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Trump attacca la Siria insieme a Parigi e Londra: pioggia di bombe su Damasco

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Attacco congiunto tra Usa, Regno Unito e Francia: colpiti siti militari a Damasco e Homs. Contro la Siria sarebbero stati lanciati 103 missili, di cui "almeno 65" sarebbero stati intercettati. La Russia, che era stata avvertita dell'attacco, minaccia ritorsioni.

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Attacco in Siria, scontro all'Onu tra Mosca e Stati Uniti: "Finito il tempo delle parole"

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A poco più di 24 ore dall'attacco congiunto di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria, la tensione continua a essere alta non soltanto in Medioriente ma anche e soprattutto all'Onu. Nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza convocata al Palazzo di Vetro di New York nelle scorse ore, l'ambasciatrice Usa Nikki Haley ha affermato senza mezzi termini che "ora il tempo delle parole è finito, e se la Siria userà ancora i gas gli Stati Uniti hanno il colpo in canna e sono pronti a sparare di nuovo". Soprattutto, Haley, d'accordo con il presidente Donald Trump, ha parlato di una campagna di "disinformazione della Russia. Ma le foto dei bambini morti non sono fake news".

"La nostra azione – ha continuato la rappresentante di Washington all'Onu – non è una vendetta, né una punizione, né per una simbolica dimostrazione di forza ma abbiamo dato alla diplomazia chance dopo chance. I nostri sforzi risalgono al 2013. La Siria si è impegnata a rispettare la convenzione sulle armi chimiche. Ma come abbiamo visto dallo scorso anno, questo non è successo. Il raid di ieri è un messaggio chiarissimo: gli Stati Uniti non consentiranno al regime di Assad di usare le armi chimiche".

Durissima la replica di Mosca. "L'attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area", ha detto il rappresentante permanente del Cremlino all'Onu, Vasily Nebenzya, sottolineando come sia stato "fatto tutto il possibile per evitare queste strategie destabilizzatrici ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione". Intanto, la Siria ha chiesto alla comunità internazionale di condannare l'attacco, ma la sua richiesta è rimasta inascoltata.

A cura di Ida Artiaco
22:30

Usa: "In arrivo nuove sanzioni alla Russia per il sostegno ad Assad"

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L'amministrazione Trump è pronta a elevare nuove sanzioni alla Russia. Lo ha dichiarato l'ambasciatrice Usa all'Onu, Nikki Haley, annunciando che le misure – che saranno in sostanza maggiori sanzioni economiche alla Russia per il sostegno al presidente siriano Bashar Assad e al suo apparente uso di armi chimiche –  potrebbero essere varate già domani.

A cura di Charlotte Matteini
22:23

Macron: "Il nostro attacco è legittimo. La Russia è complice nell'uso di armi chimiche in Siria"

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Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha rivendicato la legittimità dell'intervento in Siria e ribadito: "Conduciamo una guerra contro i gruppi terroristi islamici che hanno colpito il nostro Paese, nel quadro di una coalizione internazionale. C'è una risoluzione del settembre 2013 che prevede l'uso della forza se non è rispettato il divieto di usare armi chimiche. L'operazione è riuscita sul piano militare, i missili hanno raggiunto gli obiettivi, è stata distrutta la loro capacità di produrre armi chimiche. E da parte loro non c'è stata nessuna vittima. La decisione di intervenire è stata presa domenica scorsa, 48 ore dopo le prime identificazioni dell'uso di armi chimiche nella Ghuta orientale. La Russia è stata complice nell'uso delle armi chimiche in Siria".

Il presidente Macron ha inoltre rivelato di aver convinto il presidente Usa, Donald Trump, a restare a lungo in Siria: "Dieci giorni fa, il presidente Trump ha detto che gli Stati Uniti intendevano disimpegnarsi dalla Siria. Noi l'abbiamo convinto che era necessario rimanere a lungo. L'abbiamo anche convinto che bisognava limitare gli attacchi con armi chimiche, mentre c'era un'escalation tramite una serie di tweet che non vi saranno sfuggiti…". Infine, per quanto riguarda i bombardamenti di venerdì notte, il presidente francese ha dichiarato che sono stati una risposta al presunto attacco chimico del 7 aprile a Douma, non una dichiarazione di guerra al regime di Damasco.

