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Le consultazioni per il nuovo governo

Verso il governo, prosegue la trattativa M5S – Pd: per i grillini Di Maio dovrà essere premier

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Si è concluso il secondo giro di consultazioni a Montecitorio. Ill presidente della Camera, Roberto Fico ha incontrato le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle per sondare l'esistenza di un'ipotetica maggioranza di governo. Al termine dei colloqui, Fico si è recato al Colle per riferire al Capo dello Stato e ha dichiarato che le consultazioni hanno avuto esito positivo, dunque prosegue la trattativa di governo. La direzione del Pd si riunirà il 3 maggio per decidere se portare avanti il dialogo.

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Le consultazioni per il nuovo governo
17:14

Salvini: "Se le cose vanno come devono andare sarò al governo presto"

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"Se le cose vanno come devono andare mi impegno ad andare al governo più in fretta possibile. Unica cosa che non posso impegnarmi a garantire è la salvezza dell'Udinese e il Milan in Europa". Lo ha detto Matteo Salvini parlando a Udine durante un comizio elettorale. "Ho ambizione sciocca e fuori moda di dare agli italiani un governo che rispecchia il voto degli italiani. Prima vengono gli italiani, poi viene il resto del mondo. Mano libera alle forze dell'ordine per fare il loro lavoro. Non sarà facilissimo ma sono convinto che ce la possiamo fare".

Per il Governo "ha vinto il centrodestra, tocca al centrodestra. Vero è che anche nel centrodestra c'è qualcuno che passa il tempo a costruire e qualcuno a disfare, qualcuno a ricucire e qualcuno dedica il suo tempo a insultare. Fino a poco tempo fa – ha aggiunto Salvini – avrebbero detto che la Lega è sovranista, fascista, pericolosa. Adesso abbiamo fatto professione di fede, di pace, con calma. Noi parliamo con tutti, ma sarebbe un paese strano quello in cui i secondi arrivati impongono le regole ai primi arrivati". E poi ha concluso : "Con tutti i nostri limiti e difetti noi, a differenza di altri, sia tra i 5S che tra alcuni nostri amici, non ci alleeremo mai con la sinistra, mai con il Pd".

A cura di Annalisa Cangemi
14:57

Berlusconi: "Accordo con M5S sarebbe la fine per il Pd. Centrodestra può trovare voti in Aula"

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"Se Matteo Salvini resta nella coalizione dopo le Regionali? Sicuro, quelle che riguardano la rottura della Lega sono storie inventate da chi ha interesse a inventarle", ha dichiarato Silvio Berlusconi commentando le indiscrezioni diffuse stamani dalla stampa. Proseguendo, il leader di Forza Italia ha sottolineato che "in Europa c'è molta preoccupazione per l'Italia, ricevo tante telefonate da colleghi al riguardo" e l'Ue "si augura che ci sia un argine al M5s e al movimento populista italiano".

"Secondo me succede che il centrodestra torna in Parlamento con un proprio governo per ottenere anche altri voti oltre ai suoi e magari arrivare alla fiducia attraverso delle astensioni. Non c'è nessuna possibilità di un accordo con il M5S. Io non ho posto veti ma Di Maio ha detto che sono il male assoluto e non vuole neanche dei ministri di area. Non credo ad un accordo tra Pd e M5S, per il Pd sarebbe l'inizio della fine. Ho piena fiducia in Mattarella ma secondo me la cosa più logica sarebbe consentire al centrodestra di andare in Parlamento per ottenere la fiducia ad un suo governo. Succede in altri Paesi, non vedo perché non debba succedere qui", ha concluso Berlusconi.

A cura di Charlotte Matteini
13:24

L'appello di Salvini: "Di Maio faccia un bagno di umiltà e torni a dialogare col centrodestra"

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Il leader della Lega Matteo Salvini non si dà ancora per vinto e rivolge un appello al capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio: “Spero che faccia un bagno di umiltà e torni a sedersi al tavolo del centrodestra”. “La mia parola – afferma Salvini durante la trasmissione Gioco a premier, su Radio1 – vale più delle ambizioni di Di Maio. Io non riuscirei a fare quello che fa Di Maio che un giorno parla con la Lega e il giorno dopo parla con il Pd. Io rispetto gli elettori”.

