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M5S: nessuna intesa con i Verdi, non ci facciamo dettare l’agenda dai giornali

In un post sul blog di Grillo, il professor Becchi spiega i 4 motivi per cui è impossibile un’alleanza con i Verdi e difende l’accordo con Nigel Farage.
A cura di Antonio Palma
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Il Movimento Cinque Stelle, nonostante le polemiche, è sempre più deciso ad allearsi con Nigel Farage e ritiene impossibile un alleanza con i Verdi. Ultimo in ordine di tempo a rigettare la possibilità di un accordo con i Verdi è il professore Paolo Becchi che in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo spiega i quattro motivi per cui è impossibile l’alleanza e attacca i giornali che “stanno partecipando al gioco al massacro contro il leader dell'Ukip per sparare a zero contro il M5S”. Nel post dal titolo “In Europa per contare qualcosa”, Becchi, ritiene necessaria “un'alleanza con un gruppo parlamentare per il M5S in Europa” perché altrimenti a Bruxelles “gli eurodeputati che non dovessero riuscire a costituire un gruppo sarebbero molto limitati, per il regolamento interno, nella partecipazione in aula”. Il professore sottolinea però “che i Verdi non sono chiaramente un'opzione credibile e praticabile per un Movimento che vuole essere una forza di rottura verso le politiche imposte fino ad oggi da quest'Europa”.

I quattro motivi del M5S per non andare con i Verdi

Becchi si dice convinto che l’unica alleanza possibile è quella con Farage e non quella con i Verdi e indica quattro motivi a sostegno della sua tesi. “Primo. Dovremmo forse lasciarci dettare l'agenda politica dal Corriere o dal Fatto quotidiano?” scrive sul blog di Grillo il professor Becchi. "Secondo. I Verdi rappresentano più o meno un puntello di questa Europa che ora dicono di voler cambiare dopo che non hanno fatto assolutamente niente per contrastare le politiche dell'austerità". "Terzo. Molti loro dirigenti hanno insultato il M5S prima delle elezioni, con alcuni dirigenti che hanno escluso in modo categorico l'alleanza. Quarto. Il presidente dei Verdi europei, l'eurodeputato franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit, ha appoggiato tutte le guerre Nato – Iraq, Afghanistan, Libia – e sarebbe stato pronto anche per la Siria". Becchi ritiene che “certamente molte battaglie potranno essere combattute insieme. Su  temi di interesse programmatico comune, non mancherà la possibilità di una lotta comune”. Intanto il leader dell'Ukip, Nigel Farage, ha ribadito oggi il suo no ad un patto con il Front National di Marine le Pen mentre spera che si possa raggiungere un accordo con il M5S di Beppe Grillo.

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