Ieri 59 missili Tomahawk dalle navi Usa nel Mediterraneo hanno raggiunto una base militare. Mosca l'ha definito un "atto di aggressione contro un alleato" e ha chiuso la linea diretta con gli Usa in Siria. Ma per la Casa Bianca non è finita ed ora valuta anche il ruolo di Mosca nel raid chimico di martedì.
USA attaccano la Siria e preparano nuove sanzioni. Tensione tra Putin e Trump
Il bombardamento americano della scorsa notte, con 59 missili Tomahawk alla base aerea siriana di Shayrat, potrebbe essere solo l’inizio della strategia di pressione che il governo Trump intende mantenere sul regime di Bashar Al Assad. La nostra azione è stata molto misurata e siamo pronti a fare di più, ma speriamo che non sia necessario", dice l'ambasciatrice Usa all'Onu Nikki Haley, intervenendo al Consiglio di sicurezza convocato d'urgenza. "Gli Usa non resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche" aggiunge attaccando Mosca, "ogni volta che Assad ha passato il limite della decenza umana la Russia è stata sempre accanto a lui".
Più specifico è stato il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, che, parlando con i giornalisti nella residenza di Trump a Palm Beach, ha annunciato nuovi sanzioni varate presto dagli USA contro la Siria. Da parte sua il Presidente americano ha detto che “è interesse vitale degli Stati Uniti – ha detto – prevenire la diffusione di armi chimiche letali”. E ha ricordato i bimbi rimasti uccisi dal gas: “Nessun figlio di Dio dovrebbe mai soffrire un tale orrore”.
E se le reazioni internazionali nei confronti di Trump sono state tutte in qualche modo a favore della decisione del numero uno della Casa Bianca (il nostro ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha definito “comprensibile” la scelta di bombardare la Siria), la Russia non ha reagito molto bene. Di “un’aggressione contro uno Stato sovrano” ha parlato il Cremlino e successivamente il ministero della Difesa russo ha annunciato ufficialmente al Pentagono la chiusura della linea diretta per prevenire incidenti tra gli aerei militari in Siria a partire dalla mezzanotte. Lo ha reso noto portavoce russo Igor Konashenkov. "Quello americano è un atto di aggressione alla Siria motivato da un pretesto inventato che aumenta il rischio di uno scontro con Mosca".
E la tensione tra Mosca e Washington rischia di aumentare. Gli Stati Uniti starebbe infatti verificando l'ipotesi che la Russia possa aver avuto un ruolo o possa aver partecipato all'attacco chimico in Siria, anche se al momento non ci sono prove. Lo afferma una fonte del Pentagono riportata da alcuni media americani.
Ministro Esteri Gb cancella visita in Russia. Mosca: assurdo
L'ambasciata britannica a Mosca ha confermato la cancellazione della visita del ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, prevista per il 10 aprile. "Gli sviluppi in Siria hanno cambiato la situazione in modo fondamentale", ha detto Johnson in un comunicato diffuso dal Foreign Office. Una posizione definita "assurda" dal ministero degli Esteri russo.
Siria, Ong: "Russia ha bombardato la città colpita da attacco chimico: un morto"
Una donna sarebbe rimasta uccisa in un raid aereo avvenuto a Khan Sheikhun, la città siriana colpita martedì dal presunto attacco chimico, nel quale sono morte 87 persone, tra cui diversi bambini, e che è stato attribuito alle forze governative siriane. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha puntato il dito contro la Russia. La donna, aggiungono le fonti, era una profuga originaria della zona a nord di Hama.