Ultime notizie sull'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo di oggi, domenica 8 marzo. Nel nostro Paese si contano 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti. Il premier Conte firma nella notte il nuovo decreto, che prevede la chiusura di zone rosse in Lombardia e 14 province tra cui Venezia, tra Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore. Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito è positivo. Iss: "Tutti rispettino le restrizioni". La stazione di Milano presa d'assalto da cittadini in fuga verso Sud. L'appello delle Regioni: "Non tornate, mettete in pericolo le vostre famiglie". Quarantena per chi arriva in Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna. Alitalia, sospesi da domani voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali. Ancora chiuse le scuole, palestre e piscine. Si registra il primo morto in Africa.
- il bollettino della Protezione Civile: 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti 08 Marzo
- Lombardia, 769 positivi in più rispetto a ieri, 113 nuovi morti 08 Marzo
- Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina 08 Marzo
C'è un secondo morto tra i detenuti in rivolta al carcere di Modena
Ci sarebbe un secondo morto tra i detenuti che da oggi pomeriggio protestano al carcere di Modena. Lo comunica il sindacato Ulipa. Le rivolte sono scoppiate a seguito dell'introduzione delle nuove misure del Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus, tra cui la sospensione dei colloqui. Sarebbero in corso delle indagini per chiarire le circostanze dei decessi.
Intanto il sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) riferisce gravi danni alla struttura: "Sembra sia stato addirittura incendiato anche l'ufficio matricola, dove sono custoditi i fascicoli dei detenuti. Una protesta, quella di questi giorni, che testimonia la situazione di grave insicurezza delle carceri". Le rivolte hanno interessato anche altre carceri nel Paese, tra cui Poggioreale a Napoli, Frosinone e Foggia.
Conte: "Non dobbiamo fare i furbi, ma tutelare la nostra salute"
"Questo è il momento dell'autoresponsabilità, da parte di tutti. Dobbiamo capire che tutti dobbiamo aderire, non contrastare queste misure, non dobbiamo esser furbi, dobbiamo tutelare la nostra salute, la salute dei nostri cari, dei nostri genitori, soprattutto dei nostri nonni perché abbiamo scoperto che sono soprattutto loro i più esposti alle insidie di questo virus": così il premier Giuseppe Conte in un post su Instagram. "Questa battaglia si vince solo con l’impegno di ognuno di noi", scrive ancora il presidente del Consiglio.
Carcere Pavia, sequestrati agenti e liberati decine di carcerati
La paura del contagio da Coronavirus e l'emergenza di queste ore continua a far crescere la tensione nelle carceri. È rivolta presso la Casa Circondariale di Pavia Torre del Gallo, sequestrati due agenti. Secondo quanto si apprende dai sindacati, durante la rivolta sarebbero state rubate le chiavi delle celle: numerosi detenuti si trovano ora liberi nel carcere e, stando a quanto raccontano i sindacati, sarebbero in corso risse tra i detenuti. Per le carceri italiane è stata una giornata difficile. La rabbia è esplosa anche nelle case circondariali di Poggioreale, a Napoli, di Frosinone, Modena e Foggia.
Borrelli: "Le misure di chiusura stanno facendo effetto"
"Io credo che la chiusura abbia fatto effetto. Lo dimostrano i dati relativamente ai contagiati nel perimetro dell'area rossa che non è cresciuto con numeri esponenziali come dalle altre parti": così il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli in diretta da ‘Che tempo che fa'. Borrelli ha anche aggiunto: "Stiamo lavorando per potenziare le strutture. Ieri abbiamo siglato un contratto che prevede subito la fornitura immediata di 320 respiratori nelle regioni Lombardia, Piemonte e Veneto".
