La crisi è risolta. Dopo la rinuncia all'incarico da parte del professor Cottarelli e a distanza di quasi tre mesi di stallo istituzionale, ieri venerdì 1 giugno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri del governo M5S-Lega sono andati al Quirinale dove hanno giurato, ufficializzando così la nascita dell'esecutivo, a cui ha fatto seguito la tradizionale cerimonia della campanella che scandisce il passaggio di consegne con il governo precedente. M5S scende in piazza per festeggiare il governo giallo-blu: "Ora lo Stato siamo noi".
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- Passaggio di consegne tra Gentiloni e Conte: a Palazzo Chigi la cerimonia della campanella 01 Giugno
- Il governo M5s-Lega guidato da Conte ha giurato al Quirinale: ora è ufficialmente in carica 01 Giugno
- Il governo M5S-Lega al via: la squadra dei ministri giallo-blu giurerà al Colle nel pomeriggio 01 Giugno
Berlusconi: "Voteremo 'no' alla fiducia al Governo Conte"
"Per quanto ci riguarda noi rimaniamo coerenti e fedeli al voto del popolo di centro-destra e saremo, perciò molto rigorosi nell'opporci a tutto quello che giudicheremo non positivo per l'Italia e per gli italiani. Per questo noi non possiamo che votare "no" alla fiducia a questo Governo". Lo ha ribadito Silvio Berlusconi in un messaggio in occasione della Festa della Repubblica. E ha aggiunto: "Ci opporremo al pauperismo, al giustizialismo, ad ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese, il lavoro e il risparmio degli italiani, la nostra libertà".
Il ministro Tria: "Nessuna forza politica vuole l'Italia fuori dall'Euro"
"Nessuna forza politica vuole l'Italia fuori dall'Euro". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giovanni Tria, conversando con i giornalisti a margine del ricevimento al Quirinale per la Festa della Repubblica, poco dopo il giuramento del governo Conte. Del titolare del Mef i suoi ex studenti dicono: "ll professor Tria non è solo il preside della nostra facoltà (Tor Vergata di Roma ndr), ha la cattedra di Economia Politica e presiede inoltre anche la giunta della facoltà. Ho lavorato al suo fianco per un anno – spiega Matteo Ruggeri, rappresentante degli studenti – Si è occupato dell'internazionalizzazione della facoltà: ha stretto collaborazioni con università estere, l'ultima in Cina, contribuendo così al prestigio di tutto l'ateneo. Si è impegnato molto anche per l'organizzazione dei convegni per il Trentennale della Facoltà, che ricorre proprio quest'anno. Da un punto di vista umano posso dire che è una persona molto disponibile con gli studenti, è una persona logica, quadrata che non si ferma davanti agli ostacoli".
Delrio: "Salvini mi dice di tacere, ma ha trasformato la Lega in partito razzista"
"Salvini vuole che io taccia perché vuole che passi l’idea che loro stanno mettendo semplicemente un po'di ordine: non è così. C'è modo e modo di mettere ordine". Lo ha dichiarato Graziano Delrio durante un'intervista che il capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati ha rilasciato al direttore di Fanpage.it, Francesco Piccinini. Il video completo verrà pubblicato nelle prossime ore sul nostro sito.
"Salvini – continua l'esponente del Pd – mi dice di tacere perché io ricordo che sta con i neofascisti in Europa. Ha trasformato la Lega in un razzismo cattivo, lui ha giustificato quelli di Casapound che sono entrati nelle stanze della Caritas che davano i vestiti a Como, lui ha giustificato gli spari di Macerata".
"Se noi ci abituiamo a pensare e a giustificare dei gesti di razzismo o intimidazione come Como e Macerata e pensare che la colpa di quello sia del fatto che ci siano troppi immigrati in Italia, non possiamo poi accettare di fare le nostre belle chiacchierate nei salotti politici", conclude l'ex ministro dei Trasporti.