A cura di Charlotte Matteini
22:19

Russia: "Gli Usa vogliono punirci per cose che non hanno alcun collegamento con la realtà"

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"Gli Usa vogliono punire la Russia per il semplice fatto di essere un attore globale, per questo stanno per varare altre sanzioni che non hanno alcun collegamento con la realtà", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un'intervista sul primo canale della tv russa rispondendo all'ambasciatrice Usa all'Onu Nikki Haley che ha annunciato nuove misure contro la Russia per il sostegno ad Assad.

A cura di Charlotte Matteini
16:55

Attacco in Siria, Putin contro gli Usa: "Azioni illegali. Provocheranno un caos inevitabile"

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Ancora botta e risposta a distanza tra Vladimir Putin e Donald Trump. Mentre il presidente degli Stati Uniti continua a definire il raid compiuto in Siria da Washington, Londra e Parigi come "perfetto", il numero uno di Mosca, dopo aver sentito il presidente iraniano Hassan Rohani, entrambi alleati di Assad, ha definito gli attacchi delle potenze occidentali "un'azione illegale" che avrà impatti negativi sulla situazione politica. Nel corso di una telefonata tra i due leader, riferisce il Cremlino, Putin ha anche sottolineato che "se queste azioni compiute in violazione della carta dell'Onu continueranno, provocheranno inevitabilmente il caos nelle relazioni internazionali".

Per Bashar Al-Assad, invece, i missili occidentali che hanno colpito la sua Siria non avranno altro effetto che “unire il Paese” sotto la sua leadership. Per il dittatore siriano, inoltre, al raid si è associata una campagna di menzogne al Consiglio di Sicurezza contro la Siria e la Russia. “Questo dimostra che entrambi i Paesi stanno combattendo una battaglia non solo contro il terrorismo, ma anche a difesa del diritto internazionale che si basa sul rispetto per la sovranità degli stati e della volontà dei loro popoli".

A cura di Ida Artiaco
15:39

Attacco in Siria, Trump: "Raid perfetto, mi attaccano su missione compiuta".

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato un nuovo messaggio sull'attacco alla Siria compiuto ieri, sabato 14 aprile, in maniera congiunta da Washington, Londra e Parigi. Lo ha fatto ancora una volta su Twitter. "Il raid in Siria è stato compiuto in modo così perfetto, con tale precisione, che l'unico modo in cui i mezzi di informazione che diffondono notizie false potevano sminuirlo è stato con il mio uso del termine ‘missione compiuta. Sapevo che si sarebbero aggrappati a questo", ha tuonato sul social network dei cinguettii in risposta ai commenti ironici di una parte della stampa sull'azione decisa contro Damasco.

A cura di Ida Artiaco
13:42

L’appello del Papa: “Sono profondamente turbato, prevalga la pace”

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“Sono profondamente turbato dall'attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fatica a concordare un'azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo. Mentre prego per la pace, e invito tutte le persone di buona volontà a continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace”: è quanto ha detto oggi papa Francesco al Regina Coeli.

A cura di Susanna Picone
12:53

Attacco in Siria, esplosione in una base iraniana a sud di Aleppo: almeno 20 morti

Immagine di repertorio.
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Una forte esplosione ha interrotto il sonno di Aleppo, città a Sud della Siria, dove la notte scorsa sarebbe stata colpita, secondo fonti dell'Osservatorio dei Diritti Umani, la base iraniana di Jabal Azzan, la più grande del Paese. Venti sarebbero in totale le vittime, tra cui anche alcuni militari di Teheran. La notizia, lanciata dai media turchi e ripresa dall’agenzia russa Tass, tuttavia non è molto chiara e si attendono conferme ufficiali da fonti indipendenti: non si sa ancora se sia trattato di un’esplosione accidentale in un deposito di armi o se vi sia stato un attacco aereo. La zona in cui si è verificato l'episodio è sotto il controllo delle forze siriane e afghane, alleate del governo siriano.

Tuttavia, alcuni media di Damasco parlano già apertamente di un raid aereo israeliano, come quello attribuito a Israele della scorsa settimana, che ha provocato la morte di 24 iraniani. Ma il gruppo sciita libanese Hezbollah, che ha combattenti nella zona, ha detto attraverso il suo canale di notizie su Twitter che "non sono vere le informazioni di un’incursione nemica" in Aleppo, smentendo di fatto che si tratti di un raid israeliano. Continua così a salire la tensione in tutta la regione già provata dopo l'attacco congiunto di ieri ad opera di Usa, Francia e Gran Bretagna.