Primario del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli è risultato positivo
È risultato positivo al coronavirus anche il primario del Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli. A comunicarlo è stato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi in Campania e membro della commissione sanità. "In serata tarda sarà igienizzata tutta l'area. L'Asl Napoli 1 andrà a fare disinfezione e poi sarà riaperto il reparto", ha spiegato Borrelli.
chi viola la quarantena rischia il carcere
La direttiva inviata dal Viminale ai prefetti in materia di coronavirus e misure cautelari stabilisce che chi è sorpreso a violare la quarantena rischi il carcere. Inoltre sono anche disposte sanzioni per chi non rispetta le limitazioni agli spostamenti: queste corrispondono in via generale a quella prevista dall'articolo 650 del codice penale, con una pena di arresto fino a 3 mesi o un ammenda fino a 206 euro: "Salvo che non si possa configurare un'ipotesi più grave quale quella prevista dall'articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica o che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica". La direttiva del Viminale prevede anche una serie di controlli sulle navi da crociera e lo sbarco a Venezia, la cui provincia fa da oggi parte della nuova zona rossa, è concesso solo ai residenti.
Un detenuto è morto nelle rivolte al carcere di Modena
Un detenuto è morto nel corso della rivolta scoppiata oggi pomeriggio nel carcere di Modena, dove sono esplose le proteste a causa delle misure imposte per limitare il contagio da coronavirus. Tra queste anche la sospensione dei colloqui. Al momento sarebbero in corso le indagini per chiarire le circostanze del decesso. Intanto, in serata, la polizia penitenziaria è rientrata nel carcere.
La rivolta, definita "molto violenta", era cominciata nel primo pomeriggio: le tensioni sarebbero relative alle misure precauzionali prese contro la diffusione del coronavirus. Diversi detenuti si erano barricati nella portineria: poliziotti e personale sanitario erano riusciti ad uscire dalla struttura e gli agenti (tra cui due lievemente feriti) si erano schierati davanti al carcere.
"Dopo i gravissimi disordini di ieri sera presso la Casa Circondariale di Salerno e in altre sedi, giungono in questi minuti drammatiche notizie da Frosinone, dove sarebbe stato distrutto un intero reparto (ma non vi sarebbe stata alcuna evasione, diversamente da quanto riportato da alcuni organi d'informazione), da Modena, dove sarebbe in corso una violenta rivolta, da Foggia, dove pure vi sarebbero tensioni e pesanti disordini e, di nuovo, da Napoli Poggioreale, dove le tensioni di ieri sarebbero sfociate in questi minuti in vibranti proteste", aveva raccontato Gennarino De Fazio, per la Uilpa Polizia penitenziaria nazionale.
Rinviate le elezioni regionali in Valle d'Aosta
A causa dell'emergenza coronavirus sono state rinviate le elezioni regionali in Valle d'Aosta. Il voto era previsto per il prossimo 19 aprile, ma sarà sicuramente rimandato a causa della diffusione di contagi da Sars-Cov- 2. Lo ha confermato il governatore Renzo Testolin: secondo quanto specificato dal presidente di Regione, la nuova data verrà stabilita nei prossimi giorni. Si ipotizza che il voto potrebbe slittare al prossimo 10 maggio, anche se si stanno ancora svolgendo degli approfondimenti tecnici per verificare la possibilità di un rinvio ulteriore.
Nella Regione al momento si contano nove casi: è il bilancio dell'ultimo bollettino della Protezione Civile. A quanto riportano i media locali, Testolin ha rassicurato la popolazione affermando che la situazione sia "sotto controllo" e che "tutte le misure sono state adottate nell'ottica di limitare la rischiosità e l’aumento ulteriore dei casi".
Nuova ordinanza Protezione Civile. Speranza: "Misure giuste, cittadini ci aiutino"
Il capo della Protezione Civile, e commissario per il coronavirus, Angelo Borrelli, ha firmato una nuova ordinanza in seguito al Dpcm di ieri. "L'ordinanza che sto andando a firmare ricalca il Dpcm e non vieta gli spostamenti per motivi di lavoro e salute sul territorio nazionale. Abbiamo previsto che le Regioni si uniformino a questa norma con un unico provvedimento", ha spiegato Borrelli in conferenza stampa, dove era affiancato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello per le Autonomi Francesco Boccia.
Da parte sua, Speranza ha spiegato: "I comportamenti individuali corretti che stiamo invitando a fare da molti giorni sono la chiave per vincere questa sfida. Dobbiamo provare a limitare il più possibile le occasioni di contagio. I numeri sono significativi e quindi anche se richiedono sacrifici sono misure giuste e i cittadini devono aiutarci con il loro comportamento a vincere questa sfida. Il servizio sanitario è forte, acquisteremo delle nuove strumentazioni, ma non basta se non c'è un forte contenimento".