Se dovessi scommettere un euro – aggiunge il segretario della Lega – scommetterei su un governo che rispetti il voto del 4 marzo quindi con centrodestra e 5 Stelle. Se così non fosse: elezioni, anche prima di ottobre. Anche con la legge elettorale invariata il centrodestra vincerebbe. Tanto lo sanno tutti che Renzi e Di Maio non c'azzeccano l'uno con l'altro”. Salvini parla di nuovo del ritorno al voto da Spilimbergo: "Non possiamo tenere il Paese sospeso per altre settimane o altri mesi. Per quanto mi riguarda la via maestra dice che bisogna cercare un accordo tra i primi e i secondi se questo non è possibile si torni alle urne subito, entro l'estate. Non sta scritto né in cielo né in terra che si debba arrivare a ottobre. Anche perché, con l'aria che tira, io penso che una maggioranza qualcuno la porta a casa se si vota a giugno".

Salvini parla anche della coalizione del centrodestra, ribandendo che non lascerà Berlusconi: “Non c’è solo un patto tra partiti, ma la cosa principale è che ho fatto un patto con gli italiani che intendo mantenere”. Sul tema è tornato anche Silvio Berlusconi che si dice “sicuro” che Salvini resterà nella coalizione anche dopo le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Le voci di una rottura della Lega “sono storie inventate da chi ha interesse a inventarle”, assicura il presidente di Forza Italia.

A cura di Stefano Rizzuti
12:40

Martina: “Doveroso confrontarci con il M5s, altrimenti c'è rischio involuzione del Paese”

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La direzione del Pd si riunirà il 3 maggio per decidere se aprire il confronto con il MoVimento 5 Stelle e intanto il segretario reggente Maurizio Martina spiega la sua posizione in un post su Facebook, rivolgendo un appello a tutto il partito: “Non sfugge a nessuno di noi che questa strada è difficile e potrebbe anche non portare a una intesa. Nessuno dimentica gli scontri che ci hanno diviso in questi anni dal Movimento Cinque Stelle. Siamo stati e continueremo ad essere esperienze profondamente diverse, alternative su molti fronti. Rivendicheremo sempre con orgoglio il nostro impegno per l’Italia con i nostri governi di questi anni. Non negheremo mai la nostra storia, la nostra identità, i nostri valori. D’altro canto, abbiamo già avuto anche nella nostra storia recente passaggi simili a questo. Si tratta ora di decidere se accettare il confronto o meno per giudicarne gli esiti solo alla fine di un vero lavoro di approfondimento”.

Personalmente – scrive ancora Martina – ritengo che sia nostro dovere farlo, rilanciando la sfida. Andando a vedere il merito di una possibile agenda d’impegni. Non farlo rischia in qualche modo di contribuire all’involuzione del nostro Paese anche sullo scenario europeo. Penso che in particolare la radicalità di ciò che è accaduto il 4 marzo ci debba portare a questo. Sfidare, non di certo arrenderci. E vorrei pensare che un grande partito come il nostro lo possa fare con la sua visione forte del futuro dell’Italia e con le sue priorità per i cittadini. Senza subalternità. Senza abiure. Senza pregiudizi. Ho grande rispetto per le opinioni di tutti su questo snodo, sono opinioni legittime di fronte a una scelta molto difficile. Ascolto chi non la pensa come me. Prego tutti di discuterne e rifletterci avendo sempre a cuore l’unità del Pd e della nostra comunità. Proviamo a ragionarci insieme. C’è davvero bisogno di tutto il Pd”.

