Ultime notizie sull'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo di oggi, domenica 8 marzo. Nel nostro Paese si contano 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti. Il premier Conte firma nella notte il nuovo decreto, che prevede la chiusura di zone rosse in Lombardia e 14 province tra cui Venezia, tra Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore. Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito è positivo. Iss: "Tutti rispettino le restrizioni". La stazione di Milano presa d'assalto da cittadini in fuga verso Sud. L'appello delle Regioni: "Non tornate, mettete in pericolo le vostre famiglie". Quarantena per chi arriva in Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna. Alitalia, sospesi da domani voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali. Ancora chiuse le scuole, palestre e piscine. Si registra il primo morto in Africa.
- il bollettino della Protezione Civile: 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti 08 Marzo
- Lombardia, 769 positivi in più rispetto a ieri, 113 nuovi morti 08 Marzo
- Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina 08 Marzo
In Lombardia via posti di blocco dalla zona rossa nel Lodigiano
Dalle 15 vengono progressivamente tolti i posti di blocco intorno all'area rossa Lodigiana. Lo ha annunciato la prefettura sul proprio sito. Il tam tam delle ultime ore sull'apertura delle strade ha convinto molti a salire in auto. Sono diverse le strade in uscita dalla zona in cui si sono create code di mezzi.
Sospese a Roma le messe con fedeli
Le messe con la presenza di fedeli "sono sospese nella diocesi di Roma da oggi e fino al 3 aprile". Lo ha detto all'Ansa il portavoce del Vicariato don Walter Insero, che precisa: "Lo prevede il nuovo decreto del governo. Ci stiamo attivando per informare i parroci".
Salvini: “Per colpa di questa confusione milioni di italiani rischiano di non avere più pane”
“A nome di tantissimi Italiani che mi stanno chiamando da Nord a Sud, sindaci, imprenditori, medici, lavoratori, genitori, volontari e altri ancora, ribadisco la volontà comune di rispettare ogni indicazione data per proteggere la salute nostra e di chi ci sta vicino, ma di una cosa c’è assoluto bisogno: CHIAREZZA, CHIAREZZA, CHIAREZZA!”: è quanto scrive il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook. Salvini prosegue: “La chiediamo non per polemica, ma per aiutare milioni di Italiani preoccupati: infatti ribadiamo che le donne e gli uomini della Lega, a partire dai presidenti di Regione e dai sindaci, sono in prima linea per offrire aiuto e collaborazione. Chi può fare cosa? Dove si può andare? Chi può lavorare? Cosa si può trasportare? Chi può aprire e chi deve chiudere? Chi può viaggiare? E i lavoratori pendolari? E chi vive sul confine? E i frontalieri con l'estero? E gli animali? E i prodotti agricoli? Quando rimborseranno aziende e negozi? Le fabbriche aprono o no? Le merci possono attraversare i ‘confini' interni? E l’Europa che fa? Il diritto alla Vita viene prima di tutto, senza però dimenticare che, quando grazie ai nostri straordinari medici, ricercatori, infermieri e operatori socio-sanitari il virus sarà sconfitto, il diritto al lavoro sarà fondamentale, perché per colpa di questa confusione e dell’immagine che si dà dell’Italia nel mondo, milioni di Italiani rischiano di non avere più pane da dare ai loro figli”.
Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina
Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito, è positivo al Coronavirus. Lo ha reso noto lui stesso sottolineando che sta bene e che si trova in isolamento nel suo alloggio. "Oggi mi sono sottoposto al test di Coronavirus, risultando positivo", ha detto il generale. "Sto bene, sono in isolamento nel mio alloggio, nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità governative e dei protocolli sanitari previsti; in base ai quali stiamo procedendo a verificare i contatti avuti negli ultimi giorni. Continuerò a svolgere le mie funzioni e verrò sostituito, per le attività alle quali non posso prendere parte, dal generale Bonato. Porgo un caloroso saluto e un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini dell'Esercito che operano per fronteggiare questa emergenza nei settori operativi, logistico e della sanità".
