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Lombardo si dimette il 28 luglio. In Sicilia si torna al voto ad ottobre

Il Governatore siciliano, accusato di concorso alla mafia, ha annunciato che si farà da parte entro il 28 luglio. Lombardo ha poi fatto sapere che si andrà al voto il 28 e il 29 ottobre.
A cura di Biagio Chiariello
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Raffaele Lombardo si dimette il 28 luglio In Sicilia si torna al voto ad ottobre

Il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo ha fatto sapere che si dimetterà per il prossimo 28 luglio. L'annuncio nel corso di una conferenza stampa a Palazzo D’Orleans: Il Governatore oggi era stato sollecitato dal capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici e dal senatore Beppe Lumia Pd a passare la mano.  «Crediamo che sia necessario indicare immediatamente la data del voto, ad ottobre se non addirittura prima» avevano scritto in una lettera aperta inviata Giornale di Sicilia i due esponenti del Partito Democratico. Una richiesta a cui Lombardo ha risposto in maniera più o meno solerte:

Annuncio le mie dimissioni per fare chiarezza. Ho concordato le date con gli alleati, per la verità già da un mese e mezzo. Una data ragionevole per il voto potrebbe essere quella del 28-29 ottobre: le dimissioni dovrebbero quindi arrivare entro novanta giorni.

A chi gli chiedeva di farsi subito da parte e accelerare il ritorno della Sicilia alle urne, ha invece replicato: «Dimettermi oggi vorrebbe dire andare al voto a fine agosto e non avrebbe senso». Nelle ultime settimane Lombardo aveva ribadito che l'annuncio delle sue dimissioni da Governatore di Sicilia sarebbero arrivate prima della decisione del Gup di Catania sul rinvio a giudizio suo e di suo fratello per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato.

Lombardo ha poi annunciato di non aver alcun intenzione di candidarsi per le prossime elezioni regionali. «Confermo che non mi ricandiderò. Lo confermo due volte con firma autenticata» ha detto il Governatore siciliano a tempo determinato, spiegando che la decisione della "autosospensione" proposta da alcuni suoi colleghi sarebbe stata «una ipocrisia». Con fare ironico Lombardo spiega ai cronisti che «mi avreste accusato comunque di impartire ordini a distanza agli assessori.» La decisione di tornare alle urne nel mese di ottobre è strettamente collegata al voto della prossima primavera, cioè le elezioni politiche.  «Ho preferito il voto a fine ottobre – asserisce Lombardo – perchè in questo modo aumenta il margine di tempo con il voto nazionale. Si parla di Elezioni politiche a marzo»

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