Lobby gay in Vaticano: “Papa Francesco vuole chiarezza, chi sa parli”

In un'intervista per il settimanale Schweiz am Sonntag, l'ex comandante delle guardie svizzere Elmar Mader ha dichiarato che in Vaticano esiste una lobby gay talmente potente da essere pericolosa per la sicurezza del Papa. Ha dichiarato al settimanale, a proposito della questione, di poter parlare “per esperienza personale”. Di queste sue dichiarazioni ne ha parlato a Repubblica monsignor Angelo Becciu, sostituto della segreteria di Stato vaticana. Secondo monsignor Becciu è troppo facile agire in questo modo, per questo ha invitato chi sa qualcosa a parlare. “Se Elman Mader vuole venire a dire esattamente a chi si riferisce”, ha spiegato il prelato, “io sono qui”. Insomma, secondo il sostituto alla segreteria di Stato vaticana, come altre volte anche in questo caso non si fanno né nomi né cognomi. “Da ex guardia svizzera Mader sa bene che le dicerie, le accuse, per non dire le calunnie vanno sempre circostanziate e provate” – così Becciu in un’intervista durante la quale ha spiegato che il primo a volere chiarimento è proprio Papa Francesco.

Le accuse vanno provate –  “Quando era in servizio, egli aveva dei sospetti? Questi sospetti sono ancora presenti? È questo che va sostenendo? Benissimo, venga qui e ci dica esattamente a chi si riferisce. Siamo disposti ad ascoltarlo e a prendere nota. Papa Francesco per primo vuole chiarezza e verità, e così tutti noi”, così ha risposto il prelato. Secondo monsignor Becciu – che ha ricordato anche le parole di Borgoglio a proposito dell’esistenza di una lobby gay in Vaticano – bisogna fare attenzione prima di lanciare delle accuse come quelle dell’ex comandante della Guardia svizzera vaticana. Questo perché “si rischia di calunniare e non c’è peggiore cosa che colpire un innocente con false accuse”.