A cura di Ida Artiaco
21:16

Telefonata tra il Papa e Patriarca di Mosca: "Basta spargimento di sangue"

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Telefonata diretta oggi tra Papa Francesco e il patriarca di Mosca Kirill dopo l'attacco Usa in Siria. A renderlo noto lo stesso leader ortodosso da cui è partita l'iniziativa . "La Chiesa ortodossa russa intende continuare il dialogo col Vaticano per fermare lo spargimento di sangue in Siria" ha spiegato Kirill, aggiungendo: "Abbiamo intrapreso questa iniziativa – ha detto – consci che i cristiani non possono rimanere indifferenti di fronte a ciò che avviene in Siria. Il nostro è stato un chiaro dialogo di pace". In precedenza, in una nota congiunta, i Patriarchi di tutte le Chiese cristiane d'Oriente hanno denunciato l'attacco come "una brutale e ingiusta aggressione" alla Siria.  "Solleviamo le nostre voci per affermare" che "questa brutale aggressione è una violazione delle leggi internazionali, perché è un assalto ingiustificato a un Paese sovrano, membro dell'Onu" e "distrugge le possibilità di una soluzione politica pacifica e porta ad un'escalation", hanno scritto i leader religiosi

A cura di Antonio Palma
19:44

L'Onu boccia richiesta russa di condannare l'attacco in Siria

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Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, convocato appositamente dopo l'attacco Usa in Siria  ha bocciato la richiesta russa di condannare il raid. La risoluzione era stata presentata da Mosca per "condannare l'aggressione contro la Siria da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, in violazione delle leggi internazionali e della Carta delle Nazioni Unite". Il testo però ha ottenuto solo 3 voti a favore: della stessa Russia, di Cina e Bolivia. Otto invece  8 i voti contrari e 4 gli astenuti. Non è stato necessario il veto di Usa, Gran Bretagna e Francia.

A cura di Antonio Palma
17:48

Russia condanna attacco in Siria: "Usa hanno violato la Carta delle Nazioni Unite"

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L'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, ha condannato con parole dure "l'aggressione" degli Usa contro la Siria che "renderà ancora peggiore la catastrofe umanitaria", oltre a minare l'autorità del Consiglio di Sicurezza. "E' il momento che gli Usa imparino che il codice internazionale di comportamento sull'uso della forza è regolato dalla Carta delle Nazioni Unite", ha precisato.

Ma l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley ha risposto così: "Abbiamo dato alla diplomazia chance dopo chance. Ma il tempo delle parole è finito. Non permetteremo al regime di Assad di usare armi chimiche", ha detto durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Haley ha parlato di una "campagna di disinformazione" della Russia: "Ma le foto dei bambini morti non sono fake news". E insiste: "Se la Siria userà ancora le armi chimiche, gli Usa sono ‘locked and loaded', ossia hanno il colpo in canna e sono pronti a sparare. Quando il presidente Trump traccia una linea rossa, poi la sostiene", ha aggiunto, ribadendo di aver "dato alla diplomazia occasioni su occasioni".

A cura di Annalisa Cangemi
16:44

Calderoli: "L'Onu è inutile, meglio chiuderlo se tace e non interviene quando dovrebbe"

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"Quando uno Stato sovrano viene attaccato da un altro Stato, senza autorizzazione dell'Onu, siamo di fronte ad una violazione del diritto internazionale" e "l'ONU in teoria dovrebbe intervenire invece tace: meglio allora chiudere questi costosi organismi internazionali se tanto poi si agisce solo in base alla legge del più forte o del più armato". Così il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, secondo il quale "è inutile avere l'ONU se poi a violare le norme internazionali sono le democrazie occidentali".

E poi spiega: "L'attacco missilistico contro la Siria deciso da Washington, Londra e Parigi, rappresenta un attacco ad uno Stato sovrano, non legittimato da nessuna risoluzione ONU e senza che si sia potuto realmente verificare che il regime di Assad abbia effettivamente utilizzato armi chimiche contro i ribelli" – afferma il senatore – "Poi su queste "armi chimiche" vediamo cosa verrà fuori, perché ci ricordiamo bene delle fantomatiche "armi di distruzioni di massa" di cui doveva disporre il regime di Saddam: abbiamo fatto una guerra per distruggerle, salvo poi scoprire che non c'erano".

