Le notizie del 9 febbraio sul violento terremoto tra la Turchia e la Siria: il bilancio supera le 20mila vittime tra i due Paesi.
Dai due Paesi devastati arrivano anche diverse storie di salvataggi, anche da parte dei soccorritori italiani. Una donna e il figlio sono stati salvati dopo 70 ore sotto le macerie, un bambino trovato vivo dopo 80 ore.
Resta disperso il veneto Angelo Zen e si cerca anche una famiglia italiana di 6 persone dispersa a Antiochia.. Intanto il presidente turco Erdogan fa mea culpa sulla macchina dei soccorsi dopo che si erano levate critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite.
Dalla Croce Rossa a Save The Children, le organizzazioni che stanno organizzando aiuti dall’Italia alle popolazioni di Turchia e Siria.
Capo dell'Oms in viaggio verso la Siria per portare assistenza
Il capo dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus è in viaggio verso la Siria per offrire assistenza sanitaria nelle aree colpite dal terremoto.
Usa annunciano 85 milioni di dollari di aiuti a Turchia e Siria
Gli Stati Uniti hanno annunciato 85 milioni di dollari di aiuti alla Turchia e Siria per il terremoto. Gli aiuti, fa sapere Usaid, saranno versati ai partner per "fornire l'aiuto necessario urgente a milioni di persone".
Maerne di Martellago si riunisce in preghiera per Angelo Zen
La comunità di Maerne di Martellago (Venezia) si è riunita questa sera nella chiesa parrocchiale per pregare per Angelo Zen, l'imprenditore 60enne disperso nel terremoto in Turchia. A celebrare la funzione è stato il parroco, don Siro Zorzi, alla presenza di Andrea Saccarola, sindaco di Martellago, e Simone Bontorin, primo cittadino di Romano d'Ezzelino (Vicenza) dove Zen ha risieduto per oltre 20 anni.
Siria, sommerso il villaggio di Al-Tlul dopo il crollo della diga
Il villaggio siriano di Al-Tlul è stato sommerso dopo il crollo della diga di Salqeen, vicino al confine con la Turchia, nella provincia di Idlib. La notizia è stataa riferita da Arab News. Centinaia di famiglie hanno dovuto lasciare le loro case
Bilancio dei morti dopo il sisma supera i 20mila per Turchia e Siria
Il bilancio dei morti nel sisma che ha colpito Siria e Turchia supera i 20mila. Continuano le operazioni per il recupero di dispersi e feriti, ma con il trascorrere delle ore diventano sempre meno le speranze di trovare nuovi superstiti.
Consiglio dei ministri, 11 milioni di euro per soccorsi a Turchia e Siria
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha dichiarato lo stato di emergenza di 6 mesi per intervento all'estero dopo il sisma che ha colpito Turchia e Siria. Per gli interventi urgenti di soccorso e assistenza alla popolazione sono stati stanziati 11 milioni di euro.
Erdogan: "Nessuno resterà senza casa"
"Nessuno rimarrà senza casa" ha promesso il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che da ieri si trova nelle province colpite dal terribile terremoto della mattina del 6 febbraio. "Abbiamo affrontato altre catastrofi terribili, penso ai terremoti di Van, Bingol, Smirne, Malatya ed Elazig. Ma penso anche alle esondazioni di Kastamonu e agli incendi che hanno colpito Mugla e Antalya. Come abbiamo ricostruito in quelle situazioni, ricostruiremo anche ora. Tutti torneranno a vivere in una casa velocemente".
Unicef: "Fino a 5mila bambini rimasti soli in Turchia"
Secondo l'Unicef, in Turchia sono circa 5000 i bambini rimasti soli dopo il terremoto. Il numero sta aumentando a dismisura. "Siamo partiti il primo giorno da 500 bambini e ora siamo ta i 1000 e i 5000. Queste cifre però non fanno che aumentare. Quando i genitori vengono portati in ospedale, spesso non sopravvivono e i bimbi restano orfani. Altri 700 invece erano già orfani prima del terremoto e non hanno più un tetto sopra la testa perché i loro orfanotrofi sono crollati. Per 496 è stato ultimato il trasferimento in luoghi sicuri, mentre per altri 204 è ancora in corso"
Tajani: "Aiuti alla Siria passeranno per Beirut"
"Per mandare aiuti alla Siria dopo il terremoto, l'Italia passerà per Beirut dove verrà mandato il materiale, anche quello donato da privati". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Villa Madama, ricordando che in Siria il nostro Paese ha solo un incaricato d'affari che risiede in Libano. L'incaricato d'affari si è ora recato in Siria.
