Gli aggiornamenti in diretta sul voto di fiducia alla nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen: il voto della plenaria del Parlamento Ue nell'aula di Strasburgo ha confermato la nuova squadra della presidente.
Erano chiamati a votare 720 eurodeputati, che dovevano approvare a maggioranza semplice, tramite una votazione per appello nominale, l'intero gruppo di commissari selezionato da Von der Leyen. Questo voto dà di fatto il via al mandato della nuova Commissione, anche se servirà la nomina formale da parte del Consiglio europeo. Ursula von der Leyen ha avuto una maggioranza risicata: i voti a favore sono stati solo 370, meno di quelli avuti a luglio per la sua nomina (401).
Fratelli d'Italia ha votato a favore, molti dei Verdi invece si sono schierati contro, mentre tra i Socialisti (favorevoli per la maggior parte) qualcuno si è astenuto e qualcuno ha votato contro dopo le polemiche legate alla nomina di Raffaele Fitto e le accuse di svolta a destra alla Commissione.
Ue, in diretta il voto del Parlamento Europeo sulla nuova Commissione Von Der Leyen:
Zelensky: "Con questa Commissione Ucraina raggiungerà adesione all'Ue"
"Le mie sincere congratulazioni a Von der Leyen per l'approvazione del nuovo collegio dei commissari". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si congratula su X, sostenendo che "siamo certi che sotto la guida di questa Commissione europea l'Ucraina raggiungerà il suo obiettivo strategico finale: l'adesione all'Ue". Zelensky augura alla nuova commissione "di riuscire a rafforzare un'Europa unita e a potenziare il ruolo dell'Ue come leader globale".
"Non vediamo l'ora di continuare la nostra produttiva cooperazione su questioni chiave dell'agenda strategica Ucraina-Ue".
Vannacci: "Nomina Fitto non elimina dubbi sulle ambiguità della nuova Commissione"
"L'elezione della nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen rappresenta un'occasione mancata per imprimere un autentico cambiamento alla politica europea che nell'ultimo quinquennio ci ha ridotto in una situazione di maggiore povertà, instabilità e censura. Il risultato della votazione in plenaria a Strasburgo ha confermato la tendenza a privilegiare compromessi politici anziché a rispondere alle istanze dei popoli europei che ovunque richiedono un mutamento dell'approccio dell'Unione sino ad ora basato sul green deal, sulla guerra ad oltranza, sulla promozione della debolezza e sulla decrescita felice", ha detto il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega. "Le sfide che l'Europa si trova ad affrontare richiedono risposte coraggiose e incisive, basate su valori autentici e orientate a garantire sicurezza, sovranità e benessere ai cittadini europei. Tuttavia, le scelte politiche e programmatiche di questa Commissione basate sulla continuità appaiono deboli e incoerenti, riflettendo logiche di ideologia e di equilibri di potere anziché un concreto e pragmatico impegno per la crescita e la coesione sociale".
"La nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, pur rappresentando un riconoscimento al governo italiano ed una concreta speranza, non è sufficiente a dissipare i dubbi sulle ambiguità della nuova composizione. Il tentativo di accontentare tutte le forze politiche senza una chiara direzione rischia di compromettere l'efficacia dell'azione europea nei settori strategici come la sicurezza, l'immigrazione, l'energia e la competitività economica", spiega Vannacci.
"Il significativo calo di voti rispetto alla conferma di luglio, con una perdita di 31 consensi, dovrebbe essere un segnale di riflessione per la leadership europea. La scelta di logiche di compromesso ha un costo: il rischio concreto è un'Unione sempre più lontana dalle esigenze reali dei suoi Stati membri e dei suoi cittadini. Ritengo necessario e urgente un ripensamento delle priorità politiche europee. Continuerò a sostenere e a combattere per una visione che metta al centro valori chiari e un approccio concreto ai problemi, per costruire un'Europa più forte, coesa, ricca, prospera e fedele alla propria identità".