Il post del segretario reggente del Partito Democratico si apre con una valutazione di quanto accaduto finora e con l’accusa nei confronti di Salvini, reo di aver portato all’attuale stallo, secondo Martina:

Abbiamo terminato il giro di consultazioni con il presidente Fico, secondo il mandato assegnatoli dal Quirinale. Siamo arrivati a questo dopo 50 giorni di caos, tira e molla e veleni tra le forze che il 4 marzo hanno prevalso. Siamo arrivati a questo non certo per colpa nostra. Salvini e soci che cercano di fare la morale dovrebbero solo tacere ora. È stato giusto fino a qui ribadire con coerenza e nettezza che l’onore e l’onere della prova spettasse a loro. Ma loro non ce l’hanno fatta, offrendo solo ambiguità. Ci hanno dato 50 giorni di proclami senza un passo concreto per il Paese. Ora siamo chiamati a una riflessione nuova proprio per questo. Ci viene chiesto di valutare un possibile percorso di confronto con il Movimento Cinque Stelle. Abbiamo riconosciuto alcuni fatti nuovi, a partire dalla chiusura definitiva del tentativo di accordo tra il Movimento, il centrodestra e la Lega, e abbiamo convocato la nostra direzione nazionale per confrontarci e decidere insieme proprio se aprire o meno questo lavoro.

A cura di Stefano Rizzuti
11:06

Salvini: "Io lascerò Berlusconi per i 5 Stelle? Falso, piuttosto si torna a votare"

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“Voi vi immaginate un governo Pd-5 Stelle che cosa potrebbe combinare? E non capisco neanche come i 5 Stelle possano dialogare una settimana con la Lega e una settimana con la sinistra. Per me la coerenza è un valore che nella vita come in politica significa ancora qualcosa. Io sono stato eletto per la Lega e per il centrodestra, evidentemente gli italiani mi ritengono alternativo alla sinistra e mi dicono ‘fai il contrario di quello che ha fatto la sinistra. Non è che io, per fare il presidente del Consiglio come fa Di Maio, posso dire ‘ah, se non mi metto d'accordo con Grillo provo con Renzi, altrimenti provo con la Boldrini e poi con Di Battista'. Eh no, o di qua o di là, amici miei. Come si fa a dialogare con il Partito Democratico, che pensa che per ogni comune friulano o italiani ci debba essere un centro d'accoglienza per immigrati? Bisogna non essere molto a posto per farsi del male da soli. O si riesce a mantenere l'impegno preso con gli elettori alle scorse elezioni, o si vota", ha spiegato Salvini in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

Proseguendo, nel corso del tour elettorale in Friuli, Salvini ha spiegato: "I giornali di oggi dicono che lunedì lascerò Berlusconi? Capisco perché vendano sempre di meno. Non è vero che accadrà. Non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto d’ora: non faccio come Renzi o Di Maio. Mi presento alle elezioni con una squadra e vado avanti con quella squadra”, smentendo le indiscrezioni che lo vedrebbero in procinto di abbandonare il leader di Forza Italia per formare un governo con il Movimento 5 Stelle.

A cura di Charlotte Matteini
09:41

M5S: "Il contratto con il Pd è possibile, ma non rinunciamo a Di Maio premier"

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Per il Movimento 5 Stelle, l'accordo di governo con il Partito Democratico è possibile ma non è in discussione la premiership di Luigi Di Maio. Ospite a Circo Massimo, il capogruppo pentastellato Danilo Toninelli ha spiegato: "Vogliamo realizzare un contratto di governo, sul modello tedesco. Aspettiamo la direzione del Pd. Se verranno al tavolo con noi cercheremo di scrivere nel dettaglio tutti i termini delle misure da realizzare. Di Maio premier condizione irrinunciabile? Non per noi ma per quanto accaduto il 4 marzo. Non sarebbe accettato dai nostri elettori un governo del M5S che non abbia Di Maio premier". Proseguendo, Toninelli ha inoltre parlato degli insulti che nel corso del tempo sono stati lanciati dai grillini ai dem e sottolineato: "Si supera tutto con il metodo. Noi non rinneghiamo le nostra battaglie. Pensiamo solo che i cittadini sono molto più pragmatici: vogliono solo un miglioramento della qualità della vita”. 

A cura di Charlotte Matteini
20:47

Di Maio: "Abbiamo provato a dialogare con Lega ma ora forno è chiuso, abbiamo una dignità"

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Dopo 50 giorni il forno con la Lega è chiuso, noi abbiamo una dignità”, sono le parole del capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio durante l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari. “Per 50 giorni – dice ancora – abbiamo provato in tutti i modi a dialogare con la Lega. L'unico problema che avevamo è con colui che ci definisce come Hitler” e il riferimento è – pur senza citarlo – a Silvio Berlusconi.

