Lombardia, si dimette tutto il Consiglio Regionale
Fra qualche ora il Consiglio regionale della Lombardia sarà sciolto ufficialmente a seguito delle dimissioni di tutti i consiglieri. Come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Governatore infatti quella di oggi doveva essere l'ultima seduta del consiglio dopo il varo della nuova giunta regionale, convocato solo per approvare la riforma elettorale. Dopo una maratona iniziata questa mattina alle dieci per approvare la nuova legge regionale sulle elezioni voluta da Roberto Formigoni con l'addio al listino, ora infatti per tutti i gruppi che hanno dato già la loro disponibilità inizia la procedura di dimissioni dei consiglieri che porta alla fine anticipata della legislatura. I consiglieri regionali alla spicciolata infatti si stanno recando all'ufficio protocollo della Regione per presentare le loro dimissioni ufficiali. Del resto dopo un primo tentativo di opposizione, la nuova legge regionale 84 che impone tra le altre cose il numero massimo di consiglieri, il vincolo del doppio mandato e il premio di maggioranza, è stata approvata quasi all'unanimità dal Consiglio.
Del resto le dichiarazioni dei capigruppo avevano anticipato come sarebbe andata a finire. Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Paolo Valentini, ha confermato la scelta dei suoi consiglieri di voler chiudere entro oggi la legislatura con le dimissioni di tutti affermando che "non è una sconfitta, ma un modo per ricominciare" e poi rivolto ai suoi colleghi ha chiarito "posso capire ciò che ciascun consigliere prova, ma il momento particolare che vivono la Lombardia e il Paese ci chiedono questo e con forza". Anche dalle opposizioni la volontà di finire oggi la legislatura è stata comprovata con il ritiro di tutti gli emendamenti alla legge elettorale per accelerare l'iter delle dimissioni. Infine le dichiarazioni del capogruppo della Lega Nord, Stefano Galli hanno spento ogni dubbio.
Canta vittoria, se così si può dire, Roberto Formigoni che dopo le minacce della Lega a seguito degli scandali giudiziari, aveva chiuso ogni ipotesi di arrivare all'anno prossimo. A questo punto le elezioni per la Regione Lombardia potrebbero essere vicine come anticipato più volte dallo stesso Governatore anche per opporsi alle richieste della Lega. Al di là dello slogan "al voto subito", effettivamente il Governo è sempre propenso alle elezioni nel più breve tempo possibile e comunque non oltre i novanta giorni dallo scioglimento del consiglio regionale. Lo stesso Formigoni oggi pomeriggio ha rivelato di aver parlato con il Ministro dell'Interno Cancellieri e che "alla luce dello scioglimento odierno del Consiglio regionale, il Governo fisserà le prossime elezioni tra il 16 dicembre e il 27 gennaio.
Penati dà l'addio definitivo alla politica – Ora dunque non resta che vedere quali saranno le alleanze per le prossime elezioni. Tra i consiglieri dimissionari comunque c'è chi ha già annunciato di volersi ricandidare per un nuovo mandato come Nicole Minetti del Pdl, e chi invece dà l'addio definitvo non solo al consiglio lombardo ma anche alla politica come Filippo Penati. L'ex vicepresidente del Consiglio regionale, passato dal Pd al gruppo misto dopo gli scandali giudiziari per il sistema Sesto, ha commmenatto così le sue dimissioni "da oggi ho scritto parola fine al mio impegno politico, torno a essere un comune cittadino".