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Loris: un video “smentisce” la madre. La Procura: “C’è un indagato”

A Ragusa l’attenzione degli inquirenti in merito all’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival sta puntando anche sulle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza relative all’auto della madre della vittima. Tra i fotogrammi esaminati quelli di un obiettivo posizionato nelle vicinanze dell’abitazione della famiglia Stival.
A cura di Susanna Picone
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Ore 22.50 – Si sono conclusi i rilievi effettuati dalla polizia scientifica nell'abitazione dei genitori del piccolo Loris Stival. La polizia ha portato via diari, quaderni oggetti del bambino e anche un computer. "La signora non è assolutamente sottoposta ad indagine ve lo posso garantire e assicurare che quella che è stata eseguita dalla polizia scientifica non è una perquisizione ma la ricerca di elementi utili alle indagini del caso" ha assicurato l'avvocato della famiglia, Francesco Villardita, spiegando che il materiale prelevato serve a "ricostruire il profilo psicologico di Loris". "La mamma di Loris non è indagata, e a casa sua non è stata eseguita nessuna perquisizione ma sono stati disposti accertamenti utili alle indagini. Lei è parte lesa nell'inchiesta" ha ribadito il legale a conclusione dei rilievi degli inquirenti in casa.

Ore 20.15 – C'è una persona indagata per il delitto del piccolo Loris Stival, il bambino di otto anni scomparso sabato mattina a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Si tratta di un'importante novità investigativa visto che fino ad oggi si era sempre parlato di fascicolo per omicidio ma a carico di ignoti. A rivelare la grossa novità dell'indagine è stato lo stesso procuratore generale di Ragusa, Carmelo Petralia, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sull'inchiesta. "Oltre al fascicolo a carico di ignoti c'è l'iscrizione nel registro degli indagati di una persona"  ha spiegato il magistrato, aggiungendo: "Ma per adesso non possiamo dire chi sia".  Petralia ha tenuto a sottolineare però che in questo momento la circostanza "non vuol dire che si stia indagando una singola persona" perché "tali attività servono per l'acquisizione di elementi utili per il prosieguo delle indagini".

Ore 17.45 – Stando alle ultime informazioni riportate dall'Ansa, il piccolo Loris Stival  sabato mattina non sarebbe sceso dall'auto della mamma davanti alla scuola di Santa Croce Camerina ma sarebbe tornato a casa con lei dopo circa un quarto d'ora da quando la donna e i suoi due figli erano usciti da casa. Le immagini registrate dalle telecamere fornirebbero dunque una versione diversa da quella raccontata dalla mamma. Secondo fonti qualificate le immagini racconterebbero un'altra verità: attorno alle 8 la mamma, Loris e l'altro figlio uscirebbero da casa e salirebbero in auto per andare a scuola. Circa un quarto d'ora dopo l'auto verrebbe inquadrata di nuovo sotto l'abitazione in via Garibaldi e si vedrebbe Loris scendere e dirigersi da solo verso casa. La macchina con a bordo la mamma, a quel punto, ripartirebbe e, ipotizzano gli investigatori agli inquirenti, si sarebbe diretta alla ludoteca per lasciare il figlio piccolo. Dopo un altro quarto d'ora circa l'auto verrebbe nuovamente ripresa dalle telecamere mentre entra nel garage sotto l'abitazione di Loris.

Ore 17 – Le forze dell'ordine stanno procedendo a una perquisizione dell'abitazione della casa del bambino ucciso e, da quanto è emerso, avrebbero portato via il fratello più piccolo di Loris, Diego, 4 anni.

Ore 16.30 – Da quanto si apprende, i carabinieri in questi minuti sono nella casa della madre di Loris Stival, a Santa Croce di Camerina (Ragusa). A riportare l’indiscrezione alcuni corrispondenti di Tgcom24 e SkyTg24.

Mentre proseguono le indagini sull’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival è emerso un video che potrebbe essere cruciale per chiarire quanto accaduto sabato mattina a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Si tratta di un video, estrapolato negli oltre quattro terabyte di dati acquisiti dagli inquirenti, che mostrerebbe la madre della vittima, la 25enne Veronica Panarello, avvicinarsi alle 8.15 della mattina dell’omicidio alla sua automobile insieme ai due figli. Dal video però sarebbe emerso che in macchina con la donna è salito solo il bambino più piccolo, Diego, mentre Loris sarebbe tornato verso casa. Forse dopo una discussione. La telecamera di videosorveglianza posizionata nei pressi dell’abitazione della famiglia Stival  inquadrerebbe la vittima mentre torna indietro verso casa fino a uscire dall'inquadratura. Al momento l’indiscrezione non ha trovato conferme ufficiali degli inquirenti ma se riscontrata smentirebbe la versione della madre.

La versione della madre di Loris e il racconto di una vigilessa

Veronica Panarello, ascoltata nuovamente nelle ultime ore, ha sempre detto di aver accompagnato il figlio Andrea Loris fino a un incrocio vicino scuola sabato mattina. La donna ha spiegato di essersi fermata nei pressi della guardia medica e di aver aspettato qualche istante che il bambino si avviasse verso scuola prima di accompagnare l’altro figlio in una ludoteca. Sono oltre 10 gli impianti di videosorveglianza presenti tra casa Stival e la scuola di Loris. Due telecamere posizionate proprio nei pressi dell'ingresso dell'istituto non sarebbero però funzionanti. Gli inquirenti hanno oggi nuovamente ascoltato una vigilessa del comune di Santa Croce Camerina in servizio davanti la scuola elementare del paese il giorno in cui è scomparso il bambino. Il funzionario pubblico, secondo quanto si apprende, avrebbe raccontato che sabato mattina attorno all'orario di ingresso a scuola, avrebbe visto la mamma del piccolo Loris a bordo di una Polo nera arrivare nei pressi dell'istituto, dove la donna dice di aver lasciato il bambino. Ma, avrebbe aggiunto, non ricorderebbe di aver visto il piccolo che dopo qualche ora sarebbe stato trovato senza vita dal cacciatore che adesso risulta l’unico indagato. Un elemento, questo, hanno sottolineato gli investigatori, che comunque non sta a significare con certezza che il piccolo non era nell'automobile.

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Per l’omicidio di Loris anche i carabinieri del caso di Yara Gambirasio

Nel frattempo un gruppo di carabinieri del Ros, specializzato su crimini violenti, è arrivato nel paese per dare un contributo alla task force che lavora alle indagini. Sono gli stessi carabinieri che si sono occupati del caso di Yara Gambirasio, dell'attentato alla scuola di Brindisi, l'omicidio dei coniugi Burgato di Lignano Sabbiadoro e di Roberta Ragusa.

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