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Luigi Di Maio risponde a Le Iene: “Lavoro nero nella ditta di mio padre? Sarebbe grave”

Luigi Di Maio affida ai suoi social la replica al servizio de Le Iene sulla denuncia di Salvatore Pizzo, un operaio della ditta del padre (di cui è socio): “Otto anni fa, come avrete visto dal servizio io non ero né socio dell’azienda, né mai mi sono occupato delle questioni di mio padre”. E oggi consegnerà i documenti a Filippo Roma.
A cura di Redazione
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Il servizio di Filippo Roma, inviato della trasmissione televisiva di Italia Uno Le Iene, sulla vicenda di Salvatore Pizzo, ex operaio della ditta Di Maio, è diventato immediatamente il caso della settimana, provocando reazioni a catena da parte dei maggiori esponenti politici nazionali. Come vi abbiamo raccontato, Le Iene, hanno raccolto la denuncia di un ex lavoratore dell’azienda di proprietà della famiglia Di Maio: l’uomo sostiene di aver lavorato in nero per circa 2 anni nella ditta di cui il ministro del Lavoro è socio al 50%; in una circostanza, poi, si sarebbe anche infortunato sul lavoro, ricevendo dal suo capo, il padre di Luigi Di Maio, Antonio, la raccomandazione di non denunciare l’accaduto. L’operaio ha anche ricordato le parole di Di Maio in campagna elettorale, sottolineando la contraddizione fra il richiamo all’onestà della sua famiglia e il comportamento che il geometra Antonio Di Maio avrebbe tenuto nei suoi confronti.

Il servizio ha destato molto scalpore e lo stesso ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha deciso di precisare ancora meglio la sua versione dei fatti con un breve post pubblicato su tutti i suoi canali social, da Facebook a Instagram. Luigi Di Maio ha precisato che negli anni oggetto della denuncia dell’operaio lui non era ancora socio al 50% dell’azienda di famiglia, spiegando di non essersi mai occupato delle questioni gestite direttamente dal padre. Il ministro ha avanzato l’ipotesi che Salvatore Pizzo abbia votato per lui alle scorse elezioni, ricostruendo brevemente l’episodio dell’infortunio: “Salvatore Pizzo all’epoca dei fatti si è rivolto al Sindacato CGIL che gli consigliò di trovare un accordo con mio padre per farsi assumere, e infatti poi ha ottenuto un contratto regolare. Successivamente gli fu corrisposto anche un indennizzo. 8 anni fa, come avrete visto dal servizio io non ero né socio dell’azienda, né mai mi sono occupato delle questioni di mio padre”.

Poi ha aggiunto una riflessione sul suo rapporto col padre: “Mio padre ha fatto degli errori nella sua vita, e da questo comportamento prendo le distanze, ma resta sempre mio padre. E capirete anche che sia improbabile che un padre racconti al figlio 24enne un accaduto del genere. A maggior ragione se, come ho detto nel servizio, abbiamo anche avuto un rapporto difficile, che sono contento sia migliorato negli ultimi anni”.

E, infine, dopo aver spiegato di nutrire rispetto per il lavoro de Le Iene, ha annunciato la volontà di consegnare a Filippo Roma i “documenti” sull’intera vicenda.

La risposta di Luigi Di Maio alle Iene:

Ecco il post integrale di Di Maio:

Avrete visto il servizio delle Iene. E avrete visto anche la mia intervista.

Come sapete, in tutti questi anni, alle Iene abbiamo sempre dato il massimo della disponibilità, non abbiamo chiesto di non mandare in onda servizi, a differenza di altri; non abbiamo mai chiesto alcun trattamento di favore e quando ci hanno rivelato qualcosa di importante li abbiamo ringraziati.

Il caso di stasera riguarda un lavoratore che 8 anni fa ha lavorato in nero per mio padre. Sono contento che Salvatore – l’operaio – abbia trovato il coraggio di denunciare pubblicamente dopo 8 anni. Ho letto dei commenti che lo attaccano per averlo detto pubblicamente solo ora, personalmente non credo lo si debba aggredire, inoltre credo che Salvatore Pizzo abbia anche votato il Movimento alle ultime elezioni, visto che ha aderito alla nostra campagna di maggio #ilmiovotoconta (goo.gl/GyebKD).

Salvatore Pizzo all’epoca dei fatti si è rivolto al Sindacato CGIL che gli consigliò di trovare un accordo con mio padre per farsi assumere, e infatti poi ha ottenuto un contratto regolare. Successivamente gli fu corrisposto anche un indennizzo.

8 anni fa, come avrete visto dal servizio io non ero né socio dell’azienda, né mai mi sono occupato delle questioni di mio padre. Mio padre ha fatto degli errori nella sua vita, e da questo comportamento prendo le distanze, ma resta sempre mio padre. E capirete anche che sia improbabile che un padre racconti al figlio 24enne un accaduto del genere. A maggior ragione se, come ho detto nel servizio, abbiamo anche avuto un rapporto difficile, che sono contento sia migliorato negli ultimi anni.

Come sempre, manterrò gli impegni presi e domani consegnerò a Filippo Roma i documenti su questa vicenda in particolare, che intanto ho chiesto di procurare a mio padre, e faremo tutte le verifiche che servono su quanto raccontato da Salvatore nel servizio.

Buona serata a tutti.

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