Attacco congiunto tra Usa, Regno Unito e Francia: colpiti siti militari a Damasco e Homs. Contro la Siria sarebbero stati lanciati 103 missili, di cui "almeno 65" sarebbero stati intercettati. La Russia, che era stata avvertita dell'attacco, minaccia ritorsioni.
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La reazione di Salvini: "Pazzesco, fermatevi"
"Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche' di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti', aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi". Sono le parole di Matteo Salvini su Twitter dopo l'attacco nella notte in Siria da parte di Usa, Gran Bretagna e Francia.
Putin: "Un atto di aggressione". Francia: "Mosca era stata avvertita dell'attacco"
La Russia ha intenzione di chiedere una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere l'attacco della coalizione occidentale in Siria: lo ha fatto sapere Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il presidente russo l'ha definito "un atto di aggressione" contro un Paese che sta combattendo il terrorismo sul suo territorio. Per Putin, inoltre, l'intervento senza un mandato delle Nazioni Unite è "una violazione del diritto internazionale".
Ad ogni modo non ci sarebbero stati segnali di una possibile risposta delle forze di Damasco o di Mosca all'attacco: lo affermano fonti delle forze Usa presenti in Siria per combattere l'Isis. I raid, secondo gli analisti, dovrebbero portare a una "risposta forte di facciata ma non a contromisure militari"; il rischio, invece, è che la rappresaglia venga condotta con "armi cibernetiche". C'è poi da dire che secondo il ministro della Difesa francese, Florence Parly, Mosca "è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria", ha detto aggiungendo che l'operazione in Siria è stata "legittima, limitata e proporzionata".
Mosca: "Non abbiamo attivati i nostri sistemi di difesa
I sistemi di difesa aerea russi dislocati in Siria non erano attivi al momento del raid compiuto dagli USA insieme a Gran Bretagna e Francia. Lo fa sapere il ministero della Difesa, spiegando che i bombardamenti sono stati contrastati unicamente dai sistemi antimissilistici siriani "S-125, S-200, Buk e Kvadrat: sono sistemi prodotti oltre 30 anni fa in Unione Sovietica", che ciononostante hanno "intercettato e abbattuto" un numero "considerevole" di missili.
Il segretario della Difesa: "Un messaggio chiaro per Assad"
"Questo è un chiaro messaggio per Assad", ha spiegato il segretario americano alla Difesa, l'ex generale James Mattis, in merito all'attacco in Siria. Il braccio destro di Trump ha poi assicurato come il raid sia stata compiuto evitando vittime civili, così come tra gli stessi soldati USA. Del resto, ha sottolineato ancora il numero uno del Pentagono, si è trattato di un attacco mirato che ha avuto come obiettivo solo siti legati alla produzioni o allo stoccaggio di armi chimiche. "Lo scorso anno il regime di Assad non ha compreso bene il messaggio", ha aggiunto quindi Mattis, riferendosi al precedente attacco militare Usa in Siria dell'aprile 2017: "Così questa volta abbiamo colpito in maniera più dura insieme ai nostri alleati. E se Assad e i suoi generali assassini dovessero perpetrare un altro attacco con armi chimiche, dovranno rispondere ancora di più alle loro responsabilità".
Trump attacca la Siria: notte di bombardamenti su Damasco e Homs
"Ho ordinato l’attacco alla Siria". L'annuncio di Donald Trump è arrivato in diretta tv, intorno alle 22, ora di Washington (in Italia erano le tre di notte), a una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, in un drammatico discorso alla nazione. Il Presidente USA ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito "un mostro" che massacra il proprio popolo."Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano", ha detto Trump. Tutto ciò mentre primi missili Tomahawk cadevano su Damasco e Homs. L’operazione, arrivata un po’ a sorpresa dopo che nelle ultime ore erano giunti segnali di distensione, è stata portata avanti da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, che hanno utilizzato unità navali e forze aeree.
Dove sono caduti i missili
Colpiti un centro di ricerca nel centro della capitale siriana, un impianto di stoccaggio di armi chimiche a Ovest di Homs e una seconda struttura nelle vicinanze, sempre contenente armi chimiche ed equipaggiamenti. Secondo il regime di Assad i danno sarebbero limitati. Dalle prime informazioni ci sarebbero almeno tre civili rimasti feriti in uno dei punti colpiti, la base di Homs.
Le reazioni della Russia
Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'attacco "è una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità siriana". "Bisogna essere davvero eccezionali per colpire la capitale della Siria proprio nel momento in cui si è guadagnata una possibilità di avere un futuro pacifico" ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, stigmatizzando gli Usa e gli alleati Londra e Parigi. Anche l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su Facebook che ci saranno "conseguenze" e ha accusato l'Occidente di aver delineato "uno scenario prestabilito".