"Un'ordinanza unica di Protezione civile per tutte le Regioni per chiarire alcuni aspetti fondamentali che è necessario trasmettere", ha proseguito il ministro Boccia: "L'ordinanza riguarda tre punti su un passaggio a nuova fase per l'intero Paese, esplicitati per le Regioni specie del Sud che hanno ritenuto di dover approvare, riguardano circolazione merci, lavoratori e specie di chi ha legami continui e su più territori, così come apertura uffici pubblici". Il ministro per le Autonomie, ha fatto riferimento a un'omogenizzazione dei comportamenti su tutto il territorio nazionale. "Abbiamo bisogno dell‘impegno collettivo di tutto il Paese. Nessuna Regione può farcela da sola: il sistema sanitario reggerà se restiamo uniti. Abbiamo trascorso un pomeriggio di lavoro intenso con le Regioni in videoconferenza per raccordare il lavoro di tutti e per esplicitare meglio con un'ordinanza unica alcuni aspetti fondamentali che è necessario trasmettere".
La commissaria Ue alla Salute: "Sosteniamo governo e popolo italiano"
La commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, ha espresso la solidarietà dell'intera Unione europea all'Italia per l'emergenza coronavirus. Su Twitter, la politica cipriota ha scritto: "La più grande forza che abbiamo come Unione è la nostra solidarietà: solo lavorando insieme possiamo affrontare la sfida del Covid 19. Sosteniamo il governo e il popolo italiano. Siamo tutti meglio protetti se lavoriamo insieme per superare questa emergenza di sanità pubblica".
Si ferma la Giustizia: cosa prevede il decreto
Stop alla giustizia: il nuovo decreto legge prevede anche "misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria". I capi degli uffici giudiziari avranno la facoltà di limitare l'accesso nelle sedi, disporre di processi (sia civili che penali) a porte chiuse, utilizzare la videoconferenze per i detenuti, e rinviare le udienze. Da lunedì si prevede la sospensione feriale dell'attività giudiziari per due settimane.
Il rinvio delle delle udienze non è valido per casi eccezionali, come le cause in corso per il tribunale dei minori, quelle relative ad alimenti, per i procedimenti cautelari aventi oggetto la tutela dei diritti fondamentali per la persona, in merito a casi di abusi familiari o per le udienze di convalida dell'arresto o del fermo. Ad ogni modo, si tratta di eccezioni che vengono specificate nel decreto.
Nel decreto si legge:
In questo periodo – salve le eccezioni previste dal decreto – le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari d’Italia sono rinviate d’ufficio a data successiva al 22 marzo 2020 e dunque non saranno tenute. Durante il medesimo periodo sono sospesi i termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti rinviati, ferme le eccezioni di seguito richiamate. Ove il decorso abbia inizio durante il periodo di sospensione, l’inizio stesso è differito alla fine di detto periodo.
Le piste dell'Abetone affollatissime. Il sindaco: "State a casa"
Nonostante il Decreto della presidenza del consiglio dei ministri raccomandi a tutti i cittadini di evitare gli assembramenti sul territorio nazionale a causa dell'emergenza coronavirus, oggi le piste ad Abetone, nota località sciistica in provincia di Pistoia, erano affollatissime. Le piste innevate e la domenica di sole hanno richiamato moltissime persone agli impianti, nonostante le misure precauzionali emanate dal governo invitino ad evitare gli spostamenti non necessari e rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Un provvedimento, come si vede dalle immagini scattate dalla webcam che mostra live la situazione agli impianti, non è stato rispettato.
Il sindaco di Abetone, Diego Petrucci, ha condannato la noncuranza di cittadini e turisti rispetto alle disposizioni del governo:"Dobbiamo stare a casa!!! Sono giorni che lo ripeto, prendendomi anche sonore critiche da più parti… Questa situazione difficile può essere gestita solo con la responsabilità ed il buon senso di ognuno di noi e responsabilità e buon senso significa evitare qualsiasi incontro che non sia assolutamente indispensabile!!! Significa rinunciare all'aperitivo, alla festa, al pub ed anche ad ammassarsi a sciare!".