Avs: "Commissione bis di Ursula von der Leyen si è spostata a destra, non risolverà problemi sociali"
"Di fronte al dramma delle guerre in corso che rischiano di gettare il mondo in un baratro senza fine ci sarebbe bisogno di un'Europa forte ed autorevole nella difesa dei più deboli e per sostenere la pace come unica via possibile per il futuro. Di fronte al vento di un'orribile destra che arriva da oltre Atlantico, e ai rigurgiti di razzismo e di neofascismo che avanzano nel nostro Continente ci sarebbe bisogno di un'Europa libera e antifascista. Di fronte alle sfide per la difesa del Pianeta e per una transizione ecologica che ci permetta di assicurare un futuro alle generazioni prossime ci vorrebbe un'Europa coraggiosa e indipendente dalle lobby e dai grandi interessi. Con la nuova commissione Ue di Von der Leyen nulla di tutto ciò avverrà", hanno dichiarato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Dopo un teatrino indegno durato settimane – proseguono i leader di Avs – abbiamo un governo dell'Europa spostato a destra, che non risolverà nessuno dei problemi epocali che l'Europa ha di fronte. Un'occasione persa. Per questo come Avs abbiamo votato contro la commissione. Perché non intendiamo rassegnarci".
Il voto per la nuova Commissione suddiviso per gruppi politici di appartenenza
Il voto sulla seconda Commissione von der Leyen ha spaccato i gruppi dei socialisti, dei Verdi e dei Conservatori a Strasburgo. All'interno di Ecr hanno votato a favore della nuova commissione 33 eurodeputati, tra cui l'intera delegazione di Fratelli d'Italia mentre hanno votato contro in 39 eurodeputati – in particolare la delegazione dei polacchi del PiS – e 4 astenuti.
Spaccati anche i Verdi, con 27 eurodeputati a favore, 19 contrari, tra cui 4 italiani, e 6 astenuti. Dal gruppo S&D von der Leyen incassa solo 90 voti sui 133 presenti, tra cui quelli del Pd, a eccezione degli indipendenti Strada e Tarquinio; contrari 25 eurodeputati tra cui i francesi, i belgi e parte dei tedeschi del Spd. si sono astenuti invece 18 eurodeputati socialisti. Il Ppe perde invece 25 eurodeputati, 21 spagnoli e 4 sloveni, che votano contro la Commissione a causa delle frizioni con la vicepresidente spagnola Ribera e la commissaria slovena Kos, astenuti invece 2 rumeni dei popolari.
I liberali di Renew europe perdono 6 eurodeputati, belgi e irlandesi, che scelgono la strada dell'astensione, su 73 presenti. Compattamente contrari invece i 43 eurodeputati della Sinistra Ue, tra cui Sinistra Italiana e il Movimento 5 stelle; gli 84 eurodeputati dei Patrioti per l'Europa, tra cui la Lega, hanno votato no, così come i 23 del gruppo Esn.
Come hanno votato gli eurodeputati italiani: i risultati
La maggior parte degli europarlamentari italiani, 52 in tutto, ha votato a favore della nuova Commissione Ue: i no italiani sono stati solo 23. Hanno votato contro gli otto eurodeputati della Lega, assieme ai 10 italiani del gruppo di The Left, di cui fanno parte M5s e Sinistra italiana.
Sia Forza Italia che Fratelli d'Italia, invece, che in Ue siedono rispettivamente nei gruppi dei Popolari e dei Conservatori, hanno dato il loro sì.
Della Vedova: "Meloni chiarisca su divisioni della maggioranza sul voto in Ue"
"Ursula von der Leyen perde pezzi della sua maggioranza di luglio nelle fila dei Verdi e dei socialisti, guadagnando qualcosa con il voto favorevole di FdI: il bilancio finale è comunque negativo, la maggioranza che la sostiene e' decisamente piu' contenuta nei numeri e contraddittoria nella composizione. Non una buona partenza, con un discorso che ha eluso i nodi politici che l'Ue dovra' affrontare da subito, a partire dalla prossima amministrazione Trump e dal sostegno all'Ucraina", ha detto il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
"In questo quadro si inserisce il disastro della maggioranza Meloni, clamorosamente divisa alla meta: Meloni farà finta di nulla anche dopo che il suo vice e principale alleato, la Lega di Salvini, ha votato contro la Commissione con Fitto, rivendicato da Meloni stessa con qualche enfasi di troppo, come straordinario risultato del governo? E pensare che solo pochi giorni fa definiva ‘anti italiani' gli eventuali voti contrari al suo commissario. La posizione in Ue non è il canone Rai, non possono esserci due linee contrapposte nella maggioranza sull'Europa, Meloni chiarisca".