Lungo la faglia Est Anatolica deformazione di 300 chilometri
Una deformazione, ossia una spaccatura che si estende per 300 chilometri lungo la faglia Est Anatolica, è stata provocata dal terremoto avvenuto il 6 febbraio fra Turchia e Siria. Le due placche, quella Arabica e quella Anatolica, si sarebbero spostate di tre metri e l'energia liberata ha causato una deformazione lungo 300 chilometri secondo la sismologa Aybige Akinci dell'Ingv
Famiglia di 5 persone estratta viva dalle macerie dopo 82 ore
Una famiglia di 5 persone è stata salvata dopo 82 ore sotto le macerie a Belen, nella provincia di Hatay. Giorni dopo il sisma, l'Afad, autorità ufficiale della Turchia per la gestione dei disastri e delle emergenze ha salvato padre, madre e tre figli. Tutti sono stati subito affidati alle cure dei medici
Erdogan: "Solo in Turchia 16.170 morti"
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha fatto sapere che solo in Turchia sono stati registrati 16.170 morti e 64mila feriti dopo il terremoto che lunedì ha sconvolto il sud della Turchia e la Siria.
Siria, convoglio con aiuti Onu raggiunge Idlib: "Già previsto, niente per i terremotati"
Un convoglio di aiuti delle Nazioni Unite è arrivato nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria. A riportarlo è la Bbc, che ha precisato che sei camion carichi di cibo e kit per l'igiene hanno attraversato il valico di Bab al-Hawa dalla Turchia. "Si tratta di aiuti di routine – ha commentato un portavoce dei Caschi Bianchi -. Cibo e sterilizzatori, ma niente per aiutare le persone intrappolate dopo il terremoto. Non c'è assolutamente nulla". Secondo fonti al valico di Bab al-Hawa, l'arrivo del convoglio era pianificato già prima del terremoto.
Ancora nessuna traccia di Angelo Zen, disperso dopo il terremoto: “Continuiamo a cercare”
Non si ancora nulla di Angelo Zen, il cittadino italiano disperso dopo il terremoto in Turchia, dove si trovava per lavoro. La Farnesina ha contattato la municipalità di Romano d’Ezzelino e alcune aziende della zona per ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo. Le ultime notizie.
Alì Kunduru, cittadino italo – turco che vive in Italia: “Venti parenti sotto le macerie”
Alì Kunduru è un cittadino italo – turco che vive in Italia e che ha perso parte della sua famiglia nel terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia.L'intervista a Fanpage.it: “Da parte di mio papà ho perso 42 parenti e quasi 20 sono ancora sotto le macerie. Pensarci fa troppo male".
Terremoto Turchia, evacuate circa 30mila persone dalla zona dell'epicentro
Quasi 30.000 persone sono state evacuate da Kahramanmaras, la provincia meridionale della Turchia vicino all'epicentro del terremoto. Lo ha reso noto con un report aggiornato sul suo sito ‘agenzia turca per la gestione dei disastri, Afad. "Alle 11,38, un totale di 28.044 cittadini sono stati evacuati dall'area del disastro, 4.607 attraverso autostrada e ferrovia e 23.437 per via aerea. Questi cittadini sono collocati nelle aree ricettive e nelle foresterie indicate dal coordinamento dei Governatorati e dell'Afad presso le province di destinazione".
Recuperati i corpi di alcuni giocatori della squadra di pallavolo che alloggiava in un hotel crollato
Tra le vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ci sono anche alcuni giocatori di una squadra di pallavolo che soggiornava in un hotel ad Adiyaman, nell'Anatolia sud orientale. Tra le macerie dell'hotel di sette piani, scrive la Bbc, sono stati ritrovati i corpi di due insegnanti e di uno studente. Nell'albergo alloggiavano 39 componenti delle squadre di pallavolo femminile e maschile del Famagusta Turkish Education College, accompagnati dai professori e dai loro parenti. Al momento i sopravvissuti sono solo solo 4, ma le operazioni di soccorso continuano.
Croce rossa italiana: tante le donazioni per le popolazioni colpite dal terremoto
In poche ore sono state tante le donazioni a Croce rossa italiana (Cri) tramite il proprio sito a sostegno della campagna di raccolta fondi per l'emergenza terremoto in Turchia e Siria. "Grazie alla generosità di tanti che donano alla Croce Rossa Italiana con grande partecipazione e vicinanza, di fronte a quella che e' una catastrofe immane che ha colpito intere comunità – ha commentato Rosario Maria Giancluca Valastro, presidente della Croce rossa italiana -. La campagna di supporto prosegue e stiamo riscontrando una vera pioggia di solidarietà davanti a quelle che sono necessità immense delle zone colpite dal sisma e di fronte all'azione dei soccorritori, in gran parte volontari provenienti dalle stesse comunità colpite", ha concluso.
Soccorritori tentano di salvare una donna incinta a Malatya
I soccorritori sono al lavoro senza sosta nelle zone terremotate e al momento si sta cercando di estrarre una donna incinta, in vita, dalle macerie di Malatya, una delle principali città colpite a 82 ore dal sisma. Secondo la tv turca, la donna ha perso un figlio di tre anni. Sempre a Malatya nelle ultime ore sono state tratte in salvo vive altre due persone, tra cui un bambino di 4 anni. Anche ad Antakya, principale centro della provincia dell'Hatay, segnali di vita sono giunti da due diverse persone che si sta cercando di estrarre in vita in queste frenetiche ore.