A cura di Annalisa Cangemi
16:00

Salvini: "Trump sta sbagliando, è malato pensare a una terza guerra mondiale"

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"Sono stato contento della vittoria di Trump ma se qualcuno che stimo commette errori, ritengo mio dovere ricordare che sta sbagliando. Stimo Putin e lo ritengo uno degli uomini di governo più lucidi, lungimiranti e concreti di questo momento. Poi tutti possono commettere errori e i missili contro la Siria sono un errore clamoroso: magari rispondono agli interessi economici di qualcuno, pensiamo ai francesi come in Libia?". Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini in una diretta Facebook dopo l'attacco in Siria. E' "malato", sostiene, "pensare a una terza guerra mondiale o nuova guerra fredda".

A cura di Annalisa Cangemi
15:30

Pentagono: "Ogni obiettivo scelto è stato colpito con successo"

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"Ogni obiettivo scelto è stato colpito son successo": lo affermano i vertici delle forze armate americane durante un briefing al Pentagono per descrivere i risultati dell'intervento in Siria.

Il raid di stanotte "ha azzoppato il programma di armi chimiche" di Damasco e indebolito la possibilità di futuri attacchi chimici da parte del regime di Assad, ha aggiunto il Pentagono, sottolineando come i bombardamenti porteranno il programma di armi chimiche siriano indietro di anni.

A cura di Annalisa Cangemi
15:20

Delusione tra i ribelli anti Assad per la portata del raid: "Attacco insignificante"

LONDRA – Sono di delusione, secondo la Bbc, le prime reazioni di alcune delle maggiori milizie ribelli siriani anti-Assad ai raid occidentali. Mohammad Alloush, di Jaish al-Islam, fazione islamico-radicale ma sostenuta dagli Usa i cui miliziani sono stati gli ultimi ad abbandonare Duma dopo la sconfitta nella Ghuta, parla di "attacco insignificante". E altri gruppi temono ora che l'offensiva governativa si possa estendere dalle sacche jihadiste vicine a Damasco alla provincia di Idlib, ultima roccaforte relativamente salda dei ribelli.

A cura di Giorgio Scura
15:07

Ong conferma: "Più di 65 missili (su 103 lanciati) intercettati da contraerea"

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L'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong vicina all'opposizione con base in Gran Bretagna, ha confermato oggi che un'elevata percentuale di missili lanciati stanotte da Usa, Regno Unito e Francia su obiettivi in Siria è stata intercettata: almeno 65 (su 103 totali), secondo le stime dell'ong, sono stati quelli distrutti dalla contraerea di Damasco. Mosca in precedenza ne aveva contati 71. Sono stati lanciati Tomowack e altri missili da portaaerei e sottomarini dal Mar Rosso e dal mar Mediterraneo, più altri attacchi aerei con Tornado. Il regime siriano ha lanciato una quarantina di missili ma senza guida – dice il generale Kenneth Mckenzie dei Marines – , creando anche un notevole rischio per la popolazione civile.

Sebbene i numeri sembrino indicare un sostanziale ridimensionamento dei proclami di successo venuti da Washington, Londra e Parigi, l'Osservatorio (che per l'esattezza fa riferimento a "più di 65 missili intercettati", a quanto riporta la Bbc), sottolinea anche una serie di obiettivi centrati nell'attacco. E precisa che le installazioni prese di mira sarebbero in totale almeno cinque: due centri di ricerca a Jamraya e a Barzeh, a nord di Damasco; depositi bellici della quarta divisione della Guardia Repubblica siriana nella base aerea di Mezzeh; depositi nell'area di Kiswah, a sud della capitale; e infine un centro di ricerca nei dintorni di Homs dove gli occidentali sospettano fossero state nascoste armi chimiche.