Il primo cittadino quindi ha voluto chiarire che gli impianti sciistici sono gestiti da società private e che l'amministrazione comunale aveva invece richiesto di chiudere in via precauzionale. "Il mio invito – lo ribadisco ancora – è quello di stare a casa, di non esporre se stessi ed i propri affetti a problematicità che sono ormai chiare a tutti, ma di fronte a questo non c’è decreto o norma più efficace del nostro senso di responsabilità. Per finire – anche su questo da più parti sollecitato- voglio chiarire che i Sindaci sono stati invitati a non prendere iniziative ordinatorie autonome che creerebbero ancora più caos di quanto già non ce ne sia!!!", ha concluso.
L'Italia è il secondo Paese per morti di Coronavirus dopo la Cina
Con 366 decessi, l'Italia è il secondo Paese al mondo per numero di morti legate al coronavirus. Prima di noi solo la Cina, dove si registrano circa 3mila vittime del Sars-Cov-2. Sono i dati della Johns Hopkins University: al terzo posto troviamo l'Iran con 194 decessi e la Corea del Sud con 50 vittime. Se invece prendiamo in esame il numero di contagiati, l'Italia finisce in quarta posizione dopo Cina, Corea del Sud e Iran.
Borrelli: “Non sappiamo quando arriverà il picco dei contagi”
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha detto in conferenza stampa che non è possibile sapere adesso quando arriverà il picco dei contagi. “Non riusciamo a fare una previsione”, ha detto Borrelli rispondendo appunto a una domanda sul picco in Italia dei contagi da Covid-19. Brusaferro dell'Iss ha aggiunto: “Al momento non mi sento di fare previsioni. Monitoriamo ogni giorno e acquisiamo dati con il contributo delle regioni per capire l'andamento. Ora è difficile fare previsioni, possiamo fare dei modelli che circolano anche nei rapporti pubblicati dai giornalisti. Noi ci troviamo in una situazione relativamente nuova, dobbiamo tenere conto dei vari modelli ma soprattutto degli andamenti dei nuovi casi e della loro localizzazione e la tipologia di pazienti e dei sintomi”.
Borrelli: acquistiamo 22 milioni mascherine, le avremo tra il 12 marzo e il 30 aprile
Per la mascherine "stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche", ha detto il commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio alla Protezione civile.
il bollettino della Protezione Civile: 7375 contagiati, di cui 622 guariti e 366 morti
L’ultimo bilancio dei contagi da coronavirus in Italia comunicato dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel corso della consueta conferenza stampa delle ore 18. Ci sono 33 guariti in più rispetto a ieri, sono 622 in totale. Ci sono anche 133 decessi in più rispetto a ieri, per un totale di 366 morti per coronavirus. Il numero dei positivi di oggi è di 1326 unità, per un totale di 6387 pazienti positivi: di questi 2180 sono in isolamento domiciliare, 3557 ricoverati con sintomi, 650 in terapia intensiva e sub intensiva. Il totale dei contagiati di coronavirus in Italia è di 7375 persone (compresi i guariti e le vittime).
Ministero Trasporti ai turisti: "Evitare le zone rosse"
Nelle zone elencate nell'articolo 1 del Dpcm dell'8 marzo 2020 (tutta la regione Lombardia, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli) tutti gli spostamenti per motivi di turismo sono da evitare. Lo dice in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Vanno quindi evitati l'entrata in quei territori, l'uscita dagli stessi e gli spostamenti al loro interno. I turisti italiani e stranieri che già si trovano lì devono limitare gli spostamenti allo stretto necessario, in particolare per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie nelle zone elencate nell'articolo 1 rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto sui siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. Nel resto del territorio nazionale, i turisti devono osservare le cautele indicate dalle autorità sanitarie e le raccomandazioni e le limitazioni valide per la generalità della popolazione.
