Lusi indagato per calunnia, cadono le accuse contro Rutelli e Bianco
La procura di Roma ha deciso, le affermazioni dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, accusato di aver sottratto circa 25 milioni di euro dalle casse del partito, non sono attendibili dunque nessun supplemento di indagine a carico di Francesco Rutelli e Enzo Bianco. Il senatore ex Pd ora in carcere, durante gli interrogatori dei magistrati che indagano sull'ammanco nelle casse dell'ex Margherita, aveva più volte tirato in ballo i vertici del partito accusando in particolare il segretario Rutelli di essere uno dei destinatari dei fondi rubati. Dopo aver ascoltato più volte i due politici chiamati in causa e non aver trovato riscontro nei fatti, i Pm hanno deciso di archiviare ogni procedimento a loro carico al termine di una riunione che si è svolta negli uffici della Procura di Roma con il procuratore aggiunto Alberto Caperna.
Soddisfazione da parte degli avvocati della Margherita – Diretta conseguenza di questa decisione della Procura l'immediata procedura di indagine per calunnia nei confronti dello stesso Lusi per le affermazioni contro Rutelli durante un interrogatorio. Dopo le accuse, infatti, Rutelli e gli altri vertici della Margherita avevano immediatamente dato mandato ai legali di fare controdenuncia e nelle settimane scorse è arrivato in Procura un esposto del leader dell'Api contro Lusi per le affermazioni che sostenevano l'esistenza di un patto nella corrente rutelliana del partito con lo scopo di spartirsi i soldi. Soddisfazione per la decisione della Procura è arrivata dai legali di Rutelli e Bianco "perché questo è il segno della coerenza con la quale la procura di Roma sta affrontando questo delicato caso" hanno detto ai giornalisti, spiegando che attendono con altrettanta fiducia la rapida conclusione della vicenda principale.