Luigi Di Maio: “Il governo non ha alcuna intenzione di portare l’Italia fuori dall’Euro”
Il governo Conte non pensa a un'uscita dell'Italia dall'Euro. A dichiararlo è il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, durante un'intervista concessa a Omnibus La7. "Oggi le posso dire che non ci sto pensando e il governo non sta lavorando a questo. Non possiamo immaginarlo nemmeno per un attimo. Il governo non vuole uscire dall'euro. Se poi gli altri cercheranno di cacciarci non lo so, ma questo non è nostra volontà, ne metteremo gli altri nelle condizioni di farlo", ha spiegato Di Maio, di fatto andando a smentire le dichiarazioni rese in parlamento dal ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, che nella giornata di ieri aveva sottolineato che l'Italia in futuro avrebbe dovuto essere pronta a tutto, anche a un'eventuale uscita dall'Euro. "Se siamo nell'Unione Monetaria, la Bce deve fare realmente come una banca europea, cambiando lo statuto in modo da atteggiarsi veramente da banca centrale", ha proseguito Di Maio, dichiarandosi in questo caso d'accordo con il collega Savona.
Nel corso dell'intervista, Di Maio ha anche risposto ad una domanda sui timori di una deriva argentina, dubbi avanzati dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli: "Non siamo ai mondiali ma almeno tifiamo Italia. Stiamo sempre a dire…dando l'impressione che vogliamo uscire dall'Europa.. Io chiedo di tifare Italia tutti insieme e di ottenere risultati per l'Italia anche per ridurre il debito. E si rispetti una ricetta che è quella degli investimenti e non dell'austerity".
Voucher e nave Diciotti, scontro con Salvini
Rispetto alla reintroduzione dei vocuher, provvedimento che ha creato non poche frizioni all'interno dell'esecutivo, il ministro del Lavoro ha sottolineato: "Se servono per sfruttare i nostri ragazzi e i meno giovani non vanno bene. Se vogliamo discutere di specifiche mansioni in agricoltura e turismo sono d'accordo". Infine, affrontando la questione della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, cui il Viminale stava pensando di negare l'approdo, Di Maio critica l'approccio di Matteo Salvini: "Se si tratta di una nave italiana intervenuta in una situazione che dovremo chiarire bisogna dare seguito e farla sbarcare. Non è immaginabile che noi chiudiamo i porti ad una nave italiana, ma condivido tutte le perplessità di quanto accade nel Mediterraneo. Bisogna seguire un ragionamento logico: prima viene la guardia libica e poi interveniamo noi con la missione europea, ma visto che è europea i migranti vanno portati in tutti i porti europei".
Sul divieto di pubblicità per il gioco d'azzardo Di Maio va avanti
Affrontando la questione del divieto di pubblicità per il gioco d'azzardo, norma inserita all'interno del decreto dignità che a breve sarà al vaglio delle Camere, in un post su Facebook il ministro del Lavoro ha spiegato: "I lobbisti del gioco d’azzardo affiliati a Confindustria vorrebbero sedersi al tavolo con me per convincermi a tornare sui miei passi e non vietare la pubblicità al gioco dell’azzardo. Mi spiace per loro, ma non cambio idea. Vietare la pubblicità al gioco d’azzardo è un passo storico di grande valore culturale. Sono convinto che non distruggerà il settore del gioco legale e per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari semplicemente verranno sostituiti da quelli di altre industrie, come è avvenuto quando è stata vietata la pubblicità al tabacco. Per quanto riguarda il tavolo con me io sono disponibile, a patto che assieme a me ci siano anche le associazioni no slot, i familiari delle vittime dell’azzardopatia e altri comitati che a vario titolo combattono questa piaga così capiranno anche loro perché un provvedimento di questo tipo sia assolutamente necessario. Per me vengono prima i cittadini e la loro qualità di vita".