Lombardia, 769 positivi in più rispetto a ieri, 113 nuovi morti
L’assessore lombardo Giulio Gallera ha fornito gli ultimi numeri aggiornati sull’emergenza coronavirus in Lombardia: sono 4189 i contagi, 769 in più rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 2217, con una crescita di 556 persone. In terapia intensiva ci sono 399 contagiati, 40 in più rispetto a ieri. In isolamento domiciliare 756. Le persone dimesse sono 550, 26 più di ieri. I morti 257, 113 più di ieri. Il 35 percento in terapia intensiva ha meno di 65 anni.
Gallera: “Fuga di notizie ha creato panico”
L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in diretta streaming: “La fuga di notizie della bozza del decreto ha messo in allarme molti nostri concittadini, molti sono andati a prendere il treno di notte, altri sono tornati di fretta dai luoghi di vacanza”, ha spiegato in diretta l’assessore commentando quanto accaduto nella notte in Lombardia e spiegando poi quanto prevede il nuovo decreto del Presidente del Consiglio, sottolineando che gli spostamenti sono possibili se motivati. "Il contenimento della diffusione del virus è l'arma che abbiamo a disposizione per vincere la battaglia contro il coronavirus", ha ribadito durante la diretta Gallera, ricordando che non c'è necessità di correre nei supermercati a fare la spesa.
Sale il bilancio di casi nello stato di New York
Sale il bilancio dei casi di coronavirus nello stato di New York. Ci sono nuovi 16 casi che portano il bilancio complessivo a 105. Lo afferma il governatore Andrew Cuomo, sottolineando che i casi nell'area di Westchester sono saliti a 82, mentre quelli nella città di New York a 12.
In Toscana obbligo di quarantena se arrivi dalle zone rosse
Anche in Toscana quarantena obbligatoria per chi arriva dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi, spiega una nota, "il contenuto di un'ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Enrico Rossi firmerà nelle prossime ore (e che sarà pubblicata non appena perfezionata)". "Per limitare al massimo la diffusione del contagio – fa sapere la Regione -, in sintonia con il nuovo decreto del governo che istituisce misure speciali per la regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, anche la Toscana dispone che chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie".
Ippolito: “La gente fuggita questa notte potenziale rischio per il Paese”
"La gente che è fuggita questa notte è un potenziale rischio per il Paese: chiunque sia fuggito deve contattare la propria Asl e comunicare di essere tornato, dare il proprio numero e dichiarare di essere pronto all'eventuale isolamento". A lanciare l’appello, dopo quanto accaduto nella notte, quando in tanti hanno affollato i treni per lasciare la Lombardia, è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma. Ippolito è intervenuto nel corso della trasmissione “Mezz'ora in +” su Rai3.
Aperti quasi tutti i varchi a Vo’: “Cominciamo a respirare”
Il comune di Vo' non è più fisicamente una “zona rossa”. Secondo quanto apprende l’Ansa, nel primo pomeriggio sono stati rimossi quasi tutti i varchi di controllo che da 14 giorni filtravano uscite e ingressi nell'area isolata. "Adesso cominciamo a respirare – le parole del sindaco Giuliano Martini – la tensione va allentandosi". I militari dell'Esercito si apprestano a lasciare il paese. Per ora restano in funzione solo due dei 10 check point, sulle strade che confinano con i comuni del vicentino. Gli ingressi al paese sulle strade che arrivano da Padova, anch'essa divenuta area di isolamento, sono aperti al traffico. Senza varchi le auto hanno ripreso ad attraversare il centro di Vo', così come molti cicloamatori che, nei giorni precedenti, venivano invece rispediti ai check point.
Alitalia: sospesi da domani voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali
Alitalia sospende, da domani lunedì 9 marzo, l'attività su Milano Malpensa. Lo si legge in una nota della compagnia aerea secondo cui l'attività sarà sospesa dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40 di lunedì. Sempre a partire da domani, da Milano Linate verranno operati "solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma". Nella nota di Alitalia si legge anche che "da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma". I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni per la sospensione dei voli su Milano Malpensa e la riorganizzazione di quelli a Linate e Venezia, "potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com".
In Lombardia via posti di blocco dalla zona rossa nel Lodigiano
Dalle 15 vengono progressivamente tolti i posti di blocco intorno all'area rossa Lodigiana. Lo ha annunciato la prefettura sul proprio sito. Il tam tam delle ultime ore sull'apertura delle strade ha convinto molti a salire in auto. Sono diverse le strade in uscita dalla zona in cui si sono create code di mezzi.