Conte: "Meloni diceva 'mai con la sinistra a Roma e a Bruxelles'. Oggi ha tradito gli elettori"
Il leader del M5s Giuseppe Conte, commentando il risultato ottenuto da Ursula von der Leyen per la nuova Commissione, ha rilanciato un vecchio post di Fratelli d'Italia, in cui si diceva che il partito di Meloni non avrebbe mai fatto parte di una maggioranza con socialisti e verdi: "Mai con la sinistra. Lo abbiamo sempre detto e così è stato", recitava il post sui social.
"Post invecchiato malissimo. Meloni aveva detto ‘mai con la sinistra a Roma e a Bruxelles' e invece oggi ha votato con il centrosinistra a favore della Commissione Von der Leyen. Ha tradito gli elettori. Il M5S mantiene l’impegno solenne preso alle elezioni: abbiamo votato NO a questa Commissione europea, che punta sugli investimenti in armi anziché sulle emergenze di persone e imprese con l’acqua alla gola. Per chi non vuole capire: questo vuol dire essere progressisti, essere indipendenti".
Approvato in via definitiva anche il bilancio dell'Ue per il 2025 con 418 voti a favore
Nella plenaria di oggi l'Europarlamento ha dato il via libera anche al bilancio dell'Ue per il 2025: l'ok in via definitiva è arrivato con 418 voti a favore, 185 voti contrari e 67 astenuti. I bilancio totale per il 2025 ammonta a 199,4 miliardi di euro. Nell’accordo raggiunto con i governi UE raggiunto sabato 16 novembre, il Parlamento è riuscito a difendere un bilancio dell'Ue solido per il prossimo anno, respingendo i tagli, su giovani e ricerca, che aveva proposto in precedenza il Consiglio, a maggioranza di destra.
Fitto: "Ora ci aspettano sfide cruciali, dobbiamo lavorare insieme per dare prova di unità"
"L'Unione europea si trova di fronte a sfide cruciali da cui dipende il suo futuro e quello dei suoi cittadini. Nei prossimi anni sarà fondamentale lavorare tutti insieme e dare prova di unità perché solo in questo modo saremo in grado di vincere queste sfide, rilanciare il progetto europeo e difendere con forza i valori su cui esso si fonda. Questi obiettivi potranno essere raggiunti solo con il contributo di tutti. Ogni mia energia e tutto il mio impegno dei prossimi cinque anni saranno dedicati a questo scopo, nel pieno rispetto dei Trattati ed a difesa dell'interesse comune europeo", ha scritto in un post su Facebook Raffaele Fitto.
Chi ha votato a favore e chi ha votato contro la nuova Commissione di Ursula von der Leyen: i risultati
La seconda Commissione a guida di Ursula von der Leyen è stata approvata con 370 voti favorevoli, 282 contrari e 36 astensioni, con 688 votanti (su 719 membri). Il 18 luglio scorso Ursula von der Leyen era stata rieletta presidente della Commissione con 401 voti a favore: oggi, dopo l'apertura all'Ecr avvenuta negli ultimi mesi, ne ha presi 31 in meno. Il Collegio dei Commissari dovrebbe entrare in carica il 1 dicembre. A favore del nuovo esecutivo Ue ha votato compatto Fratelli d'Italia, anche se dentro Ecr ci sono state posizioni differenti e la delegazione del Pis, ad esempio ha votato contro. Sempre in Ecr, l'olandese Ruissen ha votato contro, così come il danese Storm, il bulgaro Valchev e il ceco Vondra.
I socialisti si sono spaccati, in parte hanno votato a favore, in parte contro e in parte si sono astenuti. Compatta la delegazione del Pd, che a eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada (che hanno votato no) ha dato il via libera al nuovo esecutivo.
Contrari anche tutti i 10 eletti italiani del gruppo Left di cui fanno parte esponenti di Sinistra italiana e del M5s. Sempre contrari i 3 eurodeputati Verdi, Scuderi, Marino e Orlando: una di loro era assente per maternità. Infine compatto il no del gruppo degli 8 leghisti del gruppo dei Patrioti: Borchia, Ceccardi, Cisint, Sardone, Patriciello, Stancanelli, Tovaglieri, Vannacci. In totale quindi 52 eurodeputati italiani hanno votato sì e 23 no.
Ursula von der Leyen: "Oggi è un bel giorno per l'Europa, il centro tiene"
"Oggi è un bel giorno per l'Europa perché il voto mostra la tenuta del centro. Sono molto grata per la fiducia espressa dal Parlamento europeo al nuovo collegio". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa. "Radunerò la mia squadra a partire da lunedì. E ci metteremo al lavoro", ha aggiunto.
