Ultime notizie sull'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo di oggi, domenica 8 marzo. Nel nostro Paese si contano 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti. Il premier Conte firma nella notte il nuovo decreto, che prevede la chiusura di zone rosse in Lombardia e 14 province tra cui Venezia, tra Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore. Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito è positivo. Iss: "Tutti rispettino le restrizioni". La stazione di Milano presa d'assalto da cittadini in fuga verso Sud. L'appello delle Regioni: "Non tornate, mettete in pericolo le vostre famiglie". Quarantena per chi arriva in Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna. Alitalia, sospesi da domani voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali. Ancora chiuse le scuole, palestre e piscine. Si registra il primo morto in Africa.
- il bollettino della Protezione Civile: 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti 08 Marzo
- Lombardia, 769 positivi in più rispetto a ieri, 113 nuovi morti 08 Marzo
- Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina 08 Marzo
Germania e Belgio sconsigliano viaggi non necessari in zone rosse d'Italia
Il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato gli avvertimenti dei viaggi in Italia e viene adesso "sconsigliato" ai tedeschi di recarsi nelle zone rosse, "se non necessario". Tra queste vengono indicate Lombardia, Emilia Romagna, la provincia di Bolzano, la città di Vo’ e la provincia di Padova. I cittadini vengono inoltre invitati a controllare che le eventuali manifestazioni, a cui intendono partecipare nel Nord dell’Italia, non siano state disdette, e a verificare la disponibilità delle compagnie di volo. Anche il Belgio sconsiglia viaggi "non essenziali" in Lombardia e nelle province italiane di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e e Verbano-Cusio-Ossola. Lo si legge sul sito del ministero degli Esteri del Belgio.
Il sindaco di Milano Sala: “Blocco di un quarto del Paese produrrà danni incalcolabili”
“Cominciamo dalla sostanza. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita, dobbiamo evitare il più possibile contatti non strettamente necessari. E ve lo dice uno che in queste settimane ha sempre sostenuto che le regole vanno applicate e non discusse, ma che ha anche cercato di mantenere alta la speranza e la volontà di non fermarsi di fronte alle difficoltà. Per cui il mio invito, semplicemente, è di stare in casa il più possibile. Diamo una dimostrazione di realismo e di buon senso. Solo se saremo uniti e non minimizzeremo la situazione potremo superare questo momento difficile. Spieghiamolo bene ai nostri figli, prendiamoci cura degli anziani. Tenendo presente un punto fondamentale: capire come si sta agendo per adeguare le struttura sanitaria delle nostre Regioni dell’emergenza”. A scrivere su Facebook un post sull’emergenza coronavirus è il sindaco di Milano Beppe Sala. Che prosegue: “Detto ciò, ribadisco il mio pensiero. Lunedì scorso in Consiglio Comunale ho ricordato che il Direttore della Virologia del più grande ospedale tedesco (lo Charitè di Berlino) afferma che questo virus si ripresenterà probabilmente anche l’inverno prossimo. Da qui parto per dire che è più che ovvio che siamo in emergenza sanitaria, ma il blocco di un quarto del Paese (che però in termini economici vale tre quarti) produrrà danni incalcolabili alle famiglie italiane. Non per qualche settimana, ma per un lungo periodo. Non è una questione di PIL, ma di reddito familiare. Di chi perderà il lavoro, di chi è già in difficoltà e vedrà peggiorare la sua situazione. Mi aspetto dal Governo una risposta rapida e decisa su questo fronte, che non si risolva in misure fiscali ma che preveda forti iniezioni di liquidità. Sono già pronto per lavorarci con tutte le Istituzioni. Si vive sempre giorno per giorno, ma una comunità che non riesce a guardare avanti è persa. Serve un grande investimento finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni. E infine una piccola ma doverosa questione di merito. Milano, piaccia o no, è il cuore del Paese. Stamattina ho ascoltato il Presidente del Consiglio lamentarsi della fuga di notizie. Non va bene, infatti, che il Sindaco e il Prefetto di Milano sappiano di queste norme dai media. Detto tutto ciò garantisco il mio massimo impegno per far sì che le decisioni prese trovino la migliore applicazione possibile, sapendo che non sono ancora sufficientemente chiare e che lo dovranno diventare in fretta. Servirà tanto, tanto buon senso. Di chi governa e dei singoli cittadini”.
