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Trump attacca la Siria insieme a Parigi e Londra: pioggia di bombe su Damasco

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Attacco congiunto tra Usa, Regno Unito e Francia: colpiti siti militari a Damasco e Homs. Contro la Siria sarebbero stati lanciati 103 missili, di cui "almeno 65" sarebbero stati intercettati. La Russia, che era stata avvertita dell'attacco, minaccia ritorsioni.

15:20

Delusione tra i ribelli anti Assad per la portata del raid: "Attacco insignificante"

LONDRA – Sono di delusione, secondo la Bbc, le prime reazioni di alcune delle maggiori milizie ribelli siriani anti-Assad ai raid occidentali. Mohammad Alloush, di Jaish al-Islam, fazione islamico-radicale ma sostenuta dagli Usa i cui miliziani sono stati gli ultimi ad abbandonare Duma dopo la sconfitta nella Ghuta, parla di "attacco insignificante". E altri gruppi temono ora che l'offensiva governativa si possa estendere dalle sacche jihadiste vicine a Damasco alla provincia di Idlib, ultima roccaforte relativamente salda dei ribelli.

A cura di Giorgio Scura
15:07

Ong conferma: "Più di 65 missili (su 103 lanciati) intercettati da contraerea"

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L'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong vicina all'opposizione con base in Gran Bretagna, ha confermato oggi che un'elevata percentuale di missili lanciati stanotte da Usa, Regno Unito e Francia su obiettivi in Siria è stata intercettata: almeno 65 (su 103 totali), secondo le stime dell'ong, sono stati quelli distrutti dalla contraerea di Damasco. Mosca in precedenza ne aveva contati 71. Sono stati lanciati Tomowack e altri missili da portaaerei e sottomarini dal Mar Rosso e dal mar Mediterraneo, più altri attacchi aerei con Tornado. Il regime siriano ha lanciato una quarantina di missili ma senza guida – dice il generale Kenneth Mckenzie dei Marines – , creando anche un notevole rischio per la popolazione civile.

Sebbene i numeri sembrino indicare un sostanziale ridimensionamento dei proclami di successo venuti da Washington, Londra e Parigi, l'Osservatorio (che per l'esattezza fa riferimento a "più di 65 missili intercettati", a quanto riporta la Bbc), sottolinea anche una serie di obiettivi centrati nell'attacco. E precisa che le installazioni prese di mira sarebbero in totale almeno cinque: due centri di ricerca a Jamraya e a Barzeh, a nord di Damasco; depositi bellici della quarta divisione della Guardia Repubblica siriana nella base aerea di Mezzeh; depositi nell'area di Kiswah, a sud della capitale; e infine un centro di ricerca nei dintorni di Homs dove gli occidentali sospettano fossero state nascoste armi chimiche.

A cura di Giorgio Scura
13:01

Il presidente siriano Assad va al lavoro il giorno dopo i raid

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La presidenza siriana ha postata sul suo account Twitter un video che mostra Bashar al Assad arrivare al lavoro, presumibilmente al Palazzo presidenziale, ore dopo i raid americani, francesi e britannici della notte contro obiettivi del regime di Damasco. Nel breve filmato si vede il presidente, in giacca e cravatta e con una valigetta in mano, entra nell'ingresso di un palazzo.

"Gli attacchi della notte contro Damasco aumentano la determinazione a continuare "a distruggere il terrorismo in ogni angolo della Siria". ha poi detto Bashar Al Assad, citato dai media internazionali, aggiungendo che l'Occidente ha agito dopo aver perso il controllo nel conflitto siriano.

A cura di Biagio Chiariello
12:08

Francia: "Distrutto in buona parte l'arsenale chimico. Obiettivi raggiunti "

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I raid in Siria hanno distrutto "una buona parte dell'arsenale chimico" di Damasco, ha riferito il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian a Bfmtv. "Gli obiettivi fissati sono stati raggiunti", ha aggiunto Le Drian e ha avvertito: "Se la linea rossa (di attacchi chimici) sarà di nuovo oltrepassata, ci saranno altri raid, ma penso che la lezione sia stata compresa".

A cura di Biagio Chiariello
11:03

Berlusconi prende le distanze da Salvini: "Meglio non dire niente sull'attacco in Siria"

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Sull'attacco in Siria, oltre all'intervento di Salvini, sono arrivati i commenti delle altre forze politiche italiane. "In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla", ha detto Silvio Berlusconi prendendo in qualche odo le distanze dal leader della Lega, suo alleato nella coalizione di centrodestra:. "Si tratta di un attacco su obiettivi precisi – ha continuato poi l'ex Cavaliere – contro siti legati alla produzione di armi chimiche, che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi".

"Le bombe – ha twittato il coordinatore nazionale di Mdp e deputato di LeU, Roberto Speranza – non risolvono i problemi. Li aggravano. Serve un immediato cessate il fuoco e una nuova iniziativa internazionale per la #PACE".

Anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha affidato la sua prima reazione a Twitter: "L'uso di armi chimiche è inaccettabile. L'Europa – ha scritto – deve giocare un ruolo maggiore nel garantire la pace e nell'evitare l'aggravarsi di crisi umanitarie, come quella che soffrono i siriani". Tajani ha inoltre spiegato che lunedì, durante la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, si terrà un dibattito sulla questione siriana.

A cura di Biagio Chiariello
11:01

Gentiloni: "Risposta alle armi chimiche. Ma dall'Italia non sono partite azioni belliche"

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L'azione di questa notte è stata una risposta "motivata all'uso di armi chimiche". Lo dice l'ormai ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, chiarendo che "dall'Italia non sono partite azioni belliche" e avvertendo che l'intervento, "circoscritto e mirato a colpire le armi chimiche", "non può e non deve essere l'inizio di un'escalation". E ancora: "Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sono Paesi alleati, ma abbiamo insistito e chiarito che il supporto logistico che forniamo soprattutto agli Usa, in questo caso particolare, non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria".