Il capodelegazione Pd Zingaretti: "Quando guarda a destra la Commissione è più debole"
"370 voti. Quando guarda a destra la Commissione von der Leyen è più debole", è il commento sui social dell'eurodeputato Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd.
M5s: "Nasce Commissione debolissima e di destra, la peggiore che potesse capitare"
"Nasce una Commissione debolissima e di destra, la peggiore che ci potesse capitare. Debolissima perché supportata da una maggioranza che contiene dentro tutto e il contrario di tutto e che si spaccherà al primo voto possibile, non a caso ha ottenuto meno voti di quelli relativi all'elezione della sua Presidente a luglio. Di destra perché per la prima volta un suo Vicepresidente proviene dall'ECR con una maggioranza che si apre ai voti dei nazionalisti e dei conservatori, una apertura che ha fatto perdere i voti alla Von der Leyen. Questa nuova Commissione è votata all'austerity, al bellicismo sfrenato, al nucleare, alla difesa dei privilegi e delle prerogative delle lobby. Non farà nulla per la pace, per la giustizia sociale, per la transizione sostenibile, per i lavoratori dell'automotive in crisi e per aumentare i salari dei cittadini. I veri progressisti con coerenza sono orgogliosamente all'opposizione", si legge in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
Quando entra in carica la nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen
Oggi la plenaria del Parlamento europeo ha approvato il collegio dei commissari europei con 370 voti a favore, 282 contrari e 36 astensioni. La Commissione europea di Ursula von der Leyen entra così in carica dall'1 dicembre.
Ursula von der Leyen eletta con 370 sì, il confronto con le precedenti votazioni
La prima Commissione von der Leyen era stata approvata con 461 voti a favore, 157 contrari e 89 astensioni, nel novembre del 2019. Il numero di voti favorevoli ricevuti oggi, 370, è il più basso mai registrato: la Commissione Santer nel 1995 aveva ottenuto 417 sì; il collegio guidato da Romano Prodi ne aveva presi 510; la Barroso uno 478, la Barroso due 488, la Commissione Juncker 423.
Ursula von der Leyen ottiene meno voti rispetto a quelli ottenuti per la nomina a luglio
Il Parlamento europeo ha votato a favore della Commissione europea Ursula von der Leyen 2 con 370 voti a favore, ben al di sotto dei 401 ottenuti alla singola nomina di Ursula von der Leyen a luglio. È la prima volta che un'Esecutivo Ue ottiene meno voti rispetto al primo voto sulla presidenza. Su una platea di 719 membri, hanno votato 688 eurodeputati, 282 i contrari e 36 gli astensioni.
Via libera alla nuova Commissione: il Parlamento applaude Ursula von der Leyen
Si è votato per la nuova Commissione europea. Con 370 sì, 282 no e 36 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha approvato con voto palese la squadra della presieduta da Ursula von der Leyen. La leader popolare tedesca ottenne a luglio, con un voto segreto, il mandato a formare la Commissione con 401 sì.
Tajani: "FI voterà convintamente per Fitto e per la nuova Commissione"
Forza Italia dice che non rivendicherà le deleghe in capo al ministro uscente Raffaele Fitto. "Io non ne ho mai fatto una questione di poltrone, non l'ho mai fatta, non lo farò mai, non ho mai rivendicato nulla, mi pare che abbiamo sempre dimostrato grande serietà, grande lealtà in ogni occasione, quindi non cerchiamo posti", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti al Med Dialogue.
Quanto a un eventuale spacchettamento delle deleghe, "sarà il presidente del Consiglio a dire l'ultima parola: ne parleremo, per quanto riguarda gli Affari europei mi ascolterà, abbiamo detto che ci saremmo sentiti. Adesso intanto aspettiamo il voto di oggi perché consacra l'elezione della nuova Commissione e la presenza di Raffaele Fitto un grande successo italiano: vicepresidente della Commissione europea con deleghe importanti, vicepresidente esecutivo. Forza Italia lo voterà convintamente come voterà convintamente la Commissione europea".
