Loris Stival: ecco le 3 ipotesi del delitto secondo il procuratore
“Il movente è quello che è stato consacrato nella ordinanza di custodia cautelare e va ricercato in un profondo stato di disagio psicologico della signora, disagio che risale a epoche lontane e che però ha avuto esplicazioni anche in epoche recenti”: a parlare in questi termini dell’omicidio a Santa Croce Camerina del piccolo Andrea Loris Stival è il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia. Procuratore che ha parlato in particolare di Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris, accusata di averlo ucciso e di averne abbandonato il cadavere in un canalone. Dopo l'arresto della donna le indagini “stanno proseguendo anche in questi momenti”, ha spiegato il procuratore illustrando tre scenari possibili.
“Ipotesi A, sia fase volitiva che esecutiva del delitto ed anche quella dell'occultamento del cadavere interamente riconducibile alla condotta della signora. Ipotesi B, in cui sia la fase volitiva che esecutiva siano riconducibili alla signora e vi sia un intervento, quindi sotto il profilo di concorso nel reato nella fase di occultamento, con qualcuno che avrebbe potuto aiutarla. Ipotesi C una partecipazione di altri o altro soggetto sia alla fase volitiva, sia a quella esecutiva ed anche all'occultamento”.
Le intercettazioni dei familiari di Veronica Panarello
A proposito delle intercettazioni in cui i familiari di Veronica Panarello affermano che la donna non avrebbe potuto fare tutto da sola, il procuratore che coordina le indagini sull’omicidio di Santa Croce Camerina ha aggiunto: “I familiari dicono questo e noi stiamo lavorando a prescindere dal fatto che loro lo dicano. Ciò rientra nel compendio delle attività investigative che abbiamo programmato”. Per quanto riguarda i familiari di Veronica Panarello, suo marito e padre della vittima anche oggi ha ribadito in un’intervista il suo sconcerto per l'intera vicenda dicendo di non sapere più a cosa credere.