Di Maio si dice fiducioso sul confronto con il Pd: secondo il capo politico del M5s la prossima settimana il dialogo con i dem in vista della formazione del governo avrà un esito positivo. Per Di Maio, se il Pd dovesse accettare di sedersi al tavolo, si inizierebbe un percorso sui temi, nonostante ci sia la consapevolezza che non sarà scontato portare a casa i provvedimenti che il M5s ha sempre sognato.

Di Maio parla anche del rapporto con il presidente della Camera Roberto Fico affermando di aver recuperato, in questi giorni, “un’amicizia ancora più bella di quella di prima. Roberto sta dimostrando che la scelta fatta su di lui (quella di eleggerlo presidente della Camera, ndr) è stata quella giusta”.

A cura di Stefano Rizzuti
20:08

Meloni: “Governo M5s-Pd sarebbe inciucio scandaloso, italiani scenderebbero in piazza”

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La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si appella agli italiani, ribadendo che una alleanza tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico sarebbe gravissima e che porterebbe in piazza gli italiani. “Nel caso ci fosse un ipotetico governo M5s e Pd – spiega – faremo un'opposizione durissima. Inviteremo gli italiani in piazza, perché sarebbe una decisione che va contro la loro volontà”. “A Luigi Di Maio – continua intervistata su Canale 13, in Friuli Venezia Giulia – interessa solo fare il premier, di posare le sue reali terga sullo scranno più alto dell'esecutivo italiano e per questo i Cinque Stelle sono disposti a dimenticare tutto quello che hanno detto in 5 anni al Pd, sono disposti a sbianchettare il loro programma. Sono disposti a fare il peggiore inciucio di palazzo degli ultimi 30 anni: qui si tratta di passare dalle idee alle poltrone, le idee si cestinano e le poltrone si difendono. Sarebbe scandaloso arrivare a un governo 5 Stelle-Pd. Se tu fai tutto questo giro e riporti al governo il Pd vuol dire che sei impazzito”.

Meloni parla da Pordenone anche della coalizione di centrodestra: “Nella coalizione FdI è quello che ha lavorato di più per tenerla unita. Una coalizione che deve essere tale nel Quirinale, mentre in campagna elettorale è meglio cercare di raggiungere più posti possibili per stare con la gente”, dice riferendosi alla campagna elettorale per le elezioni regionali di domenica.

A cura di Stefano Rizzuti
19:37

Berlusconi: "Non ho mai insultato i Cinque Stelle, ho fatto solo battute"

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Durante il suo tour in Friuli Venezia Giulia in vista delle elezioni regionali, Silvio Berlusconi continua a parlare dell’attuale situazione e, in particolare, a riferirsi al MoVimento 5 Stelle dopo il loro veto per un governo con il centrodestra. “Non ho mai insultato i Cinque Stelle – afferma Berlusconi tornando sulle dichiarazioni degli ultimi giorni – ho fatto solo una battuta che nessuno di loro aveva fatto una dichiarazione dei redditi, ma credo sia risibile rispetto a quanto hanno detto loro, che Berlusconi è il male assoluto”, riferendosi alle parole di Alessandro Di Battista. Negli ultimi giorni Berlusconi aveva più volte rivolto parole non propriamente amichevoli nei confronti dei Cinque Stelle, affermando – per esempio – che nella sua azienda "pulirebbero i cessi".

Berlusconi esclude che si possa arrivare a un accordo tra M5s e Pd, che – spiega – “è nostro avversario ma è certamente un partito democratico: se il Pd si accoppiasse con M5s segnerebbe la sua scomparsa dal panorama politico italiano”.

