Ultime notizie sull'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo di oggi, domenica 8 marzo. Nel nostro Paese si contano 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti. Il premier Conte firma nella notte il nuovo decreto, che prevede la chiusura di zone rosse in Lombardia e 14 province tra cui Venezia, tra Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore. Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito è positivo. Iss: "Tutti rispettino le restrizioni". La stazione di Milano presa d'assalto da cittadini in fuga verso Sud. L'appello delle Regioni: "Non tornate, mettete in pericolo le vostre famiglie". Quarantena per chi arriva in Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna. Alitalia, sospesi da domani voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali. Ancora chiuse le scuole, palestre e piscine. Si registra il primo morto in Africa.
- il bollettino della Protezione Civile: 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti 08 Marzo
- Lombardia, 769 positivi in più rispetto a ieri, 113 nuovi morti 08 Marzo
- Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina 08 Marzo
Mattarella dedica l'8 marzo alle donne che lottano contro la diffusione del Coronavirus
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dedica la festa dell'8 marzo a tutte le donne impegnate nella lotta alla diffusione del Coronavirus in Italia. "Per i motivi che tutti conosciamo, quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale. Ma desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà – si legge in una nota ufficiale del Capo dello Stato -. Rivolgo, anzitutto, un pensiero riconoscente alle donne – e sono tante – che si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus che ci preoccupa in questi giorni. Lavorano in condizioni difficili, con competenza e con spirito di sacrificio, con dedizione. Con la capacità esemplare di sopportare carichi di lavoro molto grandi. A loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata".
Franceschini su cinema e teatri chiusi: "Scelta necessaria e dolorosa"
"Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa". Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha commentato su Twitter una delle misure anti-contagio presenti nell'ultimo decreto del governo per evitare la diffusione ulteriore del Coronavirus in Italia". Franceschini ha però fatto anche un appello: "Ma la cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti".
Tutte le nuove misure anti-contagio in vigore da oggi
Misure anti-contagio più drastiche per contenere il dilagare dell'epidemia da Coronavirus in Italia. È questo il contenuto del nuovo Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal presidente del Consiglio Conte. Oltre alle nuove zone rosse, che comprendono la Lombardia e altre 14 province tra Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Marche, c'è la chiusura obbligatoria da oggi per discoteche, sale bingo, sale da ballo e quella di bar e ristoranti, che però potranno stare aperti dalle 6 alle 18 purché garantiscano almeno un metro di distanza tra i clienti: rischiano la sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione. Ancora, sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Inoltre, a chi ha la febbre a 37,5 o superiore è "fortemente raccomandato di restare nel proprio domicilio e di limitare i contatti sociali", ha spiegato il presidente del Consiglio. E questo "a prescindere se siano positivi o meno". Divieto assoluto invece di spostarsi per chi è positivo al virus o è sottoposto a quarantena.
Primo morto in Sud America, positivo partecipante a evento con Trump
Mentre in Italia il governo è alle prese con l'ultimo Dpcm che allunga l'elenco delle zone rosse per contenere l'ulteriore diffusione del Coronavirus, anche nel resto del mondo resta alta l'allerta. Nelle scorse ore si è registrata la prima vittima in Sud America. Il paziente, Guillermo Abel Gómez di 64 anni, era rientrato il 25 febbraio da un viaggio in Francia e dopo tre giorni aveva manifestato i sintomi tipici del Covid-19. L'uomo aveva precedenti di diabete, ipertensione, bronchite cronica e insufficienza renale ed era stato ricoverato in rianimazione, con assistenza respiratoria, in un ospedale di Buenos Aires, in Argentina, dove poi è deceduto.
Paura anche negli Stati Uniti dove uno dei partecipanti all'evento della Conservative Political Action Conference è risultato positivo al Coronavirus. All'evento, che si è svolto alla fine di febbraio in Maryland, hanno partecipato anche il presidente Donald Trump e il vice presidente Mike Pence. L'allarme resta altissimo, soprattutto nello stato di New York, dove i contagiati sono saliti a 89.
La Regione Calabria: "Ritornare dal Nord mette in pericolo la nostra terra"
Dopo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, anche quello della Calabria, Jole Santelli, ha fatto un appello tramite la propria pagina Facebook ai cittadini che nelle scorse ore si sono messi in viaggio dalle regioni del Nord Italia, in particolare dalla Lombardia, dopo la dichiarazione delle nuove zone rosse contenute del Dpcm firmato dal premier Conte durante la notte. "Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare. Chiedo con forza un’assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze. È evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo".