Il capodelegazione Fdi-Ecr Fidanza: "Sinistra nervosa, Fitto ha ricevuto un mandato democratico"
"Non so se davvero questa sarà la commissione più a destra della storia, come sentiamo dire da una sinistra nervosa e dai verdi nervosissimi. Me lo auguro francamente, ma lo vedremo”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr Carlo Fidanza intervenendo in Plenaria a Strasburgo nel dibattito che precede il voto sulla nuova Commissione europea. "Lo vedremo alla prova dei fatti. Vedremo se sarà capace di riportare pragmatismo nel Green Deal, nonostante la signora Ribera, se saprà sostenere le nostre imprese, se saprà controllare le nostre frontiere e aumentare i rimpatri – ha proseguito -. Su questi temi vedremo anche quali maggioranze si creeranno in questa aula, al di là dei comunicati e della forma, quello che si voterà qui e chi lo voterà. Ne vedremo delle belle, ne sono convinto. Quello che è certo è che il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha offerto a questa Commissione europea una persona capace e competente, permettetemi, la più capace e la più competente, per gestire un portafoglio importantissimo come quello della coesione, ed è Raffaele Fitto, un conservatore. Lo ha fatto grazie a un mandato democratico, dato dai cittadini italiani con milioni di voti, al governo guidato da Giorgia Meloni e dal centro-destra. Questa è la democrazia, vi piaccia o no".
Cosa è successo al Parlamento europeo sulla nomina di Raffaele Fitto
Raffaele Fitto, ministro italiani agli Affari europei, è stato scelto dal governo Meloni come commissario italiano. Ursula von der Leyen ha scelto di nominarlo non solo come commissario ma anche come uno dei vicepresidenti della Commissione: un fatto che ha suscitato le proteste dei Socialisti europei durante le audizioni dell'italiano al Parlamento europeo. Il motivo è che Fitto appartiene a Fratelli d'Italia, partito del gruppo di estrema destra dei Conservatori, che si è schierato contro il bis di Von der Leyen come presidente. E, in generale, partito con posizioni molto diverse da quelle delineate dalla tedesca nel suo programma di mandato, con cui ha ottenuto il via libera di Socialisti, Popolari, Verdi e i liberali di Renew.
Il dibattito è nato quindi dalla scelta di Von der Leyen di assegnare un ruolo di prestigio a un esponente di un gruppo di destra estraneo – in teoria – ai programmi della Commissione. Ma alla fine è arrivato anche l'assenso dei Socialisti, a condizione che Fitto persegua gli interessi europei e non quelli del suo partito.
Quando si insedierà ufficialmente la nuova Commissione europea
Il voto del Parlamento europeo che avverrà oggi, stando alle previsioni, dovrebbe portare senza problemi al via libera per la nuova Commissione europea. Questo è l'ostacolo più importante da superare, sul piano politico. Ma formalmente non è l'ultimo passaggio: serve ancora la nomina del Consiglio europeo, che è composto dai capi di Stato e di governo dei Paesi membri. Si tratterà comunque di una questione di pochi giorni. Se tutto andrà come previsto, la Commissione potrebbe assumere le sue funzioni già tra pochi giorni, a partire dal 1° dicembre 2024.
Zingaretti (Pd): Voteremo sì alla Commissione, ma vigileremo"
Il capodelegazione del Partito democratico all'Europarlamento Nicola Zingaretti, ha chiarito che "oggi voteremo sì perché l’Europa per esistere deve partire. Non faremo regali a Donald Trump o a Vladimir Putin. Ma da ora nessuno sconto", ha avvertito. Vigileremo per il rispetto del programma e, ogni giorno in ogni spazio parlamentare, combatteremo per far avanzare il progetto di un nuovo europeismo. Sapendo, per dirla con Altiero Spinelli, che …la via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà. Per questo voteremo sì, con questa chiarezza verso un’Europa più forte e più umana", ha detto il dem.
Quando è stata eletta presidente Ursula von der Leyen in Ue
Ursula von der Leyen è diventata presidente della Commissione europea per la prima volta nel 2019, dopo le scorse elezioni europee. Negli anni precedenti, dal 2005 in avanti, la 66enne era stata ministra in Germania nei governi guidati da Angela Merkel. Quest'anno, dopo il nuovo voto europeo e dopo circa un mese di intense trattative tra i gruppi politici, è arrivato l'accordo per fare a Von der Leyen un secondo mandato: il 18 luglio è stata ufficialmente rieletta.
