Sconfitta su tutta la linea per Raffaele Fitto: le dimissioni del gruppo dirigente di Forza Italia, invocate dal leader della minoranza interna, ci sono state, ma sono durate più o meno 10 minuti. Il tempo che Berlusconi le respingesse, confermando la fiducia al gruppo dirigente e ai capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. Silvio non ha alcuna intenzione di cedere alle pretese di Fitto, e l’ha dimostrato oggi: nessun passo indietro e estrema amarezza da parte del leader azzurro per il “tempismo” con il quale l’europarlamentare pugliese ha dato fuoco alle polveri attaccando frontalmente Berlusconi, poche ore dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Colle, nel momento più difficile per l’ex premier. Non solo: è convinzione diffusa a Palazzo Grazioli che Fitto giochi di sponda con Denis Verdini: motivo in più per diffidare delle sue mosse. Ma a proposito di Verdini.
Verdini non molla ma a Natale promise l’addio – Denis resta aggrappato al potere: è quanto emerso dal colloquio di ieri con Silvio Berlusconi. Non ha intenzione di mollare il suo ruolo all’interno del partito, nonostante quanto racconta a fanpage.it una fonte molto vicina ai fatti: “Poco prima di Natale Verdini garantì a Berlusconi che avrebbe fatto un passo indietro subito dopo l’elezione del Capo dello Stato, per badare ai suoi problemi giudiziari. Ora invece – aggiunge la fonte – fa il matto per restare aggrappato al potere”. Non solo: intorno alla figura di Verdini si sarebbe aperta una faida pericolosa all’interno del “giglio magico” di Matteo Renzi. Una rottura quasi insanabile tra Luca Lotti e Maria Elena Boschi.
Rottura totale tra Luca Lotti e Maria Elena Boschi – La Boschi, infatti, Ministro per le Riforme Costituzionali, non gradirebbe più che le trattative tra Forza Italia e Partito Democratico sulle riforme stesse siano esclusivo appannaggio del duo Lotti-Verdini. La Boschi avrebbe fatto presente la questione a Matteo Renzi, e si sarebbe letteralmente infuriata perché l’asse privilegiato tra i due rischierebbe, considerate anche le difficoltà di Denis all’interno di Forza Italia, di pregiudicare il cammino delle riforme stesse. Del resto, lo stop al Patto del Nazareno annunciato oggi da Giovanni Toti si presta esattamente a questa lettura: se il dialogo tra Pd e Forza Italia sulle riforme continua a essere gestite da Lotti e Verdini, addio…