Berlusconi commenta poi le parole di Di Maio sul conflitto d’interessi di Mediaset. Oggi il capo politico del M5s ha affermato che il presidente di Forza Italia “sta continuando a mandare velate minacce a Salvini e alla Lega tramite le sue tv qualora decidesse di sganciarsi”. Da Udine è arrivata la replica di Berlusconi: “Il linguaggio di Di Maio è preoccupante, si vuole toccare un avversario politico nella sua attività privata e sul patrimonio, da esproprio proletario da anni ’70, è un pericolo per la democrazia e la libertà”. “È una cosa molto grave – aggiunge – non c’è possibilità commerciale che Mediaset possa prendere partito per qualcuno perché eliminerebbe dalla sua audience gli altri. Mi lamento come sia sempre con tutti e un po' meno con noi, per non essere televisione partigiana”.

A cura di Stefano Rizzuti
17:46

Berlusconi: "Trattativa Pd-M5S fallirà, a quel punto ci sarà governo tutto del Cdx"

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"Sono sicuro che nella trattativa tra Pd e Cinquestelle non ci sarà alcuna risposta positiva per il presidente Mattarella". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Spilimbergo, durante un comizio elettorale. "A quel punto – ha aggiunto – dovrà ritenere l'ipotesi di un governo tutto del Centrodestra".

Berlusconi ha sottolineato poi l'importanza di votare per gli Azzurri alle Regionali in Friuli Venezia Giulia, che si terranno domenica: "Alle Politiche in questa terra e in Veneto purtroppo Forza Italia ha avuto un risultato molto basso e abbiamo un distacco troppo forte dalla Lega: di questo la Lega potrebbe profittarsi se rimane un distacco così grande per imporci le sue visioni quando noi faremo un governo insieme".

A cura di Annalisa Cangemi
17:09

Fico: "Mandato esplorativo ha avuto esito positivo. Il dialogo tra Pd e M5S è stato avviato"

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Il presidente della Camera Roberto Fico si è recato al Quirinale per riferire al Presidente Mattarella circa l'esito del suo mandato esplorativo, dopo aver ricevuto oggi per un secondo giro di consultazioni le delegazioni del Pd e del M5S, per sondare l'esistenza di una maggioranza di governo. "Il mandato esplorativo che mi ha affidato il Presidente della Repubblica ha avuto esito positivo, e si conclude qui oggi – ha detto Fico ai giornalisti, dopo mezz'ora di colloquio con Mattarella – il dialogo tra Pd E M5S è stato avviato. E nei prossimi giorni ci sarà un dialogo anche all'interno del Partito democratico, aspettiamo anche la direzione, e all'interno del Movimento. Io penso sia ragionevole e responsabile restare sui temi e sui programmi che è quello che chiedono i cittadini".

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A cura di Annalisa Cangemi
16:29

Salvini riapre al M5s: "Spero finisca presto la telenovela con il Pd, io ci sono"

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Il leader della Lega Matteo Salvini non si dà ancora per vinto e si dice pronto a entrare in campo come protagonista nella formazione del nuovo governo, nel caso in cui le trattative tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico falliscano. “Io non chiudo la porta in faccia a nessuno, spero che la telenovela tra Renzi e Di Maio non duri troppo e secondo me sarebbe un governo irrispettoso per gli italiani. Quando avranno finito il loro amoreggiamento, se gli andasse male come io penso, io ci sono”, afferma parlando con i cronisti a Montecitorio.

Salvini rivolge anche una sorta di appello al capo dello Stato Sergio Mattarella: “Spero che il presidente della Repubblica non permetta che si perda altro tempo. È un momento in cui gli italiani chiedono alla politica di parlare poco e cominciare a lavorare senza pretendere posti e poltrone. E questo vale per tutti, per i 5 Stelle, per il centrodestra, per tutti”.

Salvini parla anche del centrodestra: "Da leader del centrodestra mi faccio garante del fatto che qualcuno nella coalizione la smetta di sobillare. Gli italiani hanno votato un programma e una squadra e io non tradisco".