Mattarella: “Forte augurio al nuovo governo, Italia vuole essere sempre più protagonista in Ue”
Il discorso di saluto al corpo diplomatico in occasione delle celebrazioni della festa della Repubblica del capo dello Stato Sergio Mattarella coincide con la nascita e l’entrata in carica del nuovo governo guidato da Giuseppe Conte. E il presidente della Repubblica parla anche dell’esecutivo nascente: “Questo è un momento di passaggio di compiti e responsabilità fra le istituzioni. Esprimo un forte augurio al nuovo governo e un sincero ringraziamento a chi ha appena concluso la sua attività”.
Il capo dello Stato parla anche del ruolo dell’Italia in Europa: “L’Italia intende svolgere un ruolo sempre più positivo e da protagonista nella Ue”. E ancora, spiega: “Le chiavi della pace e del benessere sono rappresentati dalla comprensione reciproca. Sono rappresentati dall'integrazione europea in cui l'Italia intende svolgere un ruolo da protagonista”.
Martina: "In tanti nel nuovo governo si devono scusare con Mattarella"
Spetta a Maurizio Martina, segretario reggente del Partito Democratico, chiudere la manifestazione organizzata a piazza Santi Apostoli, a Roma, per ribadire il valore della Costituzione mentre al Quirinale era in corso il giuramento dei ministri del nuovo governo. E proprio al Colle pensa Martina: “Grazie a Mattarella per il rigore e la serietà – afferma -. Un esempio per tutti. In tanti nel nuovo governo si devono scusare con lui”. “Noi – continua Martina – gli chiediamo scusa per quello che ha dovuto sentire e per gli insulti”.
“La promessa che dobbiamo farci guardandoci negli occhi è di esserci anche domani, dopodomani, nei prossimi mesi – prosegue ancora il segretario reggente del Pd -. Abbiamo visto piazze importanti mobilitarci oggi, sono passi importanti che ci impegnano con una responsabilità nuova rispetto a quello che è accaduto”. Martina chiude la manifestazione invocando la fine delle divisioni interne al partito e ricevendo il plauso dei presenti che rispondono al grido di “unità, unità”.
Su Twitter il segretario reggente del Pd sintetizza così la giornata di oggi e la manifestazione in piazza Santi Apostoli: "Questa piazza è l'inizio di una nuova storia, di un nuovo impegno. E per la sfida che ci attende dobbiamo ripartire uniti, serviamo tutti, senza litigi e divisioni. Avanti".
Alfano: "Torno alla vita privata, ma ho il piacere e il dovere di ringraziare Berlusconi"
"Ho il dovere e il piacere di ricordare, in questo momento di commiato dalla vita pubblica, il Presidente Berlusconi, cui mi hanno legato anni di collaborazione e amicizia e con cui spero di tornare ad avere, fuori dalla contesa politica, un rapporto amichevole e affettuoso". Lo scrive in un tweet di commiato l'ex ministro degli Esteri Angelino Alfano. In altri tweet dopo il giuramento del nuovo Governo, Alfano ringrazia i premier "sotto i quali ho servito nella scorsa e travagliata legislatura", Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, così come i due capi di Stato Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella nelle mani dei quali "ho prestato per quattro volte giuramento di fedeltà alla Repubblica". Alfano fa quindi gli auguri al neo presidente del Consiglio Giuseppe Conte, "al mio autorevole successore alla Farnesina Enzo Moavero e a tutti i membri della squadra ministeriale. W l'Italia!". E annuncia ufficialmente il suo ritiro dalla vita pubblica.
Il primo tweet di Conte da presidente del Consiglio: "Grazie a Gentiloni, ora al lavoro"
Dopo il giuramento al Quirinale e la cerimonia della campanella, con il passaggio di consegne tra il presidente del Consiglio uscente e quello appena entrato in carica, Giuseppe Conte ha pubblicato il suo primo tweet da presidente del Consiglio. Un post breve, con una foto del momento in cui Gentiloni gli ha consegnato la campanella a Palazzo Chigi, in cui Conte ha voluto anche ringraziare il suo predecessore: "Un ringraziamento al presidente Gentiloni. Ora al lavoro per il Paese", scrive Conte con tanto di bandiera italiana a fine post. Intanto a Palazzo Chigi ha preso il via il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo guidato dal professor Giuseppe Conte.