A cura di Giorgio Scura
13:01

Il presidente siriano Assad va al lavoro il giorno dopo i raid

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La presidenza siriana ha postata sul suo account Twitter un video che mostra Bashar al Assad arrivare al lavoro, presumibilmente al Palazzo presidenziale, ore dopo i raid americani, francesi e britannici della notte contro obiettivi del regime di Damasco. Nel breve filmato si vede il presidente, in giacca e cravatta e con una valigetta in mano, entra nell'ingresso di un palazzo.

"Gli attacchi della notte contro Damasco aumentano la determinazione a continuare "a distruggere il terrorismo in ogni angolo della Siria". ha poi detto Bashar Al Assad, citato dai media internazionali, aggiungendo che l'Occidente ha agito dopo aver perso il controllo nel conflitto siriano.

A cura di Biagio Chiariello
12:08

Francia: "Distrutto in buona parte l'arsenale chimico. Obiettivi raggiunti "

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I raid in Siria hanno distrutto "una buona parte dell'arsenale chimico" di Damasco, ha riferito il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian a Bfmtv. "Gli obiettivi fissati sono stati raggiunti", ha aggiunto Le Drian e ha avvertito: "Se la linea rossa (di attacchi chimici) sarà di nuovo oltrepassata, ci saranno altri raid, ma penso che la lezione sia stata compresa".

A cura di Biagio Chiariello
11:03

Berlusconi prende le distanze da Salvini: "Meglio non dire niente sull'attacco in Siria"

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Sull'attacco in Siria, oltre all'intervento di Salvini, sono arrivati i commenti delle altre forze politiche italiane. "In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla", ha detto Silvio Berlusconi prendendo in qualche odo le distanze dal leader della Lega, suo alleato nella coalizione di centrodestra:. "Si tratta di un attacco su obiettivi precisi – ha continuato poi l'ex Cavaliere – contro siti legati alla produzione di armi chimiche, che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi".

"Le bombe – ha twittato il coordinatore nazionale di Mdp e deputato di LeU, Roberto Speranza – non risolvono i problemi. Li aggravano. Serve un immediato cessate il fuoco e una nuova iniziativa internazionale per la #PACE".

Anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha affidato la sua prima reazione a Twitter: "L'uso di armi chimiche è inaccettabile. L'Europa – ha scritto – deve giocare un ruolo maggiore nel garantire la pace e nell'evitare l'aggravarsi di crisi umanitarie, come quella che soffrono i siriani". Tajani ha inoltre spiegato che lunedì, durante la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, si terrà un dibattito sulla questione siriana.

A cura di Biagio Chiariello
11:01

Gentiloni: "Risposta alle armi chimiche. Ma dall'Italia non sono partite azioni belliche"

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L'azione di questa notte è stata una risposta "motivata all'uso di armi chimiche". Lo dice l'ormai ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, chiarendo che "dall'Italia non sono partite azioni belliche" e avvertendo che l'intervento, "circoscritto e mirato a colpire le armi chimiche", "non può e non deve essere l'inizio di un'escalation". E ancora: "Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sono Paesi alleati, ma abbiamo insistito e chiarito che il supporto logistico che forniamo soprattutto agli Usa, in questo caso particolare, non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria".

A cura di Biagio Chiariello
10:48

Mosca: "La Siria ha abbattuto 71 missili sui 103 sganciati dagli USA"

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La difesa aerea siriana ha abbattuto 71 su 103 missili cruise lanciati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Lo riferisce la Difesa russa, aggiungendo che non ci sono stati feriti e che i siti militari siriani hanno subito solo danni minori.

Intanto dopo il raid su Damasco, centinaia di siriani sono scesi in strada nella capitale sventolando bandiere siriane, russe e iraniane in segno di vittoria e suonando i clacson delle auto in un atto di sfida. "Siamo i tuoi uomini, Bashar", hanno urlato molti di loro. La tv di Stato ha trasmesso in diretta le immagini di una folla di civili mescolata agli uomini un uniforme.

A cura di Biagio Chiariello
10:45

La reazione di Salvini: "Pazzesco, fermatevi"

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"Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche' di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti', aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi". Sono le parole di Matteo Salvini su Twitter dopo l'attacco nella notte in Siria da parte di Usa, Gran Bretagna e Francia.

