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Luigi Di Maio confermato capo politico del Movimento 5 Stelle dal voto su Rousseau

Il voto tra gli iscritti sulla piattaforma Rousseau ha confermato Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle. La decisione di votare sul ruolo del leader pentastellato è stata presa dallo stesso vicepresidente del Consiglio dopo le accuse ricevute in seguito alla sconfitta elettorale del 26 maggio.
A cura di Stefano Rizzuti
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In foto: Luigi Di Maio.
In foto: Luigi Di Maio.

Luigi Di Maio rimane capo politico del Movimento 5 Stelle. A confermarlo è il voto sulla piattaforma Rousseau, tra gli iscritti pentastellati, chiesto dallo stesso vicepresidente del Consiglio dopo il duro risultato delle elezioni europee e delle elezioni comunali. Gli iscritti del Movimento hanno potuto votare dalle 10 alle 20 di oggi e si sono espressi a favore della conferma di Di Maio l'80% dei votanti. Contrario il restante 20%. La decisione del capo politico di mettere ai voti la fiducia nei suoi confronti da parte del Movimento è nata dopo le contestazioni di alcuni esponenti di spicco, soprattutto parlamentari, che hanno chiesto a Di Maio di rinunciare ad almeno uno dei suoi incarichi. Di Maio attualmente è capo politico del Movimento 5 Stelle, ma anche vicepresidente del Consiglio, ministro del Lavoro e ministro dello Sviluppo economico. Per questo motivo alcuni parlamentari come Gianluigi Paragone, Carla Ruocco o la consigliera regionale Roberta Lombardi si erano espressi contro l’accumulo degli incarichi del leader pentastellato, motivando così anche la sconfitta elettorale. A difesa di Luigi Di Maio si è invece schierato il garante del M5s, Beppe Grillo.

Il risultato è stato annunciato sul blog delle stelle parlando di una "partecipazione record a una votazione online per il MoVimento che è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica". I sì sono stati 44.849, i no 11.278. Per un totale di 56.127 preferenze espresse. Nel post si parla anche di tre attacchi hacker sventati e si conclude: "Il nostro viaggio è appena iniziato. Ma la prova odierna è un vero passo in avanti per Rousseau, per la democrazia digitale e per il MoVimento 5 Stelle".

Oggi Di Maio ha pubblicato un post sul blog delle stelle spiegando alcune delle cose emerse dall’incontro di ieri sera con i parlamentari del Movimento: "È stato un momento proficuo per guardarsi in faccia e dirci cosa è andato storto alle ultime europee. Ci siamo confrontati, in modo convinto, come una grande comunità. E abbiamo ritrovato spirito, sebbene non avessimo mai perso la forza, né il coraggio. Ci siamo detti che ora è importante fare uno scatto, trovare un’organizzazione più adeguata, dare più spazio e ascolto ai territori, ultimamente abbandonati. E di questo mi scuso ancora una volta personalmente. Sono io per primo che me ne assumo le responsabilità”.

Lo scontro interno al Movimento però si apre anche sul voto nei confronti di Luigi Di Maio. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ritorna sul suo intervento di ieri, durante l'assemblea dei parlamentari, spiegando la sua posizione: "Ho subito detto di non essere d'accordo con il lancio della votazione di oggi su Rousseau. E per questo non parteciperò al voto. Sono sempre stato contrario alla politica che si identifica in una sola persona. Se il focus resta sulla fiducia da accordare o meno a una figura, e non sui tanti cambiamenti che invece, insieme, occorre porre in essere, non ci potrà essere alcuna evoluzione. Significa non cambiare niente”.

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