Passaggio di consegne tra Gentiloni e Conte: a Palazzo Chigi la cerimonia della campanella
Dopo il giuramento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di tutti i ministri che compongono la squadra di governo M5s-Lega, Conte è arrivato a Palazzo Chigi per la consueta cerimonia della campanella che ufficializza il passaggio di consegne tra Paolo Gentiloni e il nuovo presidente del Consiglio. L’arrivo del presidente del Consiglio è stato accolto, come da tradizione, dal consigliere militare con cui ha passato in rassegna la guardia d’onore schierata nel cortile interno. Conte è poi stato accolto da Gentiloni, arrivando nella Sale delle Galere. I due sono entrati nello studio presidenziale per un incontro riservato, al termine del quale si è svolta la consegna della campanella: la campanella in questione è quella utilizzata dal presidente del Consiglio per dare inizio al Consiglio dei ministri. Subito dopo la consegna della campanella si sono affiancati a Gentiloni e Conte anche l'ex sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e il suo successore Giancarlo Giorgetti.
Il governo M5s-Lega guidato da Conte ha giurato al Quirinale: ora è ufficialmente in carica
Il governo formato da MoVimento 5 Stelle e Lega e guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha prestato giuramento al Quirinale ed è ora ufficialmente in carica. "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione", è la formula che prima il presidente del Consiglio e poi i ministri scelti e indicati da Conte al capo dello Stato hanno recitato al Colle davanti a Sergio Mattarella.
Ecco la squadra di governo, con la lista completa dei ministri che oggi hanno prestato giuramento:
Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte
Vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico – Luigi Di Maio
Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno – Matteo Salvini
Ministro dell’Economia – Giovanni Tria
Ministro per i Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta – Riccardo Fraccaro
Ministro della Difesa – Elisabetta Trenta
Ministro dell’Istruzione – Marco Bussetti
Ministro dell'Ambiente – Sergio Costa
Ministro delle politiche agricole – Gian Marco Centinaio
Ministro delle Infrastrutture – Danilo Toninelli
Ministro dei Beni Culturali e Turismo – Alberto Bonisoli
Ministro della Salute – Giulia Grillo
Ministro delle Politiche comunitarie – Paolo Savona
Ministro della Pubblica Amministrazione – Giulia Bongiorno
Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie – Erika Stefani
Ministro per il Sud – Senatrice Barbara Lezzi
Ministro per la Disabilità – Lorenzo Fontana
Ministro degli Affari esteri – Enzo Moavero Milanesi
Ministro della Giustizia – Alfonso Bonafede
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Giancarlo Giorgetti.
L'addio di Gentiloni a Palazzo Chigi: "Lasciamo l'Italia in condizioni migliori di 5 anni fa"
Il presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni saluta il suo ufficio di Palazzo Chigi con un tweet e una foto con la moglie, Emanuela Mauro: entrambi davanti alla scrivania su cui Gentiloni ha lavorato in più di un anno da presidente del Consiglio. “Grazie a tutta la squadra di governo – scrive su Twitter -. E a mia moglie. Servire l’Italia è stato un onore. Oggi la lasciamo in condizioni migliori di quelle di cinque anni fa”.
Renzi: "Siamo radicalmente un'altra cosa rispetto al governo, ma in bocca al lupo a Conte"
L'ex segretario del Pd ed ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fa "un grande in bocca al lupo" al nuovo presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pur ribadendo la diversità del Pd rispetto al governo nascente. "Dopo 90 giorni di polemiche – scrive Renzi su Facebook – il Paese ha finalmente un nuovo governo. Noi siamo un'altra cosa rispetto alla maggioranza che compone questo esecutivo, radicalmente un'altra cosa. E mostreremo in Parlamento come si possa fare l'opposizione in modo civile. Ma questo non ci impedisce oggi di fare un grande in bocca al lupo al nuovo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e alla sua squadra. Grazie al governo uscente, guidato da Paolo Gentiloni, per la serietà dimostrata e per il lavoro fatto. Il principio democratico dell'alternanza e del rispetto istituzionale è per noi un punto cruciale. Viva l'Italia e viva la Festa della Repubblica".