Il decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale: è in vigore
Il decreto del presidente del Consiglio, in vigore fino al 3 aprile, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tutte le misure per la zona rossa e quelle per il resto d'Italia sono adesso in vigore.
A Palermo contagiato trasferito a Caltagirone: al Cervello non ci sono posti
Si segnalano altri tre nuovi casi di coronavirus a Palermo, dopo il carabiniere ricoverato ieri. Si tratta di un camionista di cinquantacinque anni risultato positivo al tampone dopo che gli è stata diagnosticata una polmonite in fase iniziale. Il camionista è stato trattato nelle tende del pre-triage dell'ospedale Cervello e poi è stato trasferito all'ospedale di Caltagirone. Nella provincia di Palermo, infatti, sono già stati esauriti i posti letto nei reparti Malattie infettive. Sempre all’ospedale Cervello è ricoverata una donna palermitana che è stata fuori in viaggio ed è transitata dall'aeroporto di Bergamo. Positiva anche la moglie del carabiniere ricoverato all'ospedale Civico venerdì sera. È infine ricoverata al Cervello, ma senza febbre, la turista bergamasca, primo caso di coronavirus in città.
In Molise obbligo di quarantena per chi arriva dal Nord
La Regione Molise ha emanato una nuova ordinanza sull'emergenza Coronavirus: tutti gli individui che hanno soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle zone rosse hanno l'obbligo di comunicare entro due ore tale circostanza al proprio medico di medicina generale e di osservare, salvo diversa disposizione, quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni, oltre a divieto di spostamenti e viaggi e rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Anche la Basilicata obbliga alla quarantena chi arriva dalle zone rosse
Chi torna in Basilicata dalla zona rossa dell'epidemia da Coronavirus è obbligato e sottoporsi alla quarantena: lo stabilisce un'ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, appena pubblicata sul bollettino ufficiale. Chi, dalla zona rossa, sia riuscito a tornare in Basilicata deve andare in "isolamento fiduciario", comunicando la sua presenza al medico di base, al pediatra se si tratta di un minorenne, o al numero verde regionale 800996688. La Basilicata si unisce così alle altre regioni del Sud che hanno obbligato alla quarantena i cittadini in fuga dal Nord nelle ultime ore, e cioè Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Sicilia.
Abruzzo impone quarantena per chi arriva dal Nord
L'Abruzzo impone la quarantena a tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle zone indicate nel Dpcm. Lo prevede un'ordinanza della Regione, appena firmata dal vicepresidente perché il governatore è in isolamento, dopo il "vero e proprio esodo ‘biblico'" delle ultime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parla di "ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie". Il governatore ha aggiunto che "si tratta di un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo".
Zaia: "Le province di Venezia, Padova e Treviso devono uscire dalla zona rossa"
"Noi continuiamo a dire che vogliamo che le nostre tre province di Venezia, Padova e Treviso escano da questa idea di zona rossa, rispettiamo le regole però non avere tre province dentro sulla base di quella classificazione". Lo chiede il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ai microfoni di Rtl 102.5. "Ricordo -rivendica il governatore- che il Veneto ha 658 persone positive, molte delle quali asintomatiche, 47 persone in terapia intensiva, non abbiamo le caratteristiche per essere zona rossa. Non lo dico per un fatto di vanto ma perché i dati ci dicono che la provincia di Treviso ha un cluster tutto ospedaliero, cioè una signora, per altro deceduta, ha contagiato un reparto con degli ospedalieri che sono stati velocemente isolati. Molti sono asintomatici, passeranno la quarantena dei 15 giorni e finisce lì". Inoltre, ha continuato il governatore, "il comitato scientifico della Regione Veneto questa notte mi ha preparato una relazione per dire di togliere le tre province venete, che io ho mandato alle due del mattino. Poi ho scoperto che avevano già deciso, firmato e fatto tutto", riferendosi al nuovo dpcm sul Coronavirus.