Un caso a Le Iene: sospeso il programma di Italia1
Un caso di contagio di coronavirus anche nella redazione de Le Iene. Per questo motivo, le prossime puntate dello show non andranno in onda. A fornire ulteriori informazioni è la stessa redazione del programma che fa sapere, innanzitutto, che non si tratta di uno dei professionisti che siamo soliti vedere nel programma: “Nella redazione del programma di Italia1 Le Iene si è verificato un caso di positività al Coronavirus. Nonostante il caso non riguardi la squadra di professionisti presente negli studi televisivi, Mediaset ha preferito sospendere il programma per cautela sanitaria e ha invitato tutti i professionisti coinvolti a restare in isolamento domiciliare. Pertanto le prossime puntate del programma non andranno in onda in attesa degli sviluppi della situazione”.
Anche in Sardegna quarantena per chi viene dalle zone rosse
Anche la Regione Sardegna, come deciso già dalle diverse regioni del Sud, ha emanato una ordinanza in base alla quale tutti le persone provenienti dalle zone rosse devono segnalare la loro presenza alle autorità sanitarie e osservare un periodo di 14 giorni di autoisolamento.
Gismondo: "Assistiamo a generazione che sta dimostrando scarsa responsabilità sociale"
"C'è tristezza nel constatare il comportamento di tanti giovani", che continuano a frequentare grandi assembramenti nonostante le pressanti raccomandazioni che arrivano da istituzioni, autorità sanitarie e scienziati, e che sono anche oggetto del nuovo decreto governativo sull'emergenza coronavirus. A parlare all'AdnKronos Salute è Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. In troppi "si comportano come se il coronavirus non li riguardasse – è il pensiero dell’esperta – come se fosse solo un problema degli anziani”. "Questo non è vero nemmeno da un punto di vista epidemiologico", avverte quindi Gismondo. Senza contare il rischio – trasversale a ogni età e quindi reale anche per i ragazzi – di contrarre l'infezione, magari senza mostrare sintomi significativi, ma comunque con "la possibilità di contagiare le categorie più fragili con gravi conseguenze". In queste ore "assistiamo purtroppo a una generazione che sta dimostrando scarsa responsabilità sociale", la convinzione di avere "tanti diritti e nessun dovere”.
Riguardo il nuovo decreto firmato nella notte dal presidente Giuseppe Conte, "la cosa veramente importante" secondo Gismondo "è che queste misure non vengano interpretate come qualcosa che indica la gravità della patologia", ossia come se questa infezione fosse "una pestilenza”. "Si tratta di misure giuste – puntualizza Gismondo – nell'ottica di diluire nel tempo l'entità dei contagi, in modo che tutti i malati gravi possano ricevere la giusta assistenza". Se è vero infatti che circa "il 97 percento dei pazienti guarisce", c'è "il punto critico rappresentato dalla percentuale che richiede un trattamento in terapia intensiva. È piccola, ma il numero assoluto è importante" e mette a rischio la tenuta del Servizio sanitario nazionale. "Abbiamo tutti il dovere sociale di proteggere le fasce deboli".
A Frosinone e Modena tensioni e rivolte in carcere
Si segnalano tensioni, legate all’emergenza coronavirus, anche in carcere. A Frosinone un centinaio di detenuti, impauriti dal rischio di contagi e chiedendo provvedimenti ad hoc, sono usciti dalle sezioni raggiungendo l'area passeggi e salendo sulle mura. Al momento non ci sarebbe stata alcuna evasione e sul posto sono intervenuti il direttore del carcere e il comandante del reparto degli agenti della penitenziaria. Proteste anche a Modena. Una rivolta, definita "molto violenta", è scoppiata nel primo pomeriggio nel carcere della città. Dalle prime informazioni molti sarebbero i detenuti coinvolti e i danni alla struttura. Alla base della rivolta la protesta dei detenuti per questioni relative alla protezione per il coronavirus.
