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Lucia Annibali, l’avvocato sfregiata con l’acido: “Ecco il mio nuovo viso”

“Esco allo scoperto e mi mostro al mondo, non sono certo io che devo vergognarmi”: a dirlo è l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido da due uomini ora in carcere insieme al suo ex, ritenuto il mandante dell’agguato. Alla vigilia dei suoi 36 anni mostra il suo nuovo volto.
A cura di Susanna Picone
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Cinque mesi fa Lucia Annibali, avvocatessa di Pesaro, fu sfregiata con l’acido sotto casa sua: ha subito danni gravissimi, ha rischiato di perdere la vista e da quel giorno è stata costretta a diverse operazioni chirurgiche. Sette volte è andata sotto i ferri e il suo calvario non è sicuramente finito ma lei, dopo cinque mesi dall’agguato e alla vigilia del suo 36esimo compleanno, ha deciso di mostrare il suo volto e di farlo per aiutare le altre donne. “Esco allo scoperto e mi mostro al mondo, non sono certo io che devo vergognarmi”, così Lucia vuole festeggiare la sua rinascita, il suo “anno zero”. Vuole festeggiare la sua vita con una serie di foto pubblicate da Il Corriere della Sera. Chi voleva ucciderla (in carcere per l’agguato con l’acido ci sono tre uomini: Luca Varani, l’ex di Lucia ritenuto mandante dell’agguato, e i due esecutori materiali) non ce l’ha fatta e quel che le è accaduto l’ha spinta a voler fare qualcosa per le altre donne vittime di violenza.

“Vorrei occuparmi delle donne schiacciate da uomini inetti e incapaci di convivere con le loro fragilità. Alle donne voglio dire voletevi bene, tanto, tantissimo. Credete in voi stesse e sappiate che ogni violenza subita non dipende mai da voi che amate l’uomo sbagliato ma da lui che lo commette”, così l’avvocatessa sfregiata si esprime oggi. Lucia Annibali ha raccontato al Corriere di voler ricominciare tutto daccapo con la sua faccia nuova, “con il naso un po’ così, con gli occhi fra l’orientale e la riempita di botte, con le sopracciglia da tatuare e la bocca buona per sorridere, finalmente, dopo l’ultima operazione”. L’avvocatessa si mostra forte, nonostante tutto: “Sono sicura che so fare di meglio e di più”, ammette al quotidiano. E di Luca Varani non vuole parlare: “Quello che so di lui è nelle carte, fuori dall’inchiesta non voglio più nemmeno nominarlo. La sua sorte non mi interessa minimamente”.

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