Il primo Angelus di Papa Francesco in diretta streaming: "Vicino a chi soffre"
La preghiera dell'Angelus per la prima volta in diretta streaming a causa dell'emergenza Coronavirus. Papa Francesco è apparso oggi, domenica 8 marzo, alle 12 in un video su Youtube in cui ha pregato per tutti coloro che soffrono e che sono impegnati nella lotta al nuovo virus. "Mi unisco ai miei fratelli Vescovi – ha detto – nell'incoraggiare i fedeli a vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità. Il tempo di Quaresima ci aiuti a dare un senso evangelico anche a questo momento di prova e di dolore". Al termine della benedizione, si è affacciato su una piazza San Pietro semi deserta.
Positiva segretaria di Zingaretti al Pd
Ha avuto esito positivo un tampone effettuato sulla segretaria di Nicola Zingaretti al Partito democratico. Lo comunica l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio su Facebook, che però specifica che il resto della Giunta, che pure si è sottoposto a controlli dopo la notizia del contagio del governatore, è negativo.
Il presidente della Sicilia Musumeci: "Quarantena per chi arriva dal Nord"
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha comunicato tramite la propria pagina Facebook che tutti coloro che sono in arrivo sull'isola dalle zone rosse del Nord Italia verrà messo in quarantena. "Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento – si legge -. Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte".
Autostrade per l'Italia: "Traffico regolare, per ora caselli aperti"
Su strade e autostrade italiane al momento la situazione traffico è sotto controllo e i caselli sono ancora aperti da un angolo all'altro della Penisola. Lo hanno comunicato fonti di Autostrade per l'Italia a Fanpage.it all'indomani della pubblicazione del Dpcm che di fatto chiude la Lombardia e altre 14 province del Nord ma che tuttavia deve ancora entrare in vigore. "Non abbiamo ricevuto per ora nessuna indicazione sul da farsi", hanno sottolineato.
Colpiti 106 paesi in tutto il mondo, i contagi sono 106.378
Sono più di cento i paesi nel mondo che sono stati colpiti dal contagio del Coronavirus. Nello specifico, sono 106 i Paesi e i territori nei quali il virus si è diffuso, secondo l'ultimo aggiornamento dell'università Johns Hopkins. I casi confermati in totale sono 106.378, le persone uccise dal virus 3.594 e quelle guarite 60.013.
Positivo il prefetto di Lodi Marcello Cardona
Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, è risultato positivo al test del Covid-19. Lo ha comunicato lui stesso, aggiungendo che si trova in isolamento nel suo alloggio in prefettura: "Sto bene e continuo a lavorare per coordinare l'intensa attività sul territorio". Sono risultati contagiati anche il vicario del prefetto e il capo di gabinetto. Cardona, classe 1956 ed originario di Reggio Calabria, è prefetto della città lombarda dal 2019. Come si legge in una nota della Prefettura di Lodi, sono risultati positivi anche il Vicario della Prefettura, il Capo di Gabinetto e gran parte del personale. I positivi "sono stati tutti posti in quarantena nei loro domicili" e "la Sala operativa, il CCS sono stati chiusi in data odierna". "Il prefetto continua a lavorare dal proprio alloggio sito all'interno del Palazzo di Governo", conclude la nota.
Il testo ufficiale e integrale del decreto dell'8 marzo
È stato pubblicato il testo ufficiale e integrale del Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal premier Conte con le nuove misure anti-contagio elaborate dal governo per contenere il dilagare dell'epidemia da Coronavirus. Tra i provvedimenti, l'estensione delle zone rosse a Lombardia e ad altre 14 province tra Emilia Romagna, Veneto, Marche e Piemonte, la chiusura di cinema, teatri, discoteche e altri luoghi di assembramento e la sospensione di tutte le attività e gli eventi pubblici.
Positivo il presidente del Piemonte Alberto Cirio
Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, è positivo al Coronavirus. Il governatore ha effettuato il test per il nuovo virus nelle scorse ore. Le sue condizioni di salute sono buone e ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia.