L'appello del presidente della Puglia Emiliano: "Fermatevi e tornate indietro"
"Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro". Comincia così il lungo appello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della firma del nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus che di fatto chiude la Lombardia ed altre 14 province nel Nord Italia. Dopo la "fuga" di numerosi cittadini dalle aree interessate, il governatore è intervenuto per chiedere senso di responsabilità. "Scendete alla prima stazione ferroviaria – ha scritto sul proprio profilo su Facebook -, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia".
In un successivo video il governatore Emiliano si è rivolto a chi è rientrato in Puglia e spiegato quali sono gli obblighi da rispettare, tra cui restare in isolamento per 14 giorni.
Il Veneto si oppone alle nuove zone rosse: "Misura sproporzionata"
La Regione Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal nuovo Dpcm firmato la notte dell'8 marzo dal premier Giuseppe Conte. Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi aveva chiesto "lo stralcio delle 3 province di Padova, Treviso e Venezia dal decreto". A fronte di cluster circoscritti, "e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende – è scritto nelle controdeduzioni – il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico".
Il sindaco di Asti: "Disastro che non ci aspettavamo"
"Una follia, un disastro che non ci aspettavamo". Così il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha commentato così la decisione di isolare per Coronavirus anche la provincia di Asti, da questa notte zona rossa per effetto del decreto firmato dal premier Conte. "Saremo di nuovo convocati in Prefettura, dopo la riunione della notte, ma non sappiamo ancora di preciso cosa accadrà. Ad ora non ci è stato spiegato il motivo di questa scelta", ha aggiunto.
Ricciardi: "Contagi aumenteranno nelle zone gialle. Prepariamoci tutti"
I casi positivi potrebbero aumentare nelle prossime ore nelle zone gialle ed anche in altre aree del paese. Lo ha detto Walter Ricciardi, esperto di Igiene oltre che consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. "I virus sono così – ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera -. Questo è rapido e imprevedibile. Ormai circola in Italia, è bene prepararci tutti. Nei prossimi giorni avremo un aumento importante di casi nelle zone gialle di Lombardia ed Emilia Romagna, meno in Veneto dove l'epidemia sta fortemente rallentando. Le strategie che stanno per essere messe in campo dal governo servono a contenere la progressione. Al Centro e al Sud non hanno invece percezione del pericolo. Il virus sta scendendo".
Conte firma nella notte il nuovo decreto e blinda Lombardia e 14 province
Continua l'emergenza Coronavirus in Italia. Nella notte il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere di aver firmato un nuovo decreto con il quale vengono chiuse di fatto la Lombardia e altre 14 province, tra Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte, per evitare l'ulteriore diffusione del nuovo virus. Si tratta di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Ciò vuol dire che non si potrà né entrare né uscire da queste aree e anche "all'interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza". Nel documento, inoltre, si fa anche riferimento alla chiusura di cinema, teatri, discoteche, sale bingo, sale da ballo e qualsiasi altro luogo che preveda assembramento di persone. Sono sospese, inoltre, le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.
Sono anche previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto": l'arresto fino a 3 mesi e fino a 206 euro di ammenda. Bar e ristoranti, invece, potranno svolgere le attività dalle 6 alle 18 "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Polemiche per la circolazione di un video che mostrerebbe la stazione Garibaldi di Milano piena di gente in fuga dalla Lombardia dopo le anticipazioni della bozza del Cpdm, che era trapelata in serata, prima della firma ufficiale. Una decisione sofferta, quella presa dal governo, data la straordinarietà della situazione, come ha confermato Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nel corso del bollettino quotidiano: a ieri, il bilancio dei contagi è salito a quota 5883 (oltre 1.100 in più rispetto al giorno precedente), di cui 589 guariti e 233 morti. Il 5,7% dei decessi totali nel mondo sono avvenuti nel nostro Paese. Positivo anche il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Intanto, in Cina, epicentro dell'epidemia da Covid-19, nelle ultime ore sono morte altre 27 persone per il Coronavirus e sono stati registrati 44 nuovi casi. Continua dunque il calo delle vittime e dei contagi nella Repubblica popolare. Nel complesso sono 3.097 le persone morte dall’inizio dell'emergenza, scoppiata alla fine dello scorso dicembre, mentre i casi superano gli 80mila.