Luca Fanesi, Daspo di 6 anni. Finì in coma dopo le manganellate della polizia
Oltre al danno anche la beffa. Luca Fanesi, il tifoso della Sambenedettese finito in coma dopo la partita con il Vicenza dello scorso 5 novembre, è stato punito con il Daspo e non potrà assistere dal vivo a manifestazioni sportive per i prossimi sei anni. Secondo non pochi testimoni Fanesi venne manganellato alla testa dalla polizia fuori dallo stadio di Vicenza: ad assistere alla scena furono altri appassionati di calcio, ma lo stesso Fanesi lo riferì ai medici del 118 prima di finire in coma e subire tre interventi chirurgici per ridurre delle emorragie cerebrali che gli comprimevano pericolosamente il cervello. La Questura di Vicenza ha emesso in totale 28 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive nei confronti dei tifosi della Samb che presero parte ai disordini fuori dallo stadio Menti di Vicenza. Tra questi c'era anche Fanesi, che però da quei tafferugli avrebbe avuto la peggio proprio a causa dell'azione dei reparti antisommossa della polizia. Il referto del pronto soccorso parlò di una "frattura a decorso longitudinale della mastoide di destra, di una frattura peritura lamboidea di destra estesa alla squama dell’occipitale, di una frattura della squama del temporale di destra e di una frattura delle ali dello sfenoide di destra e della parete laterale destra del seno sferoidale". Inoltre si faceva riferimento a un ematoma dello spessore di 11 millimetri nella parete occipitale destra e di "focolai contusivo-emorragici in sede fronto-vasale". Un quadro clinico gravissimo che ne avrebbe determinato un lungo stato di coma.
Ebbene, nonostante ciò a Luca Fanesi sono stati inflitti sei anni di divieto di frequentazione di manifestazioni sportive, cinque dei quali con obbligo di firma in concomitanza delle gare della Sambenedettese. A oltre sei mesi da quei fatti, intanto, Fanesi attende ancora di conoscere l’esito dell'inchiesta condotta dalla Digos per conto della Procura di Vicenza. Indagini i cui termini sono scaduti il 16 maggio per poi essere prorogati in attesa della perizia medico legale che dovrà chiarire se il tifoso sia caduto urtando la testa contro un cancello – come riferito dalla polizia – o sia stato raggiunto da una violentissima manganellata, come detto da lui stesso. Alcuni testimoni hanno raccontato di autentico accanimento degli agenti, ma l'assenza di filmati rende la ricostruzione dei fatti estremamente complicata. Intanto Massimiliano, fratello di Luca, ha commentato: "E’ un provvedimento assurdo. Lui è una vittima".