Il Presidente ha già predisposto tutto il necessario affinché l’attività della Regione Piemonte in un momento più che mai difficile possa procedere senza ostacoli. Continuerà a lavorare per affrontare questa emergenza, anche se a distanza. La notizia arriva in una giornata difficile per il Piemonte, alla luce del nuovo decreto, approvato nella notte dal Governo, che irrigidisce le misure di contenimento su tutto il territorio nazionale e in particolare in cinque province locali: Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco.
Mattarella dedica l'8 marzo alle donne che lottano contro la diffusione del Coronavirus
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dedica la festa dell'8 marzo a tutte le donne impegnate nella lotta alla diffusione del Coronavirus in Italia. "Per i motivi che tutti conosciamo, quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale. Ma desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà – si legge in una nota ufficiale del Capo dello Stato -. Rivolgo, anzitutto, un pensiero riconoscente alle donne – e sono tante – che si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus che ci preoccupa in questi giorni. Lavorano in condizioni difficili, con competenza e con spirito di sacrificio, con dedizione. Con la capacità esemplare di sopportare carichi di lavoro molto grandi. A loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata".
Franceschini su cinema e teatri chiusi: "Scelta necessaria e dolorosa"
"Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa". Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha commentato su Twitter una delle misure anti-contagio presenti nell'ultimo decreto del governo per evitare la diffusione ulteriore del Coronavirus in Italia". Franceschini ha però fatto anche un appello: "Ma la cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti".
Tutte le nuove misure anti-contagio in vigore da oggi
Misure anti-contagio più drastiche per contenere il dilagare dell'epidemia da Coronavirus in Italia. È questo il contenuto del nuovo Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal presidente del Consiglio Conte. Oltre alle nuove zone rosse, che comprendono la Lombardia e altre 14 province tra Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Marche, c'è la chiusura obbligatoria da oggi per discoteche, sale bingo, sale da ballo e quella di bar e ristoranti, che però potranno stare aperti dalle 6 alle 18 purché garantiscano almeno un metro di distanza tra i clienti: rischiano la sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione. Ancora, sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Inoltre, a chi ha la febbre a 37,5 o superiore è "fortemente raccomandato di restare nel proprio domicilio e di limitare i contatti sociali", ha spiegato il presidente del Consiglio. E questo "a prescindere se siano positivi o meno". Divieto assoluto invece di spostarsi per chi è positivo al virus o è sottoposto a quarantena.
Primo morto in Sud America, positivo partecipante a evento con Trump
Mentre in Italia il governo è alle prese con l'ultimo Dpcm che allunga l'elenco delle zone rosse per contenere l'ulteriore diffusione del Coronavirus, anche nel resto del mondo resta alta l'allerta. Nelle scorse ore si è registrata la prima vittima in Sud America. Il paziente, Guillermo Abel Gómez di 64 anni, era rientrato il 25 febbraio da un viaggio in Francia e dopo tre giorni aveva manifestato i sintomi tipici del Covid-19. L'uomo aveva precedenti di diabete, ipertensione, bronchite cronica e insufficienza renale ed era stato ricoverato in rianimazione, con assistenza respiratoria, in un ospedale di Buenos Aires, in Argentina, dove poi è deceduto.
Paura anche negli Stati Uniti dove uno dei partecipanti all'evento della Conservative Political Action Conference è risultato positivo al Coronavirus. All'evento, che si è svolto alla fine di febbraio in Maryland, hanno partecipato anche il presidente Donald Trump e il vice presidente Mike Pence. L'allarme resta altissimo, soprattutto nello stato di New York, dove i contagiati sono saliti a 89.
La Regione Calabria: "Ritornare dal Nord mette in pericolo la nostra terra"
Dopo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, anche quello della Calabria, Jole Santelli, ha fatto un appello tramite la propria pagina Facebook ai cittadini che nelle scorse ore si sono messi in viaggio dalle regioni del Nord Italia, in particolare dalla Lombardia, dopo la dichiarazione delle nuove zone rosse contenute del Dpcm firmato dal premier Conte durante la notte. "Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare. Chiedo con forza un’assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze. È evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo".