A Napoli alcuni detenuti sarebbero saliti sui muri del ‘passeggio’ mentre una folla di parenti infuriati per la sospensione dei colloqui si è riunita all’esterno. Decine di poliziotti e carabinieri sono schierati, oltre a mezzi dei vigili del fuoco e ambulanze.
Speranza: "Inaccettabile vedere persone positive che se ne vanno in giro"
Il Ministro della Salute Roberto Speranza a Mezz’ora in più su Rai3: “Le immagini che abbiamo visto stamattina sono di treni vuoti, stazioni abbastanza deserte, abbiamo bisogno di comportamenti corretti dappertutto, chiediamo comportamenti consoni dappertutto, l’Italia in momenti di difficoltà ha sempre dimostrato di essere un grande Paese. In questi minuti tutte le regioni stanno aiutando quelle più coinvolte”, ha risposto così alla domanda sulle tante persone che nella tarda serata di ieri hanno lasciato la Lombardia con treni e auto per raggiungere le regioni del Sud. “Pugno duro rispetto a comportamenti non tollerabili, è inaccettabile vedere persone positive che se ne vanno in giro, chiedo pugno duro in queste occasioni, quando ci sono comportamenti sbagliati vanno puniti con estremo rigore”, ha aggiunto il ministro.
“Contenimento è essenziale per combattere il virus, ma questo dipende sopratutto dal comportamento dei cittadini, il comportamento di ogni individuo è fondamentale per questa sfida”, ha detto ancora Speranza in tv.
Quarantena per chi arriva dalle zone rosse: tutte le misure nelle regioni del Sud
Obbligo di quarantena per chi arriva al Sud provenendo dalla Lombardia o dall'area delle province delimitate come "zone rosse" dal nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri ora in vigore. Nuove ordinanze sono state emanate dalle seguenti regioni del Sud: Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Molise e Abruzzo. Duro il governatore pugliese Michele Emiliano: “State portando il virus nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori”.
In Cina 7 morti nel crollo dell'hotel usato per la quarantena
Sono almeno 7 le vittime del crollo in Cina dell'hotel Xinjia – a Quanzhou, città della provincia del Fujian – che veniva usato per la quarantena supplementare dei pazienti guariti dal coronavirus Covid-19. Ad annunciarlo il ministero per la gestione delle Emergenze precisando che i dispersi sono 28. I soccorritori, allertati immediatamente dopo il crollo della struttura, stanno lavorando senza sosta per salvare quante più vite possibile.
Oms: "Italia coraggiosa, sta facendo autentici sacrifici"
"Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L'Oms è solidale con l'Italia ed è qui per continuare a sostenerla". A scriverlo su Twitter è il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il tweet del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto di questa notte.
Germania e Belgio sconsigliano viaggi non necessari in zone rosse d'Italia
Il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato gli avvertimenti dei viaggi in Italia e viene adesso "sconsigliato" ai tedeschi di recarsi nelle zone rosse, "se non necessario". Tra queste vengono indicate Lombardia, Emilia Romagna, la provincia di Bolzano, la città di Vo’ e la provincia di Padova. I cittadini vengono inoltre invitati a controllare che le eventuali manifestazioni, a cui intendono partecipare nel Nord dell’Italia, non siano state disdette, e a verificare la disponibilità delle compagnie di volo. Anche il Belgio sconsiglia viaggi "non essenziali" in Lombardia e nelle province italiane di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e e Verbano-Cusio-Ossola. Lo si legge sul sito del ministero degli Esteri del Belgio.
