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Lo spread vola verso i 290 punti, Matteo Salvini: “Vediamo se arriva la letterina da Bruxelles”

Dopo le elezioni europee e in attesa della lettera della Commissione per contestare l’eccesso di debito italiano, lo spread torna a salire e raggiunge quota 290 punti. Matteo Salvini ha detto di aspettare “la letterina da Bruxelles”, mentre il leader del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha parlato di “un costo enorme per l’Italia”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo spread sfiora i 290 punti, in forte rialzo rispetto alla chiusura di ieri a 280. Dopo l'esito delle elezioni europee e l'annuncio dell'arrivo di una lettera da parte della Commissione Ue per contestare l'eccessivo debito italiano, torna a salire il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, arrivando a toccare quota 289 punti, come non succedeva da febbraio, con il mercato sembra essere influenzato da un altro possibile scontro tra Italia e Unione europea sui conti pubblici. "Vediamo se arriverà questa letterina da Bruxelles in cui ci multano per il debito passato – ha detto il ministro dell'Interno Matteo SalviniQualcuno nel nome di regole del passato ci chiede 3 miliardi di multa, e a settembre 20 miliardi di aumento delle tasse con l'Iva". Il vicepresidente del Consiglio ha promesso di utilizzare "ogni energia per superare queste regole vecchie", ma "per cambiare le regole occorre realismo, pragmatismo e buon senso". Infatti, secondo il leader della Lega, "se si vuole, ci si mette intorno al tavolo e si scrivono in 15 giorni nuove regole, mettendo al centro il lavoro e l'economia reale rispetto allo spread e alla finanza". Nel frattempo le borse europee hanno aperto tutte in negativo, con Piazza Affari al -1,1% che segna il risultato peggiore. Il picco dello spread pesa soprattutto sulle banche: Fineco (-3,5%), Mps (-3,8%), Unicredit (-2,3%) e Intesa (-2,1%).

Dall'opposizione sono arrivate dure critiche da parte del Partito Democratico, con il segretario, Nicola Zingaretti, che su Facebook ha puntato il dito contro il governo sul tema spread: "Tutto questo vuol dire più tasse e meno servizi – ha scritto il leader dei dem – Con l'attuale governo, lo Stato italiano si sta impegnando a pagare 17 miliardi di interessi in più. Bisogna voltare pagina per recuperare credibilità e fiducia. Dobbiamo far partire una nuova fase di sviluppo coniugando l'equità e la giustizia sociale". Gli fa eco la vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, Alessia Rotta, che su Twitter si è scagliata contro "i sovranisti di casa nostra", che "vogliono sfasciare tutto e oggi si sentono legittimati a farlo dal voto popolare".

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