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Trump attacca la Siria insieme a Parigi e Londra: pioggia di bombe su Damasco

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Attacco congiunto tra Usa, Regno Unito e Francia: colpiti siti militari a Damasco e Homs. Contro la Siria sarebbero stati lanciati 103 missili, di cui "almeno 65" sarebbero stati intercettati. La Russia, che era stata avvertita dell'attacco, minaccia ritorsioni.

09:45

Il segretario della Difesa: "Un messaggio chiaro per Assad"

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"Questo è un chiaro messaggio per Assad", ha spiegato il segretario americano alla Difesa, l'ex generale James Mattis, in merito all'attacco in Siria. Il braccio destro di Trump ha poi assicurato come il raid sia stata compiuto evitando vittime civili, così come tra gli stessi soldati USA. Del resto, ha sottolineato ancora il numero uno del Pentagono, si è trattato di un attacco mirato che ha avuto come obiettivo solo siti legati alla produzioni o allo stoccaggio di armi chimiche. "Lo scorso anno il regime di Assad non ha compreso bene il messaggio", ha aggiunto quindi Mattis, riferendosi al precedente attacco militare Usa in Siria dell'aprile 2017: "Così questa volta abbiamo colpito in maniera più dura insieme ai nostri alleati. E se Assad e i suoi generali assassini dovessero perpetrare un altro attacco con armi chimiche, dovranno rispondere ancora di più alle loro responsabilità".

A cura di Biagio Chiariello
09:30

Trump attacca la Siria: notte di bombardamenti su Damasco e Homs

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"Ho ordinato l’attacco alla Siria". L'annuncio di Donald Trump è arrivato in diretta tv, intorno alle 22, ora di Washington (in Italia erano le tre di notte), a una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, in un drammatico discorso alla nazione. Il Presidente USA ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito "un mostro" che massacra il proprio popolo."Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano", ha detto Trump. Tutto ciò mentre primi missili Tomahawk cadevano su Damasco e Homs. L’operazione, arrivata un po’ a sorpresa dopo che nelle ultime ore erano giunti segnali di distensione, è stata portata avanti da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, che hanno utilizzato unità navali e forze aeree.

Dove sono caduti i missili

Colpiti un centro di ricerca nel centro della capitale siriana, un impianto di stoccaggio di armi chimiche a Ovest di Homs e una seconda struttura nelle vicinanze, sempre contenente armi chimiche ed equipaggiamenti. Secondo il regime di Assad i danno sarebbero limitati. Dalle prime informazioni ci sarebbero almeno tre civili rimasti feriti in uno dei punti colpiti, la base di Homs.

Le reazioni della Russia

Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'attacco "è una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità siriana". "Bisogna essere davvero eccezionali per colpire la capitale della Siria proprio nel momento in cui si è guadagnata una possibilità di avere un futuro pacifico" ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, stigmatizzando gli Usa e gli alleati Londra e Parigi. Anche l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su Facebook che ci saranno "conseguenze" e ha accusato l'Occidente di aver delineato "uno scenario prestabilito".

A cura di Biagio Chiariello
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