Il sindaco di Milano Sala: “Blocco di un quarto del Paese produrrà danni incalcolabili”
“Cominciamo dalla sostanza. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita, dobbiamo evitare il più possibile contatti non strettamente necessari. E ve lo dice uno che in queste settimane ha sempre sostenuto che le regole vanno applicate e non discusse, ma che ha anche cercato di mantenere alta la speranza e la volontà di non fermarsi di fronte alle difficoltà. Per cui il mio invito, semplicemente, è di stare in casa il più possibile. Diamo una dimostrazione di realismo e di buon senso. Solo se saremo uniti e non minimizzeremo la situazione potremo superare questo momento difficile. Spieghiamolo bene ai nostri figli, prendiamoci cura degli anziani. Tenendo presente un punto fondamentale: capire come si sta agendo per adeguare le struttura sanitaria delle nostre Regioni dell’emergenza”. A scrivere su Facebook un post sull’emergenza coronavirus è il sindaco di Milano Beppe Sala. Che prosegue: “Detto ciò, ribadisco il mio pensiero. Lunedì scorso in Consiglio Comunale ho ricordato che il Direttore della Virologia del più grande ospedale tedesco (lo Charitè di Berlino) afferma che questo virus si ripresenterà probabilmente anche l’inverno prossimo. Da qui parto per dire che è più che ovvio che siamo in emergenza sanitaria, ma il blocco di un quarto del Paese (che però in termini economici vale tre quarti) produrrà danni incalcolabili alle famiglie italiane. Non per qualche settimana, ma per un lungo periodo. Non è una questione di PIL, ma di reddito familiare. Di chi perderà il lavoro, di chi è già in difficoltà e vedrà peggiorare la sua situazione. Mi aspetto dal Governo una risposta rapida e decisa su questo fronte, che non si risolva in misure fiscali ma che preveda forti iniezioni di liquidità. Sono già pronto per lavorarci con tutte le Istituzioni. Si vive sempre giorno per giorno, ma una comunità che non riesce a guardare avanti è persa. Serve un grande investimento finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni. E infine una piccola ma doverosa questione di merito. Milano, piaccia o no, è il cuore del Paese. Stamattina ho ascoltato il Presidente del Consiglio lamentarsi della fuga di notizie. Non va bene, infatti, che il Sindaco e il Prefetto di Milano sappiano di queste norme dai media. Detto tutto ciò garantisco il mio massimo impegno per far sì che le decisioni prese trovino la migliore applicazione possibile, sapendo che non sono ancora sufficientemente chiare e che lo dovranno diventare in fretta. Servirà tanto, tanto buon senso. Di chi governa e dei singoli cittadini”.
Il decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale: è in vigore
Il decreto del presidente del Consiglio, in vigore fino al 3 aprile, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tutte le misure per la zona rossa e quelle per il resto d'Italia sono adesso in vigore.
A Palermo contagiato trasferito a Caltagirone: al Cervello non ci sono posti
Si segnalano altri tre nuovi casi di coronavirus a Palermo, dopo il carabiniere ricoverato ieri. Si tratta di un camionista di cinquantacinque anni risultato positivo al tampone dopo che gli è stata diagnosticata una polmonite in fase iniziale. Il camionista è stato trattato nelle tende del pre-triage dell'ospedale Cervello e poi è stato trasferito all'ospedale di Caltagirone. Nella provincia di Palermo, infatti, sono già stati esauriti i posti letto nei reparti Malattie infettive. Sempre all’ospedale Cervello è ricoverata una donna palermitana che è stata fuori in viaggio ed è transitata dall'aeroporto di Bergamo. Positiva anche la moglie del carabiniere ricoverato all'ospedale Civico venerdì sera. È infine ricoverata al Cervello, ma senza febbre, la turista bergamasca, primo caso di coronavirus in città.