A cura di Biagio Chiariello
10:13

Putin: "Un atto di aggressione". Francia: "Mosca era stata avvertita dell'attacco"

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La Russia ha intenzione di chiedere una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere l'attacco della coalizione occidentale in Siria: lo ha fatto sapere Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il presidente russo l'ha definito "un atto di aggressione" contro un Paese che sta combattendo il terrorismo sul suo territorio. Per Putin, inoltre, l'intervento senza un mandato delle Nazioni Unite è "una violazione del diritto internazionale".

Ad ogni modo non ci sarebbero stati segnali di una possibile risposta delle forze di Damasco o di Mosca all'attacco: lo affermano fonti delle forze Usa presenti in Siria per combattere l'Isis. I raid, secondo gli analisti, dovrebbero portare a una "risposta forte di facciata ma non a contromisure militari"; il rischio, invece, è che la rappresaglia venga condotta con "armi cibernetiche". C'è poi da dire che secondo il ministro della Difesa francese, Florence Parly, Mosca "è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria", ha detto aggiungendo che l'operazione in Siria è stata "legittima, limitata e proporzionata".

A cura di Biagio Chiariello
09:51

Mosca: "Non abbiamo attivati i nostri sistemi di difesa

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I sistemi di difesa aerea russi dislocati in Siria non erano attivi al momento del raid compiuto dagli USA insieme a Gran Bretagna e Francia. Lo fa sapere il ministero della Difesa, spiegando che i bombardamenti sono stati contrastati unicamente dai sistemi antimissilistici siriani "S-125, S-200, Buk e Kvadrat: sono sistemi prodotti oltre 30 anni fa in Unione Sovietica", che ciononostante hanno "intercettato e abbattuto" un numero "considerevole" di missili.

A cura di Biagio Chiariello
09:45

Il segretario della Difesa: "Un messaggio chiaro per Assad"

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"Questo è un chiaro messaggio per Assad", ha spiegato il segretario americano alla Difesa, l'ex generale James Mattis, in merito all'attacco in Siria. Il braccio destro di Trump ha poi assicurato come il raid sia stata compiuto evitando vittime civili, così come tra gli stessi soldati USA. Del resto, ha sottolineato ancora il numero uno del Pentagono, si è trattato di un attacco mirato che ha avuto come obiettivo solo siti legati alla produzioni o allo stoccaggio di armi chimiche. "Lo scorso anno il regime di Assad non ha compreso bene il messaggio", ha aggiunto quindi Mattis, riferendosi al precedente attacco militare Usa in Siria dell'aprile 2017: "Così questa volta abbiamo colpito in maniera più dura insieme ai nostri alleati. E se Assad e i suoi generali assassini dovessero perpetrare un altro attacco con armi chimiche, dovranno rispondere ancora di più alle loro responsabilità".

A cura di Biagio Chiariello
09:30

Trump attacca la Siria: notte di bombardamenti su Damasco e Homs

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"Ho ordinato l’attacco alla Siria". L'annuncio di Donald Trump è arrivato in diretta tv, intorno alle 22, ora di Washington (in Italia erano le tre di notte), a una settimana dagli attacchi con gas chimici di Douma, in un drammatico discorso alla nazione. Il Presidente USA ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito "un mostro" che massacra il proprio popolo."Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano", ha detto Trump. Tutto ciò mentre primi missili Tomahawk cadevano su Damasco e Homs. L’operazione, arrivata un po’ a sorpresa dopo che nelle ultime ore erano giunti segnali di distensione, è stata portata avanti da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, che hanno utilizzato unità navali e forze aeree.

Dove sono caduti i missili

Colpiti un centro di ricerca nel centro della capitale siriana, un impianto di stoccaggio di armi chimiche a Ovest di Homs e una seconda struttura nelle vicinanze, sempre contenente armi chimiche ed equipaggiamenti. Secondo il regime di Assad i danno sarebbero limitati. Dalle prime informazioni ci sarebbero almeno tre civili rimasti feriti in uno dei punti colpiti, la base di Homs.

Le reazioni della Russia

Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'attacco "è una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità siriana". "Bisogna essere davvero eccezionali per colpire la capitale della Siria proprio nel momento in cui si è guadagnata una possibilità di avere un futuro pacifico" ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, stigmatizzando gli Usa e gli alleati Londra e Parigi. Anche l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su Facebook che ci saranno "conseguenze" e ha accusato l'Occidente di aver delineato "uno scenario prestabilito".

A cura di Biagio Chiariello
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