quale lavorava e mentre si accingeva a tornare a casa, sarebbe stata colpita dal suo assassino. Questa mattina la donna indossava ancora lo stesso cappotto col quale era stata vista uscire dal night ieri sera. Cristina abitava in una palazzina a pochi metri dalla spiaggia dove è stata ritrovata e lì i carabinieri hanno rinvenuto delle tracce di sangue sia nell’ascensore che sul pianerottolo del suo appartamento al dodicesimo piano.
Ad una prima ispezione del corpo della donna seguirà l’autopsia disposta dal pm di Macerata Stefania Ciccioli: sembra che l’eventualità di una violenza sessuale possa essere esclusa ma saranno gli esami più approfonditi a delineare un quadro più chiaro sul caso. In queste ore gli inquirenti stanno intanto cercando testimonianze per ricostruire gli ultimi momenti di vita della ballerina romena e al momento non si esclude alcuna pista: dal raptus omicida di un cliente ad una vendetta o a un delitto “passionale”. Ciò che è certo è che ci si trova, ancora una volta, di fronte all’ennesimo caso di efferata e ingiustificata violenza nei confronti delle donne.