L'appello del presidente della Puglia Emiliano: "Fermatevi e tornate indietro"
"Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro". Comincia così il lungo appello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della firma del nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus che di fatto chiude la Lombardia ed altre 14 province nel Nord Italia. Dopo la "fuga" di numerosi cittadini dalle aree interessate, il governatore è intervenuto per chiedere senso di responsabilità. "Scendete alla prima stazione ferroviaria – ha scritto sul proprio profilo su Facebook -, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia".
In un successivo video il governatore Emiliano si è rivolto a chi è rientrato in Puglia e spiegato quali sono gli obblighi da rispettare, tra cui restare in isolamento per 14 giorni.
Il Veneto si oppone alle nuove zone rosse: "Misura sproporzionata"
La Regione Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal nuovo Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal premier Giuseppe Conte. Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi aveva chiesto "lo stralcio delle 3 province di Padova, Treviso e Venezia dal decreto". A fronte di cluster circoscritti, "e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende – è scritto nelle controdeduzioni – il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico".
Il sindaco di Asti: "Disastro che non ci aspettavamo"
"Una follia, un disastro che non ci aspettavamo". Così il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha commentato così la decisione di isolare per Coronavirus anche la provincia di Asti, da questa notte zona rossa per effetto del decreto firmato dal premier Conte. "Saremo di nuovo convocati in Prefettura, dopo la riunione della notte, ma non sappiamo ancora di preciso cosa accadrà. Ad ora non ci è stato spiegato il motivo di questa scelta", ha aggiunto.
Ricciardi: "Contagi aumenteranno nelle zone gialle. Prepariamoci tutti"
I casi positivi potrebbero aumentare nelle prossime ore nelle zone gialle ed anche in altre aree del paese. Lo ha detto Walter Ricciardi, esperto di Igiene oltre che consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. "I virus sono così – ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera -. Questo è rapido e imprevedibile. Ormai circola in Italia, è bene prepararci tutti. Nei prossimi giorni avremo un aumento importante di casi nelle zone gialle di Lombardia ed Emilia Romagna, meno in Veneto dove l'epidemia sta fortemente rallentando. Le strategie che stanno per essere messe in campo dal governo servono a contenere la progressione. Al Centro e al Sud non hanno invece percezione del pericolo. Il virus sta scendendo".
Conte firma nella notte il nuovo decreto e blinda Lombardia e 14 province
Continua l'emergenza Coronavirus in Italia. Nella notte il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere di aver firmato un nuovo decreto con il quale vengono chiuse di fatto la Lombardia e altre 14 province, tra Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte, per evitare l'ulteriore diffusione del nuovo virus. Si tratta di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Ciò vuol dire che non si potrà né entrare né uscire da queste aree e anche "all'interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza". Nel documento, inoltre, si fa anche riferimento alla chiusura di cinema, teatri, discoteche, sale bingo, sale da ballo e qualsiasi altro luogo che preveda assembramento di persone. Sono sospese, inoltre, le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.
Sono anche previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto": l'arresto fino a 3 mesi e fino a 206 euro di ammenda. Bar e ristoranti, invece, potranno svolgere le attività dalle 6 alle 18 "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Polemiche per la circolazione di un video che mostrerebbe la stazione Garibaldi di Milano piena di gente in fuga dalla Lombardia dopo le anticipazioni della bozza del Cpdm, che era trapelata in serata, prima della firma ufficiale. Una decisione sofferta, quella presa dal governo, data la straordinarietà della situazione, come ha confermato Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nel corso del bollettino quotidiano: a ieri, il bilancio dei contagi è salito a quota 5883 (oltre 1.100 in più rispetto al giorno precedente), di cui 589 guariti e 233 morti. Il 5,7% dei decessi totali nel mondo sono avvenuti nel nostro Paese. Positivo anche il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Intanto, in Cina, epicentro dell'epidemia da Covid-19, nelle ultime ore sono morte altre 27 persone per il Coronavirus e sono stati registrati 44 nuovi casi. Continua dunque il calo delle vittime e dei contagi nella Repubblica popolare. Nel complesso sono 3.097 le persone morte dall’inizio dell'emergenza, scoppiata alla fine dello scorso dicembre, mentre i casi superano gli 80mila.