In Molise obbligo di quarantena per chi arriva dal Nord
La Regione Molise ha emanato una nuova ordinanza sull'emergenza Coronavirus: tutti gli individui che hanno soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle zone rosse hanno l'obbligo di comunicare entro due ore tale circostanza al proprio medico di medicina generale e di osservare, salvo diversa disposizione, quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni, oltre a divieto di spostamenti e viaggi e rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Anche la Basilicata obbliga alla quarantena chi arriva dalle zone rosse
Chi torna in Basilicata dalla zona rossa dell'epidemia da Coronavirus è obbligato e sottoporsi alla quarantena: lo stabilisce un'ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, appena pubblicata sul bollettino ufficiale. Chi, dalla zona rossa, sia riuscito a tornare in Basilicata deve andare in "isolamento fiduciario", comunicando la sua presenza al medico di base, al pediatra se si tratta di un minorenne, o al numero verde regionale 800996688. La Basilicata si unisce così alle altre regioni del Sud che hanno obbligato alla quarantena i cittadini in fuga dal Nord nelle ultime ore, e cioè Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Sicilia.
Abruzzo impone quarantena per chi arriva dal Nord
L'Abruzzo impone la quarantena a tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle zone indicate nel Dpcm. Lo prevede un'ordinanza della Regione, appena firmata dal vicepresidente perché il governatore è in isolamento, dopo il "vero e proprio esodo ‘biblico'" delle ultime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parla di "ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie". Il governatore ha aggiunto che "si tratta di un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo".
Zaia: "Le province di Venezia, Padova e Treviso devono uscire dalla zona rossa"
"Noi continuiamo a dire che vogliamo che le nostre tre province di Venezia, Padova e Treviso escano da questa idea di zona rossa, rispettiamo le regole però non avere tre province dentro sulla base di quella classificazione". Lo chiede il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ai microfoni di Rtl 102.5. "Ricordo -rivendica il governatore- che il Veneto ha 658 persone positive, molte delle quali asintomatiche, 47 persone in terapia intensiva, non abbiamo le caratteristiche per essere zona rossa. Non lo dico per un fatto di vanto ma perché i dati ci dicono che la provincia di Treviso ha un cluster tutto ospedaliero, cioè una signora, per altro deceduta, ha contagiato un reparto con degli ospedalieri che sono stati velocemente isolati. Molti sono asintomatici, passeranno la quarantena dei 15 giorni e finisce lì". Inoltre, ha continuato il governatore, "il comitato scientifico della Regione Veneto questa notte mi ha preparato una relazione per dire di togliere le tre province venete, che io ho mandato alle due del mattino. Poi ho scoperto che avevano già deciso, firmato e fatto tutto", riferendosi al nuovo dpcm sul Coronavirus.
Il primo Angelus di Papa Francesco in diretta streaming: "Vicino a chi soffre"
La preghiera dell'Angelus per la prima volta in diretta streaming a causa dell'emergenza Coronavirus. Papa Francesco è apparso oggi, domenica 8 marzo, alle 12 in un video su Youtube in cui ha pregato per tutti coloro che soffrono e che sono impegnati nella lotta al nuovo virus. "Mi unisco ai miei fratelli Vescovi – ha detto – nell'incoraggiare i fedeli a vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità. Il tempo di Quaresima ci aiuti a dare un senso evangelico anche a questo momento di prova e di dolore". Al termine della benedizione, si è affacciato su una piazza San Pietro semi deserta.
Positiva segretaria di Zingaretti al Pd
Ha avuto esito positivo un tampone effettuato sulla segretaria di Nicola Zingaretti al Partito democratico. Lo comunica l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio su Facebook, che però specifica che il resto della Giunta, che pure si è sottoposto a controlli dopo la notizia del contagio del governatore, è negativo.
Il presidente della Sicilia Musumeci: "Quarantena per chi arriva dal Nord"
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha comunicato tramite la propria pagina Facebook che tutti coloro che sono in arrivo sull'isola dalle zone rosse del Nord Italia verrà messo in quarantena. "Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento – si legge -. Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte".
