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Lorenzin presenta il simbolo di Civica Popolare: “È un fiore petaloso, non una margherita”

La ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato il simbolo di Civica Popolare, la lista da lei capeggiata che sosterrà il Pd alle prossime elezioni politiche: “In cima c’è un fiore ‘petaloso’, frutto dell’immaginazione di un bambino”. “È una peonia e non una margherita”, ha specificato Lorenzin dopo la polemica con Rutelli sul simbolo che richiamerebbe alla sua Margherita.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo le polemiche sull’ipotesi che la lista Civica Popolare utilizzasse come simbolo una margherita, che richiama al vecchio partito di Francesco Rutelli, questa mattina Beatrice Lorenzin, ministra della Salute e leader del nuovo progetto politico che sosterrà il Pd alle prossime elezioni, ha presentato ufficialmente il simbolo: “Un fiore petaloso”, come ha spiegato la stessa Lorenzin.

“Questo simbolo ha una storia – ha detto durante la presentazione del simbolo avvenuta questa mattina a Roma -. In cima c'è un fiore ‘petaloso', frutto dell'immaginazione di un bambino. Qualcuno ci vuole vedere una margherita? Assolutamente non va vista. Non stiamo cercando un riferimento botanico, lo diciamo viste le polemiche”. “Crescita, speranza e futuro sono le tre parole chiave di questo fiore. Non è una margherita, per me è una peonia – ha aggiunto – Me lo ha regalato un bambino figlio di una mia amica”.

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Nel simbolo di Civica Popolare c’è in alto un piccolo fiore giallo su uno sfondo fucsia. Al centro appare la scritta Civica Popolare e in basso, a caratteri più grandi, si legge il nome della Lorenzin. Sotto il fiore appaiono invece i simboli dei partiti che compongono la lista: Italia dei Valori, Centristi per l’Europa, Unione, L’Italia è popolare e Alternativa Popolare.

L’obiettivo della Lorenzin è quello di un progetto politicoche non si ferma a queste elezioni ma che guarda avanti”: “Veniamo da un’esperienza di cinque anni di governo. L’Italia era sull’orlo del baratro, la nostra azione e i nostri valori hanno costruito un’altra storia. Non è una lista elettorale ma una proposta politica”. E sulla campagna elettorale che si è da poco aperta, Lorenzin ha aggiunto: "Mi sembra quella di Cetto Laqualunque, a chi la spara più grossa. Gli italiani hanno capito che si tratta di promesse non mantenibili".

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