A cura di Stefano Rizzuti
15:16

M5s: "Positiva l'apertura del Pd, ma non è un'alleanza, siamo diversi"

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Il secondo giro di incontri tra il presidente della Camera ed esploratore Roberto Fico con le delegazioni di Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle fa segnare qualche timido passo in avanti nelle trattative per formare il governo. L'apertura dei dem – seppure condizionata dal voto della direzione – viene considerata positivamente da Danilo Toninelli, capogruppo M5s in Senato: "Valutiamo positivamente la disponibilità del Pd a discutere delle cose concrete da fare per i cittadini – afferma intervistato dal Tg1 -. Non è un’alleanza, il M5s e il Pd sono e restano forze alternative e diverse, ma vogliamo scrivere un contratto e lavorare per dare al Paese un governo al servizio solo e soltanto dei cittadini".

A cura di Stefano Rizzuti
14:39

Orfini: "Sono contrario ad accordo Pd-M5S, Di Maio è come Salvini"

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"Io sono contrario ad un accordo con M5s, per me Di Maio è come Salvini; ma in Direzione ci confronteremo, la convochiamo apposta". Così Matteo Orfini, presidente del Pd, ai cronisti con cui si è intrattenuto dopo l'incontro della Delegazione Dem con il presidente Roberto Fico. Orfini ha auspicato un esito "unitario" della Direzione.

Ha chiarito i motivi della convocazione solo giovedì 3 maggio, anziché il 2 o anche lunedì 30 aprile: "in Direzione ci sono molte persone normali, che devono organizzarsi, comprare il biglietto dell'aereo. Tra l'altro sotto il Ponte i biglietti costano di più". Il 9 maggio si chiude la finestra per il voto a giugno, e per questo per alcuni Dem è positiva la scelta di allungare i tempi della discussione.

A chi gli chiedeva se nella trattativa con M5s potesse entrare la figura del premier, Orfini ha replicato: "siamo molto prima di questo punto; dobbiamo decidere innanzi tutto se avviare una trattativa", sulla quale il presidente Dem ha espresso la propria "personale" contrarietà, mentre "altri sono a favore". Ci sarà una conta? "Tutti i membri della Direzione auspicano e lavorano perché ci sia una posizione unitaria". Quanto alla riunione dei senatori Dem prima della Direzione preannunciata dal capogruppo Andrea Marcucci, i giornalisti gli domandano se i senatori vorranno discutere del possibile accordo con M5s: "Credo che chi voglia parlare lo farà in Direzione".

A cura di Annalisa Cangemi
14:02

Di Maio: "Pronti a scrivere contratto con il Pd. Senza intesa si torna al voto"

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Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha incontrato la delegazione del Movimento 5 Stelle per un secondo giro di consultazioni relativo all'accordo di governo tra dem e pentastellati. Al termine del colloquio, Luigi Di Maio ha dichiarato: "Abbiamo il 32%, non siamo autonomi e stiamo cercando di portare un buon contratto al rialzo non al ribasso, che possa risolvere i problemi degli italiani. Ai cittadini interessa avere un reddito di cittadinanza che gli consenta di integrare il loro reddito oppure che due forze politiche litighino per l'eternità. Qui stiamo semplicemente iniziando a ragionare in un'ottica che non è quella degli schieramenti, ma un'opportunità di contratto sui temi. Il Pd,però, non può chiedere di pensare che M5S possa rinnegare certe battaglie o che debba sostenere in blocco l'operato del governo, il voto del 4 marzo ha messo in luce molte richieste in merito al precariato, agli insegnanti, alla povertà. Ci sono due possibilità: se si torna al voto il Movimento 5 Stelle ne uscirebbe rafforzato, oppure possiamo capitalizzate questo 32% e metterci a lavorare per il Paese. Spero che ci si possa mettere al lavoro e scrivere un contratto su temi specifici che poi i nostri iscritti valuteranno. Noi abbiamo ribadito al presidente Fico che siamo disponibili a metterci intorno a un tavolo per contrattare il contratto e siamo speriamo di poter uscire dallo stallo il prima possibile per il bene degli italiani". 