A cura di Biagio Chiariello
10:48

Mosca: "La Siria ha abbattuto 71 missili sui 103 sganciati dagli USA"

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La difesa aerea siriana ha abbattuto 71 su 103 missili cruise lanciati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Lo riferisce la Difesa russa, aggiungendo che non ci sono stati feriti e che i siti militari siriani hanno subito solo danni minori.

Intanto dopo il raid su Damasco, centinaia di siriani sono scesi in strada nella capitale sventolando bandiere siriane, russe e iraniane in segno di vittoria e suonando i clacson delle auto in un atto di sfida. "Siamo i tuoi uomini, Bashar", hanno urlato molti di loro. La tv di Stato ha trasmesso in diretta le immagini di una folla di civili mescolata agli uomini un uniforme.

A cura di Biagio Chiariello
10:45

La reazione di Salvini: "Pazzesco, fermatevi"

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"Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche' di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti', aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi". Sono le parole di Matteo Salvini su Twitter dopo l'attacco nella notte in Siria da parte di Usa, Gran Bretagna e Francia.

A cura di Biagio Chiariello
10:13

Putin: "Un atto di aggressione". Francia: "Mosca era stata avvertita dell'attacco"

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La Russia ha intenzione di chiedere una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere l'attacco della coalizione occidentale in Siria: lo ha fatto sapere Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il presidente russo l'ha definito "un atto di aggressione" contro un Paese che sta combattendo il terrorismo sul suo territorio. Per Putin, inoltre, l'intervento senza un mandato delle Nazioni Unite è "una violazione del diritto internazionale".

Ad ogni modo non ci sarebbero stati segnali di una possibile risposta delle forze di Damasco o di Mosca all'attacco: lo affermano fonti delle forze Usa presenti in Siria per combattere l'Isis. I raid, secondo gli analisti, dovrebbero portare a una "risposta forte di facciata ma non a contromisure militari"; il rischio, invece, è che la rappresaglia venga condotta con "armi cibernetiche". C'è poi da dire che secondo il ministro della Difesa francese, Florence Parly, Mosca "è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria", ha detto aggiungendo che l'operazione in Siria è stata "legittima, limitata e proporzionata".

A cura di Biagio Chiariello
09:51

Mosca: "Non abbiamo attivati i nostri sistemi di difesa

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I sistemi di difesa aerea russi dislocati in Siria non erano attivi al momento del raid compiuto dagli USA insieme a Gran Bretagna e Francia. Lo fa sapere il ministero della Difesa, spiegando che i bombardamenti sono stati contrastati unicamente dai sistemi antimissilistici siriani "S-125, S-200, Buk e Kvadrat: sono sistemi prodotti oltre 30 anni fa in Unione Sovietica", che ciononostante hanno "intercettato e abbattuto" un numero "considerevole" di missili.

A cura di Biagio Chiariello
09:45

Il segretario della Difesa: "Un messaggio chiaro per Assad"

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"Questo è un chiaro messaggio per Assad", ha spiegato il segretario americano alla Difesa, l'ex generale James Mattis, in merito all'attacco in Siria. Il braccio destro di Trump ha poi assicurato come il raid sia stata compiuto evitando vittime civili, così come tra gli stessi soldati USA. Del resto, ha sottolineato ancora il numero uno del Pentagono, si è trattato di un attacco mirato che ha avuto come obiettivo solo siti legati alla produzioni o allo stoccaggio di armi chimiche. "Lo scorso anno il regime di Assad non ha compreso bene il messaggio", ha aggiunto quindi Mattis, riferendosi al precedente attacco militare Usa in Siria dell'aprile 2017: "Così questa volta abbiamo colpito in maniera più dura insieme ai nostri alleati. E se Assad e i suoi generali assassini dovessero perpetrare un altro attacco con armi chimiche, dovranno rispondere ancora di più alle loro responsabilità".

A cura di Biagio Chiariello
09:30

Trump attacca la Siria: notte di bombardamenti su Damasco e Homs

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"Ho ordinato l’attacco alla Siria". L'annuncio di Donald Trump è arrivato in diretta tv, intorno alle 22, ora di Washington (in Italia erano le tre di notte), a una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, in un drammatico discorso alla nazione. Il Presidente USA ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito "un mostro" che massacra il proprio popolo."Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano", ha detto Trump. Tutto ciò mentre primi missili Tomahawk cadevano su Damasco e Homs. L’operazione, arrivata un po’ a sorpresa dopo che nelle ultime ore erano giunti segnali di distensione, è stata portata avanti da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, che hanno utilizzato unità navali e forze aeree.

Dove sono caduti i missili

Colpiti un centro di ricerca nel centro della capitale siriana, un impianto di stoccaggio di armi chimiche a Ovest di Homs e una seconda struttura nelle vicinanze, sempre contenente armi chimiche ed equipaggiamenti. Secondo il regime di Assad i danno sarebbero limitati. Dalle prime informazioni ci sarebbero almeno tre civili rimasti feriti in uno dei punti colpiti, la base di Homs.

Le reazioni della Russia

Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'attacco "è una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità siriana". "Bisogna essere davvero eccezionali per colpire la capitale della Siria proprio nel momento in cui si è guadagnata una possibilità di avere un futuro pacifico" ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, stigmatizzando gli Usa e gli alleati Londra e Parigi. Anche l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su Facebook che ci saranno "conseguenze" e ha accusato l'Occidente di aver delineato "uno scenario prestabilito".

A cura di Biagio Chiariello
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