Come funziona il voto di fiducia alla nuova Commissione Ue a guida Von der Leyen
Il voto di fiducia che inizierà alle 12 avverrà per appello nominale. Ciascuno dei 720 eurodeputati sarà chiamato ad esprimere il proprio voto. Per questo, la procedura potrebbe richiedere parecchio tempo. Per superare la votazione, la Commissione dovrà ottenere almeno la maggioranza semplice. Questo significa, presumendo che tutti i parlamentari europei siano presenti, che serviranno almeno 361 voti a favore.
Dove seguire in diretta il voto sulla nuova Commissione Ue a guida Von der Leyen
Il sito ufficiale del Parlamento europeo mette a disposizione una diretta streaming dell'intera seduta plenaria. Dato che spesso gli eurodeputati parlano nella propria lingua madre, la diretta viene seguita da numerosi traduttori che forniscono un doppiaggio in tutte le lingue dell'Unione europea. In caso di problemi tecnici, è possibile seguire la seduta anche da una pagina di backup.
Von der Leyen rivendica la nomina di Fitto: "L'ho scelto per dare importanza alle regioni"
Nel suo intervento Ursula von der Leyen ha rivendicato l'indicazione di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della nuova Commissione Ue. La sua nomina aveva fatto parecchio discutere la maggioranza Ue, in particolare popolari e socialisti, con questi ultimi che avevano paventato il rischio di un eventuale allargamento a destra della coalizione a causa dell'appartenenza di Fitto al gruppo dei Conservatori europei (Ecr). "Voglio che le regioni e le comunità abbiano il controllo del proprio destino e che contribuiscano a dare forma alle nostre politiche. È il compito della coesione e delle riforme che ho affidato come vicepresidente esecutivo a Raffaele Fitto. È una scelta che ho fatto, perché so quanto sia fondamentale dare alle regioni l'importanza politica che meritano", ha spiegato.
A che ora inizia il voto di fiducia in Ue alla Commissione Von der Leyen
Il dibattito al Parlamento europeo è già iniziato, alle ore 9. In mattinata ci sarà anche il dibattito con la stessa presidente Von der Leyen, e i gruppi politici potranno presentare delle risoluzioni da mettere ai voti. Alle ore 12, da programma, inizierà la votazione. Dato che si procede per appello nominale, la procedura potrebbe essere piuttosto lunga.
La conferma di Von der Leyen sul Green Deal: "Manteniamo obiettivi ma transizione più agile"
Nel suo discorso Ursula von der Leyen ha confermato che il nuovo esecutivo Ue proseguirà il lavoro sul Green Deal. "Quasi cinque anni fa abbiamo lanciato il Green deal Ue: le ragioni che ci hanno spinto a essere così ambiziosi allora sono ancora più evidenti oggi. Quindi voglio essere chiara: dobbiamo mantenere e manterremo la rotta", ha spiegato. "Ma se vogliamo avere successo in questa transizione, dobbiamo essere più agili e accompagnare meglio le persone e le aziende lungo il percorso. E dobbiamo giocare sui nostri punti di forza: le nostre industrie e Pmi, i nostri innovatori e lavoratori", ha aggiunto, spiegando che nei primi 100 giorni di mandato presenterà il Clean industrial deal.
Von der Leyen annuncia la "Bussola della competitività": si baserà sul rapporto Draghi
La numero uno della Commissione Ue ha annunciato che la prima grande iniziativa della nuova squadra sarà la "Bussola della Competitività", che sarà "la cornice del nostro lavoro per il resto del mandato" e "si baserà sui tre pilastri del rapporto Draghi. Il primo è "chiudere il divario d'innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, il secondo è un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività, il terzo è l'aumento della sicurezza e la riduzione delle dipendenze", ha spiegato alla plenaria.
Al via il discorso di Ursula von der Leyen: "Lavorerò con forze pro-europee"
"Saremo guidati dalle linee guida politiche votate dall'Assemblea. E dalle lettere di missione, nelle quali affronterò le preoccupazioni che avete sollevato nel corso delle audizioni". Così ha esordito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante il suo intervento alla plenaria dell'Europarlamento in vista del voto di conferma al nuovo esecutivo Ue. "E come ho detto prima del voto di luglio, lavoreremo con tutte le forze democratiche pro-europee di quest'Assemblea. E come ho fatto nel mio primo mandato, lavorerò sempre dal centro. Perché tutti noi vogliamo il meglio per l'Europa, e il meglio per europei", ha precisato.