Lorys, concluse le indagini: la mamma accusata di omicidio aggravato
Secondo la Procura di Ragusa Veronica Panarello avrebbe ucciso il figlio di otto anni strangolandolo con una fascetta di plastica. Dopo averlo ammazzato avrebbe gettato il corpo del bambino in un canalone. Alla donna è stato notificato l’avviso di conclusione indagine dell’inchiesta sulla morte del piccolo Andrea Lorys Stival, il bambino di otto anni ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina. La Panarello era stata arrestata ed era finita in carcere qualche settimana dopo l’uccisione di suo figlio. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Ragusa e già notificato alle parti, ipotizza l’omicidio aggravato. Secondo le indagini della polizia di Stato la Panarello avrebbe appunto strangolato il piccolo Lorys e avrebbe tentato di liberarsi del corpo gettandolo in un canalone di contrada Mulino Vecchio, dove il bambino è stato trovato qualche ora dopo la denuncia della sua scomparsa.
Veronica Panarello ha sempre detto di essere innocente – Da parte sua la Panarello ha sempre respinto ogni accusa: a suo dire quella mattina di novembre avrebbe accompagnato, come ogni giorno, suo figlio Lorys a scuola. L’8 dicembre, pochi giorni dopo la morte del bambino, la Panarello fu interrogata nell’ufficio del procuratore di Ragusa e poi fermata con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. In quella occasione la mamma del piccolo Lorys, come mostrato dalle immagini dell’interrogatorio, parlava di suo figlio ancora al presente: “Mio figlio è speciale, ha un carattere molto particolare”, diceva la Panarello. In un interrogatorio successivo la donna ha ammesso di aver probabilmente “sbagliato strada” la mattina della scomparsa di suo figlio ma ha continuato a sostenere di aver portato il bambino a scuola come ogni giorno. Lo scorso agosto il gip di Ragusa ha autorizzato la Panarello a recarsi per la prima volta sulla tomba di suo figlio Lorys nel cimitero di Santa Croce Camerina.