Lo sciopero generale in Cile degenera in violenza, 450 arresti e 50 feriti [VIDEO]
Il secondo giorno di sciopero nazionale in Cile, promosso dai sindacati, dai dipendenti pubblici e dagli studenti
Lo sciopero è sfociato in violenza, aggressione ai poliziotti e saccheggi ai negozi ed ai mezzi pubblici.
Tensioni e scontri in Cile, dove decine di migliaia di persone in Cile sono scese in piazza nella capitale Santiago, per il secondo giorno di seguito, per protestare e chiedere riforme nel Paese, colpito da una crisi economica e istituzionale senza precedenti, dopo la fine della dittatura di Pinochet.
La città è stata teatro di saccheggi, attacchi alla polizia ed incendi di automobili e barricate e, secondo alcune fonti della polizia, oltre 450 persone sono state arrestate; in seguito agli scontri, ci sono stati anche 42 feriti. La maggior parte delle manifestazioni sono comunque state pacifiche e sono riuscite a riunire più generazioni nei due giorni di sciopero, conclusosi alla mezzanotte di ieri.
In Cile scontri e arresti hanno infiammato i due giorni di sciopero nazionale di due giorni, promosso dalla Centrale unitaria dei lavoratori, composta da membri dei sindacati, politici di opposizioni studenti e dipendenti pubblici, che chiedono cambiamenti nelle politiche del governo.
Nel frattempo, il governo del conservatore Sebastián Piñera, attaccato da studenti e lavoratori che chiedono riforme, è travolto dall'impopolarità ed ha calcolato che questi due giorni di sciopero potrebbero costare al Cile 400 milioni di dollari in termini di produzione.
Le proteste sono iniziate già lo scorso maggio, quando Camilla Vallejo ha portato in strada il Movimento studentesco per chiedere un'istruzione pubblica gratuita e di qualità; successivamente il movimento è sfociato in una vera e propria protesta per chiedere cambiamenti sostanziali sull'attuale Costituzione, imposta dal regime del terribile Augusto Pinochet.
Il primo giorno di sciopero nazionale in Cile, promosso per chiedere cambiamenti sostanziali nel conservatore governo di centro destra.
Lo sciopero è stato proclamato dalla Centrale unitaria dei lavoratori, che chiede riforme per "un Cile diverso".