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A cura di Charlotte Matteini
11:46

Il PD valuta accordo con M5s: “Il 3 maggio decideremo”

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Al termine del secondo giro di consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico, la delegazione del Partito Democratico – composta dal segretario Maurizio Martina, dal presidente Pd Matteo Orfini e dai capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, ha dichiarato: "Abbiamo portato al presidente Fico le nostre valutazioni in ordine a quello che è accaduto in questi giorni. Noi registriamo passi in avanti importanti rispetto ad alcune richieste fondamentali, ad esempio quella relativa alla necessità di chiudere ogni trattativa con la Lega, e sono arrivate parole molto importanti e vogliamo riconoscere questo fatto politico. Allo stesso modo non nascondiamo le difficoltà e le differenze tra Pd e Movimento 5 Stelle, per onestà, e va rispettato anche il dibattito che si è aperto nei nostri movimenti, ma questo non esclude la possibilità di riconoscere i passi in avanti. Abbiamo deciso di convocare la direzione nazionale per il 3 maggio prossimo per capire se e come accedere a questo confronto. Siamo un partito, siamo una comunità, discutiamo e deliberiamo come proseguire. Se siamo arrivati fin qui è perché altri hanno fallito e per 50 giorni abbiamo assistito a diversi tentativi che non hanno prodotto un esito utile". 

A cura di Charlotte Matteini
09:52

Calenda: "Serve un governo istituzionale di transizione, non ci sono maggioranze politiche"

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"Il Pd e il M5S sono incompatibili e un accordo per un governo politico è implausibile. Lo dice il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in un'intervista su Radio Capital affermando la necessità di mettere in campo un governo "istituzionale di transizione" che faccia alcune cose e non solo la legge elettorale. "Stiamo perdendo troppo tempo – ha detto – non ci sono maggioranze politiche in grado di fare la legislatura. È difficile costruire, fare un governo politico, con un movimento che è stato molto aggressivo con il Pd. Se il Pd dovesse fare un'alleanza con i Cinque stelle farebbe non solo male, ma malissimo. C'è una distanza siderale con loro".

Calenda in un tweet ieri aveva dichiarato che sarebbe pronto a uscire dal Pd nel caso in cui si verifichi un'alleanza con i Cinquestelle.

A cura di Annalisa Cangemi
09:51

Secondo round di consultazioni Pd-M5S: Mattarella potrebbe concedere più tempo ai dem

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Questa mattina, il presidente della Camera, Roberto Fico, incontrerà le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle per sondare l'esistenza di una maggioranza di governo tra le due forze politiche. Fico incontrerà il Pd alle 11 e successivamente il Movimento 5 stelle alle 13 e in seguito si recherà a Quirinale per riferire l'esito delle consultazioni. Indiscrezioni sostengono che Fico chiederà al capo dello Stato una proroga per effettuare ulteriori consultazioni con Pd e M5S e allo stesso tempo allontanare definitivamente lo spettro di un accordo tra Lega e grillini.

Durante il primo round di colloqui a Montecitorio, il Partito Democratico si è detto pronto a dialogare con M5S e a valutare una convergenza programmatica, a patto che le trattative con la Lega fossero definitivamente chiuse. Inoltre, il segretario Maurizio Martina ha imposto il programma elettorale del Pd al centro del tavolo della trattativa ed evidenziato che ogni ipotetico accordo di governo avrebbe dovuto fondarsi sui 100 punti presentati da Renzi nelle settimane precedenti alle elezioni del 4 marzo. Il Movimento 5 Stelle ha proposto un contratto di governo alla tedesca su precisi punti programmatici che andranno individuati nel corso dei prossimi giorni dai due partiti, ma non sembra intenzionato a rinunciare alla premiership. Nel frattempo, però, sia la base del Pd sia quella del Movimento 5 Stelle sono letteralmente in rivolta e rifiutano qualsiasi dialogo con gli avversari, minacciando di abbandonare le due formazioni politiche.

"C'è preoccupazione per un esecutivo a trazione leghista, pezzi del Pd ci chiedono di provare a fare un lavoro, avere un'iniziativa. Noi dobbiamo essere rispettosi di ogni opinione e ragionare da comunità. Ben sapendo che sarà molto difficile. Ma soprattutto che se si è arrivati a questo punto non è certo per colpa del Pd", ha spiegato Martina ai dem, motivando la necessità di un dialogo con i 5 Stelle.

A cura di Charlotte Matteini
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