Di Battista: "M5S al governo! Grazie a Di Maio, ci ha sempre creduto quando non ci credeva nessuno"
L'ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista esprime felicità per l'insediamento del nuovo governo M5S-Lega: "Il Movimento 5 Stelle è al governo del Paese. Qualunque sia il vostro pensiero è una cosa enorme. Un movimento nato grazie alla follia di un comico e di un imprenditore che detestava le ingiustizie che, senza controllare giornali o TV, senza avere una sede e rifiutando 42 milioni di euro di rimborsi elettorali arriva, in poco tempo, al governo del Paese. Io ho fatto la mia parte e ne sono orgoglioso. È vero, domani giorno del giuramento (qui a San Francisco sono le 23.30 di giovedì 31), ci sarei potuto essere anche io assieme ai miei compagni, ma ho scelto altro per la mia vita. Ho scelto il viaggio, la strada, la scrittura, lo studio, la lettura e soprattutto l'assoluta libertà. Se c'è una cosa che auguro con tutto il cuore a mio figlio è essere libero. Quando sarà più grande cercherò di spiegargli l'importanza della libertà, dell'indipendenza, di seguire i propri sogni. Ma saranno parole, soltanto parole. I figli non fanno quasi mai quel che i genitori dicono, i figli fanno quel che i genitori fanno. Ebbene per poter crescere un ragazzo libero devo essere per forza libero io".
"È strano non essere lì, non ve lo nego. Tuttavia, al di là di una sana nostalgia, sento di essere nel posto in cui voglio stare. Il mondo è grande e la vita è una ed io voglio scoprire tutto il pianeta, capirne le opportunità e le contraddizioni. Oggi, mentre si formava il governo ho visitato il Tenderloin, un quartiere complicato di San Francisco. È incredibile quanto l'opulenza e la miseria siano così vicine ma ve lo racconterò meglio nei prossimi giorni. Non sempre i diritti civili vanno a braccetto con quelli economici e sociali. Credo nei diritti civili ma, per lo meno in Italia, oggi è tempo di tornare ad occuparci dello stato sociale. Tuttavia ritengo che le diseguaglianze che colpiscono i cittadini non potranno mai essere risolte senza prima aver rimesso al centro del dibattito pubblico il tema della legalità. L'Italia sta morendo di illegalità", prosegue Di Battista.
"Mio figlio ha otto mesi, ancora non cammina né gattona, ma si vede che ha voglia di mettersi in piedi. Tra qualche mese muoverà i primi passi. Ebbene mi auguro che quando ciò accadrà il governo del cambiamento avrà già approvato un pacchetto anti-corruzione estremamente duro. Sono in viaggio con la mia famiglia, non potrei chiedere di più. Anzi qualcosa di meglio potrebbe esserci: tornare in un Paese più giusto, più civile, un Paese normale. Coraggio, ce la possiamo fare. P.S. Voglio ringraziare Luigi Di Maio, ci ha sempre creduto quando non ci credeva praticamente nessuno", conclude l'ex parlamentare.
L'addio di Boschi: "Per le donne c'è molto da fare, il nuovo governo non disperda il nostro lavoro"
Con un video pubblicato su Facebook, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dà l'addio a Palazzo Chigi e riassume i risultati ottenuti dai governi Renzi e Gentiloni nell'ambito delle pari opportunità e dei diritti delle donne: "Siamo alla fine di questa esperienza di governo: è tempo di bilanci. Voglio condividere con voi alcuni dei principali risultati ottenuti dai governi PD nel campo delle pari opportunità, che ho avuto l’onore di seguire da vicino negli ultimi due anni. Legge sul femminicidio, piano nazionale antiviolenza, il primo G7 pari opportunità, tutela della maternità, il primo piano nazionale antitratta, legge sulle unioni civili, eliminazione delle dimissioni in bianco. Mai tante risorse stanziate prima per la lotta alla violenza di genere. Dietro ogni misura, ogni cifra c’è il volto delle persone incontrate in questi anni, delle tante donne che con fatica provano a ricominciare dopo aver subito violenza. Ci porteremo dentro le loro storie come un monito a fare sempre di più e sempre meglio. Sappiamo che molto resta ancora da fare. Per questo mi auguro che il prossimo governo non disperda i frutti del nostro lavoro".