Autostrade per l'Italia: "Traffico regolare, per ora caselli aperti"
Su strade e autostrade italiane al momento la situazione traffico è sotto controllo e i caselli sono ancora aperti da un angolo all'altro della Penisola. Lo hanno comunicato fonti di Autostrade per l'Italia a Fanpage.it all'indomani della pubblicazione del Dpcm che di fatto chiude la Lombardia e altre 14 province del Nord ma che tuttavia deve ancora entrare in vigore. "Non abbiamo ricevuto per ora nessuna indicazione sul da farsi", hanno sottolineato.
Colpiti 106 paesi in tutto il mondo, i contagi sono 106.378
Sono più di cento i paesi nel mondo che sono stati colpiti dal contagio del Coronavirus. Nello specifico, sono 106 i Paesi e i territori nei quali il virus si è diffuso, secondo l'ultimo aggiornamento dell'università Johns Hopkins. I casi confermati in totale sono 106.378, le persone uccise dal virus 3.594 e quelle guarite 60.013.
Positivo il prefetto di Lodi Marcello Cardona
Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, è risultato positivo al test del Covid-19. Lo ha comunicato lui stesso, aggiungendo che si trova in isolamento nel suo alloggio in prefettura: "Sto bene e continuo a lavorare per coordinare l'intensa attività sul territorio". Sono risultati contagiati anche il vicario del prefetto e il capo di gabinetto. Cardona, classe 1956 ed originario di Reggio Calabria, è prefetto della città lombarda dal 2019. Come si legge in una nota della Prefettura di Lodi, sono risultati positivi anche il Vicario della Prefettura, il Capo di Gabinetto e gran parte del personale. I positivi "sono stati tutti posti in quarantena nei loro domicili" e "la Sala operativa, il CCS sono stati chiusi in data odierna". "Il prefetto continua a lavorare dal proprio alloggio sito all'interno del Palazzo di Governo", conclude la nota.
Il testo ufficiale e integrale del decreto dell'8 marzo
È stato pubblicato il testo ufficiale e integrale del Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal premier Conte con le nuove misure anti-contagio elaborate dal governo per contenere il dilagare dell'epidemia da Coronavirus. Tra i provvedimenti, l'estensione delle zone rosse a Lombardia e ad altre 14 province tra Emilia Romagna, Veneto, Marche e Piemonte, la chiusura di cinema, teatri, discoteche e altri luoghi di assembramento e la sospensione di tutte le attività e gli eventi pubblici.
Positivo il presidente del Piemonte Alberto Cirio
Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, è positivo al Coronavirus. Il governatore ha effettuato il test per il nuovo virus nelle scorse ore. Le sue condizioni di salute sono buone e ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia.
Il Presidente ha già predisposto tutto il necessario affinché l’attività della Regione Piemonte in un momento più che mai difficile possa procedere senza ostacoli. Continuerà a lavorare per affrontare questa emergenza, anche se a distanza. La notizia arriva in una giornata difficile per il Piemonte, alla luce del nuovo decreto, approvato nella notte dal Governo, che irrigidisce le misure di contenimento su tutto il territorio nazionale e in particolare in cinque province locali: Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco.
Mattarella dedica l'8 marzo alle donne che lottano contro la diffusione del Coronavirus
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dedica la festa dell'8 marzo a tutte le donne impegnate nella lotta alla diffusione del Coronavirus in Italia. "Per i motivi che tutti conosciamo, quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale. Ma desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà – si legge in una nota ufficiale del Capo dello Stato -. Rivolgo, anzitutto, un pensiero riconoscente alle donne – e sono tante – che si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus che ci preoccupa in questi giorni. Lavorano in condizioni difficili, con competenza e con spirito di sacrificio, con dedizione. Con la capacità esemplare di sopportare carichi di lavoro molto grandi. A loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata".
Franceschini su cinema e teatri chiusi: "Scelta necessaria e dolorosa"
"Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa". Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha commentato su Twitter una delle misure anti-contagio presenti nell'ultimo decreto del governo per evitare la diffusione ulteriore del Coronavirus in Italia". Franceschini ha però fatto anche un appello: "Ma la cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti".