Le notizie del 21 febbraio sulla crisi tra Russia e Ucraina

Questa notte alle 3 (ora italiana) si riunirà d’urgenza il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. All’ordine del giorno, ovviamente, la crisi in Ucraina, dopo la decisione di Putin di riconoscere le repubbliche indipendentiste del Donbass e di far avanzare parte dell’esercito russo in territorio ucraino.

Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno provvedendo a evacuare in Polonia il loro personale diplomatico, già da qualche giorno a Leopoli.

Il trattato firmato da Putin con i leader delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk permetterà ai russi di avere delle basi militari nel Donbass. Si tratta di una sorta di “protezione congiunta”, che rappresenterà la modalità con la quale l’esercito russo avrà la possibilità di stanziarsi nella regione ucraina.

"L'Ucraina chiede di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU in relazione alle azioni illegali della Federazione Russa. Il relativo ricorso è già stato presentato al Consiglio di Sicurezza". A scriverlo su Twitter il ministro degli esteri Dmytro Kuleba.

Una colonna di blindati è stata segnalata nella Repubblica di Donetsk dall'agenzia russa Interfax, che cita testimoni sul posto. I mezzi militari si stanno spostando a nord e a ovest. Oggi il presidente russo Vladimir Putin, nel decreto di riconoscimento delle repubbliche separatiste, ha disposto anche l'invio di una forza di "peacekeeping" per questa fase di transizione.

Il presidente statunitense Joe Biden ha chiamato il leader ucraino Zelensky per esprimergli solidarietà e supporto. Il capo della Casa Bianca ha inoltre condannato la decisione di Putin di riconoscere le repubbliche del Donbass.

"Dopo le decisioni di questa sera, è doveroso discutere delle sanzioni da applicare alla Russia. Nessun tentennamento, i partner europei e atlantici devono agire in maniera compatta". A dirlo il ministro Luigi Di Maio, oggi a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri.

"Putin ha ordinato alle truppe russe di entrare in Ucraina. I decreti sul riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk ordinano alle forze armate russe di recarsi in territorio separatista per missioni di mantenimento della pace". A renderlo noto, pubblicando i relativi documenti, il giornalista del Financial Times Max Seddon.

"Il riconoscimento da parte del Cremlino delle cosiddette ‘Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk' come ‘indipendenti' richiede una risposta rapida e ferma; adotteremo misure appropriate in coordinamento con i partner". A scriverlo su Twitter il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Antony Blinken.

"Le nazioni – ha spiegato Blinken –  hanno l'obbligo di non riconoscere un nuovo ‘Stato' creato attraverso la minaccia o l'uso della forza, così come l'obbligo di non sconvolgere i confini di un altro Stato. La decisione della Russia è l'ennesimo esempio della flagrante mancanza di rispetto da parte del presidente Putin per il diritto e le norme internazionali. Il presidente Biden firmerà un ordine esecutivo che vieterà tutti i nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi verso, da o nelle cosiddette regioni dell'Ucraina delle ‘Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk'. Continueremo a coordinarci con l'Ucraina, i nostri alleati e partner per adottare le misure appropriate in risposta a questa azione inaccettabile della Russia".

Roberta Metsola (European Parliament from EU, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons)

"Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrità territoriale dell'Ucraina e degli accordi Minsk. L'UE ei suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione". A dirlo la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato la decisione della Russia di riconoscere l'indipendenza delle repubbliche del Donbass, chiedendo una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lo ha reso noto l'Eliseo in un comunicato in cui ha chiesto anche il varo di sanzioni europee.

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres è "molto preoccupato" per quanto accaduto nelle ultime ore e "chiede una soluzione pacifica del conflitto nell'Ucraina orientale, in conformità con gli accordi di Minsk". È quanto afferma il suo portavoce. Il riconoscimento da parte di Vladimir Putin delle repubbliche separatiste sarebbe "una violazione dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina e incompatibile con i principi della Carta delle Nazioni Unite".

Vladimir Putin ha mobilitato le truppe russe per il sostegno delle forze occupanti nel Donbass. Lo riferiscono media russi. I militari dovrebbero svolgere un ruolo di peacekeeping nelle regioni di Donetsk e Luhansk.

La Gran Bretagna annuncerà domani nuove sanzioni contro la Russia "in risposta alla violazione delle leggi internazionali e all'attacco alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina": lo ha riferito la ministra degli Esteri Liz Truss, secondo quanto riporta la Press Association.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato il riconoscimento i separatisti dell'Ucraina orientale da parte della Russia ed ha chiesto "sanzioni europee mirate". Lo fa sapere l'Eliseo.

Non solo l'Ucraina, gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Russia dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste. "Tutti sanno che ci saranno conseguenze". Lo ha scritto il ministro degli Esteri ucraino su Twitter.

"Condanno la decisione della Russia di estendere il riconoscimento all'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk. Ciò mina ulteriormente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, erode gli sforzi per una risoluzione del conflitto e viola gli accordi di Minsk, di cui la Russia è parte". Lo afferma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

È convocata per domani alle 13,30 la Conferenza dei capigruppo della Camera. I gruppi parlamentari avevano chiesto un'informativa urgente da parte del governo sulla crisi in Ucraina e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha già comunicato che l'esecutivo è pronto a riferire.

La Casa Bianca ha confermato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere della decisione del leader del Cremlino Vladimir Putin.

Il presidente ucraino Volodimyr Zelensy rivolgerà un discorso alla nazione. Lo riferiscono i media ucraini.

Gli Stati Uniti annunceranno "presto misure aggiuntive legate alla sfacciata violazione degli impegni internazionali della Russia": lo rende noto la Casa Bianca.

"Avevamo previsto una mossa di questo tipo da parte della Russia e siamo pronti a reagire immediatamente. Il presidente Biden firmerà presto un nuovo ordine esecutivo per proibire nuovi investimenti, finanziamenti e scambi commerciali nelle repubbliche separatiste": lo ha annunciato la stampa statunitense, sottolineando che queste misure sarebbero oltre eventuali sanzioni imposte dagli alleati Nato.

"La Nato sostiene la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Gli alleati esortano la Russia, con la massima fermezza, a scegliere la via della diplomazia e a invertire immediatamente il suo massiccio accumulo militare dentro e intorno all'Ucraina e a ritirare le sue forze dall'Ucraina in conformità con i suoi obblighi e impegni internazionali": lo scrive in una nota il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto in un tweet di aver parlato "degli eventi delle ultime ore" con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e che ha in programma di parlarne con il primo ministro britannico Boris Johnson.

"Putin vuole riscrivere la storia e imporre le sue ambizioni sullo stato di diritto. Riconoscere il Donbass viola la legalità internazionale e la sovranità ucraina. La condanna deve essere ferma. Non possiamo accettare sfere d’influenza sotto minaccia delle armi": lo scrive su Twitter il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola.

Nelle immagini pubblicate sui social i festeggiamenti dopo il discorso di Vladimir Putin da parte di alcuni cittadini delle repubbliche separatiste del Donbass.

"La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette Repubbliche separatiste di Lughansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L'Italia continua a sostenere l'integrità e la piena sovranità dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti": lo scrive in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Che poi prosegue: "L'Italia rivolge un appello a tutte le parti perché si ritorni al tavolo negoziale nei formati appropriati, nella convinzione che iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione. L'Italia è in costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all'annuncio del Presidente della Federazione Russa. Il Governo italiano è pronto a riferire in Aula".

Il riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass da parte della Russia "è una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrità territoriale dell'Ucraina e degli accordi di Minsk". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Che poi aggiunge: "L'Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà con l'Ucraina".

"Il riconoscimento dei due territori separatisti di Donetsk e Luhanks in Ucrainaè  una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrità territoriale dell'Ucraina e degli accordi di Minsk. L'Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà con l'Ucraina" lo hanno dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Michel

Boris Johnson

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che la decisione di Putin di riconoscere le repubbliche separatiste del Donbass rappresenta "chiaramente una violazione del diritto internazionale. È una flagrante violazione della sovranità e dell'integrità dell'Ucraina". Johnson ha parlato di "segno oscuro", "le cose si stanno muovendo nella direzione sbagliata".

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato i documenti che attestano il riconoscimento dell'indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk nel Donbass.

Il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz  "hanno espresso il loro disappunto" per la decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Lo ha riportato il Cremlino riferendo i contenuti delle telefonate. Allo stesso tempo, aggiunge la presidenza russa, i due leader "hanno indicato la loro disponibilità a continuare i contatti".