Giuseppe Conte incontra il presidente della Camera Roberto Fico
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta incontrando in questi minuti il presidente della Camera Roberto Fico. Ieri sera, subito dopo aver ricevuto e accettato l'incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Conte era andato al Senato per incontrare la presidente dell'aula di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Si tratta di incontri di rito che negli scorsi giorni hanno svolto anche i presidenti del Consiglio incaricati, tra cui – nel primo tentativo poi fallito sul nome di Paolo Savona all'Economia – anche lo stesso Conte.
Delrio contro Salvini: "Lega è un partito neofascista. Con Di Maio farà enormi danni all'Italia"
"C'è un continuo cambio di prospettive, sono più di novanta giorni che la Lega e il Movimento 5 Stelle tengono in ostaggio il Paese. Quello di Salvini è un partito neofascista lavora e cena con i neofascisti europei", ha dichiarato l'ex ministro Delrio nell'ambito di un'intervista concessa a Radio Cusano Campus. "I loro elettori non li hanno scelti per fare un governo insieme, stanno costruendo una serie di bugie e hanno fatto già dei danni enormi all'economia italiana e all'immagine del Paese. Il disegno di Salvini è preciso, vuole portare l'Italia fuori dall'Europa e dall'Euro e sta giocando come il gatto col topo. Di Maio dichiara che le sue prospettive non sono queste, quindi non può stare con la Lega".
I 5 Stelle "hanno detto che non avrebbero mai fatto un'alleanza con Salvini e ora non capiscono che così rischiano di portare il nostro Paese e le nostre imprese in una situazione di grave debolezza. Hanno già combinato una serie di disastri, i Cinque Stelle per l'ansia di andare al potere non capiscono che questo disegno può distruggere qualsiasi prospettiva di cambiamento positivo, di fatto Salvini sta guidando la danza a suo piacimento, tiene in ostaggio le istituzioni e il Paese e Di Maio va a rimorchio. Salvini ha preso meno voti del Pd, perché dobbiamo ogni giorno attendere le sue dirette Facebook?".
A stretto giro, Matteo Salvini ha replicato alle affermazioni di Delrio con un tweet: "A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. (Oscar Wilde)".
Il governo M5S-Lega al via: la squadra dei ministri giallo-blu giurerà al Colle nel pomeriggio
La crisi istituzionale che ha attanagliato l'Italia per quasi tre mesi è giunta ormai all'epilogo. Dopo la rinuncia all'incarico da parte del professor Carlo Cottarelli, nella giornata di ieri il presidente Mattarella ha conferito nuovamente il mandato al professor Giuseppe Conte, il quale in serata è giunto al Colle con la lista dei ministri. Così, a distanza di quasi tre mesi di stallo istituzionale che sembrava essere ormai senza soluzione tanto che si paventavano nuove elezioni anticipate addirittura in piena estate, la crisi si è conclusa. Nella giornata di oggi, venerdì 1 giugno, i ministri del nuovo governo Conte si recheranno al Quirinale per il giuramento di rito e così avrà ufficialmente inizio l'esecutivo M5S-Lega.
La lista dei ministri
Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte
Vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico – Luigi Di Maio
Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno – Matteo Salvini
Ministro dell’Economia – Giovanni Tria
Ministro per i Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta – Riccardo Fraccaro
Ministro della Difesa – Elisabetta Trenta
Ministro dell’Istruzione – Marco Bussetti
Ministro dell'Ambiente – Sergio Costa
Ministro delle politiche agricole – Gian Marco Centinaio
Ministro delle Infrastrutture – Danilo Toninelli
Ministro dei Beni Culturali e Turismo – Alberto Bonisoli
Ministro della Salute – Giulia Grillo
Ministro delle Politiche comunitarie – Paolo Savona
Ministro della Pubblica Amministrazione – Giulia Bongiorno
Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie – Erika Stefani
Ministro per il Sud – Senatrice Barbara Lezzi
Ministro per la Disabilità – Lorenzo Fontana
Ministro degli Affari esteri – Enzo Moavero Milanesi
Ministro della Giustizia – Alfonso Bonafede
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Giancarlo Giorgetti