Sospese a Roma le messe con fedeli
Le messe con la presenza di fedeli "sono sospese nella diocesi di Roma da oggi e fino al 3 aprile". Lo ha detto all'Ansa il portavoce del Vicariato don Walter Insero, che precisa: "Lo prevede il nuovo decreto del governo. Ci stiamo attivando per informare i parroci".
Salvini: “Per colpa di questa confusione milioni di italiani rischiano di non avere più pane”
“A nome di tantissimi Italiani che mi stanno chiamando da Nord a Sud, sindaci, imprenditori, medici, lavoratori, genitori, volontari e altri ancora, ribadisco la volontà comune di rispettare ogni indicazione data per proteggere la salute nostra e di chi ci sta vicino, ma di una cosa c’è assoluto bisogno: CHIAREZZA, CHIAREZZA, CHIAREZZA!”: è quanto scrive il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook. Salvini prosegue: “La chiediamo non per polemica, ma per aiutare milioni di Italiani preoccupati: infatti ribadiamo che le donne e gli uomini della Lega, a partire dai presidenti di Regione e dai sindaci, sono in prima linea per offrire aiuto e collaborazione. Chi può fare cosa? Dove si può andare? Chi può lavorare? Cosa si può trasportare? Chi può aprire e chi deve chiudere? Chi può viaggiare? E i lavoratori pendolari? E chi vive sul confine? E i frontalieri con l'estero? E gli animali? E i prodotti agricoli? Quando rimborseranno aziende e negozi? Le fabbriche aprono o no? Le merci possono attraversare i ‘confini' interni? E l’Europa che fa? Il diritto alla Vita viene prima di tutto, senza però dimenticare che, quando grazie ai nostri straordinari medici, ricercatori, infermieri e operatori socio-sanitari il virus sarà sconfitto, il diritto al lavoro sarà fondamentale, perché per colpa di questa confusione e dell’immagine che si dà dell’Italia nel mondo, milioni di Italiani rischiano di non avere più pane da dare ai loro figli”.
Positivo il capo di Stato maggiore dell'Esercito generale Salvatore Farina
Il generale Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell'Esercito, è positivo al Coronavirus. Lo ha reso noto lui stesso sottolineando che sta bene e che si trova in isolamento nel suo alloggio. "Oggi mi sono sottoposto al test di Coronavirus, risultando positivo", ha detto il generale. "Sto bene, sono in isolamento nel mio alloggio, nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità governative e dei protocolli sanitari previsti; in base ai quali stiamo procedendo a verificare i contatti avuti negli ultimi giorni. Continuerò a svolgere le mie funzioni e verrò sostituito, per le attività alle quali non posso prendere parte, dal generale Bonato. Porgo un caloroso saluto e un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini dell'Esercito che operano per fronteggiare questa emergenza nei settori operativi, logistico e della sanità".
Un caso a Le Iene: sospeso il programma di Italia1
Un caso di contagio di coronavirus anche nella redazione de Le Iene. Per questo motivo, le prossime puntate dello show non andranno in onda. A fornire ulteriori informazioni è la stessa redazione del programma che fa sapere, innanzitutto, che non si tratta di uno dei professionisti che siamo soliti vedere nel programma: “Nella redazione del programma di Italia1 Le Iene si è verificato un caso di positività al Coronavirus. Nonostante il caso non riguardi la squadra di professionisti presente negli studi televisivi, Mediaset ha preferito sospendere il programma per cautela sanitaria e ha invitato tutti i professionisti coinvolti a restare in isolamento domiciliare. Pertanto le prossime puntate del programma non andranno in onda in attesa degli sviluppi della situazione”.
Anche in Sardegna quarantena per chi viene dalle zone rosse
Anche la Regione Sardegna, come deciso già dalle diverse regioni del Sud, ha emanato una ordinanza in base alla quale tutti le persone provenienti dalle zone rosse devono segnalare la loro presenza alle autorità sanitarie e osservare un periodo di 14 giorni di autoisolamento.