Livorno, recapitato proiettile alla sede di Equitalia
Equitalia. La missiva doveva essere consegnata al direttore della filiale, ma i dipendenti si sono subito preoccupati e hanno preferito chiamare la Polizia. Nella busta era stato inserito un proiettile 7,65 e una lettera, caratterizzata da un testo molto lungo. È quanto comunicato dagli agenti della Digos e della polizia scientifica giunti sul posto per accertare il caso. Il proiettile simboleggerebbe una sorta di avviso, lontano, però, dagli attentati a Equitalia avvenuti a Roma, dietro ai quali ci sarebbe una matrice di stampo anarchico.
Gli atti di intimidazione all’agenzia di riscossione crediti non sembrano volersi arrestare. Il primo si è verificato il 10 dicembre a Roma, quando un pacco bomba fu recapitato alla sede centrale di Equitalia, nel quale il direttore Marco Cuccagna rimase gravemente ferito. Il 15 dicembre, invece, fu intercettata una busta contenente materiale esposivo, destinata agli uffici di Equitalia, zona Lungotevere Flaminio; il 22 dicembre fu inviata della polvere bianca, rivelatasi zucchero e non droga, a Equitalia, Piazza Affari e al Presidente del Consiglio, Mario Monti. Il 29 dicembre è stata incendiata la sede modenese di Equitalia e il 31 fu spedito, invece, un ordigno nella sede foggiana dell’agenzia.
Le insurrezioni contro Equitalia, dunque, non possono essere classificate come casi sporadici, ma vanno collocate, appunto, in un filone di attacchi che è destinato a protrarsi, chissà ancora per quanto. Nei giorni scorsi, ha fatto discutere la posizione del comico Beppe Grillo, il quale, in merito ad Equitalia, ha espresso le proprie opinioni sul suo blog personale: “Continuano gli attentati contro gli uffici di Equitalia, nelle ultime ore sono avvenuti a Foggia e Modena. Si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro con la differenza però che durano tutto l'anno. Se Equitalia è diventata un bersaglio, bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze – aggiungendo che – Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l'ingiunzione ‘entro e non oltre' non sa più cosa può succedergli. Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza”. Le posizioni di Grillo sono state ampiamente criticate, tra le quali sono emerse quelle di Debora Serracchiani, del Pd, che ha accusato il comico genovese di fomentare odio, facendo leva sul malcontento degli italiani.