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Luca Tacchetto ed Edith Blais, per il premier Trudeau la ragazza è viva. Ipotesi rapimento

Di Luca Tacchetto, italiano di 30 anni, ed Edith Blais, 34enne canadese, si sono perse le tracce da metà dicembre, quando si trovavano nel Burkina Faso. Nelle ultime ore ha parlato della giovane canadese il primo ministro Justin Trudeau: “Da quello che sappiamo, sì, Edith è viva”. Il papà di Luca: “Forse rapito per fini politici o economici”.
A cura di Susanna Picone
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Secondo il primo ministro canadese Justin Trudeau, Edith Blais – la trentaquattrenne scomparsa in Burkina Faso insieme al trentenne italiano Luca Tacchetto – potrebbe essere viva. “Da quello che sappiamo, sì”, è la risposta che Trudeau ha dato in conferenza stampa alla domanda se credesse che Edith fosse ancora viva. “Da quello che mi risulta – ha precisato – mi è sempre stato detto che si ritiene che sia viva”. Il premier Trudeau ha anche sottolineato che le autorità canadesi sono al lavoro con i partner internazionali per saperne di più su quanto accaduto alla ragazza scomparsa mentre si trovava in Burkina Faso. Di Edith Blais e di Luca Tacchetto non si sa nulla dal 15 dicembre scorso: le ultime notizie davano in viaggio i due giovani verso la capitale Ougadougou, a bordo di un'auto con targa italiana. Tacchetto e Blais avrebbero poi dovuto raggiungere il Togo, dove avrebbero iniziato a lavorare: il giovane di Vigonza aveva promesso a un amico che lo avrebbe aiutato nella realizzazione di un villaggio per persone in difficoltà. Sulla vicenda è intervenuta anche Marie Claude Bibeau, ministro canadese per lo Sviluppo Internazionale che ha incontrato la famiglia della trentaquattrenne: “Sulla sparizione sono allo studio tutte le opzioni”, ha detto facendo riferimento al fatto che Edith Blais e Luca Tacchetto, secondo una fonte del governo canadese, sono rimasti vittime di un sequestro o di una rapina finita male. 

Il padre di Luca: "Forse rapito per fini politici o economici"

“O è stato rapito o inghiottito da un gorgo dove non si trova più niente”, ha detto da parte sua Nunzio Tacchetto, l’ex sindaco di Vigonza papà di Luca. “La cosa più probabile – così il genitore dell’italiano scomparso al Mattino di Padovaè che sia stato rapito per fini politici o economici. Secondo noi non da jihadisti, da gente che fa terrorismo”, ha aggiunto rispondendo a una domanda su quale potesse essere la motivazione del sequestro. E ancora: “In questi casi prima o dopo se lasciamo indagare chi di mestiere fa questo e lo fa bene, troveremo la soluzione”. L'Unità di crisi della Farnesina continua a seguire il caso – sottolineano fonti del Ministero degli Esteri interpellate sulla vicenda – con la massima attenzione, in costante contatto con i familiari del connazionale. Al momento – si sottolinea – “è necessario mantenere il massimo riserbo”.

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