Bambino trovato vivo dopo 80 ore sotto le macerie nella zona dell'epicentro del terremoto in Turchia
Un bambino è stato trovato vivo dopo essere stato per 80 ore sotto le macerie di un palazzo di quattro piani crollato nel distretto di Elbistan di Kahramanmaras, luogo dell'epicentro del terremoto di 4 giorni fa in Turchia. Ne dà notizia la tv nazionale turca. Il sito della tv Trt ha pubblicato le foto del salvataggio di Mohammed Emin: il bambino appena tirato fuori dalle macerie viene trasportato dai soccorritori in pigiama su una barella. Sembra avere tra i nove e i dieci anni.
Aumenta ancora il bilancio delle vittime del sisma in Turchia e Siria: morti sono 17.100
Si aggrava ancora il bilancio delle vittime del sisma in Turchia e Siria: i morti sono 17.100, secondo i dati ufficiali. Visitando Gaziantep, una delle città turche colpite, il presidente Erdogan ha dato il numero ufficiale di vittime, ad ora, di 14.014 morti e oltre 60.000 feriti per la sola Turchia, mentre 3.162 persone sono state uccise in Siria secondo i rapporti ufficiali.
Turchia, 16enne salvato dopo oltre 70 ore sotto le macerie
Ad Hatay, in Turchia, un ragazzo di 16 anni, Yusuf il suo nome, è stato salvato dai soccorritori: era intrappolato sotto le macerie di un edificio crollato a causa del terremoto da più di 70 ore.
Terremoto Turchia, madre e figlio salvati dopo 70 ore sotto le macerie. Sindaco: "Un miracolo"
Dopo 70 ore sotto le macerie una donna e il figlio sono stati tratti in salvo nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Lo scrive Anadolu. Alle ricerche ha partecipato anche il vicesindaco di Yalova Mustafa Tutuk che ha condiviso la sua emozione sui social: "È un miracolo. Come si possono spiegare questi sentimenti, dopo le voci da sotto le macerie, ci siamo subito diretti lì con la nostra squadra e, per fortuna, li abbiamo tirati fuori".
Sono 28.044 i terremotati evacuati dalle zone colpite dal sisma in Turchia
La protezione civile turca, AFAD, ha reso noto che sono 28.044 i terremotati evacuati dalle zone colpite dal tremendo sisma di grado 7.7 registrato nel sud est della Turchia alle prime luce dell'alba del 6 febbraio. Afad ha specificato che i terremotati e i feriti sono stati fatti uscire dall'area colpita via terra e via aereo.
Turchia, Erdogan visiterà altre tre città colpite dal terremoto di lunedì
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan visiterà altre tre città nel sud della Turchia colpite dal terremoto di lunedì. Lo riferisce l'emittente statale Trt. Erdogan si recherà a Gaziantep, Osmaniye e Kilis, città vicino al confine con la Siria.
Oggi previsto l'arrivo primi convogli di aiuti in Siria
Oggi è previsto il primo arrivo in Siria di un convoglio umanitario dal terremoto del 6 febbraio, malgrado tre valichi di frontiera con la Turchia siano aperti da ieri. Il convoglio è in viaggio, fa sapere una fonte umanitaria al Giardian. Nelle ultime 24 ore sono stati riaperti dalle autorità turche in fasi successive i tre principali valichi di frontiera di Bab as Salama, Bab al Rai e Bab al Hawa, ma finora nessun carico umanitario è entrato via terra in Siria.
Torna a funzionare Twitter in Turchia dopo il terremoto
È tornato a funzionare normalmente Twitter stamane in Turchia, dopo che ieri sera l'accesso era stato bloccato, in un momento di forti critiche al governo per la gestione dei soccorsi dopo il terremoto. Lo ha reso noto Netblocks, la società che monitora la sicurezza informatica e la governance di Internet, aggiungendo che c'è stato un colloquio tra la piattaforma di social media e le autorità turche: secondo un post di Netblocks, il ripristino è avvenuto dopo che le autorità hanno ricordato a Twitter per "i suoi obblighi" in materia di rimozione dei contenuti e disinformazione. Ieri, i leader dell'opposizione turca, gli utenti dei social media e numerosi artisti avevano protestato contro il "divieto governativo su Twitter". Il vicepresidente turco Fuat Oktay, che coordina la gestione dei disastri nelle regioni colpite dal terremoto, ha dichiarato ieri sera di non avere informazioni sui dettagli, ma che gli era stato detto che c'era un problema tecnico di Twitter e non un ordine per limitarne l'uso.
Un altro bimbo salvato in Turchia 68 ore dopo il terremoto
Si registrano ancora salvataggi dalle macerie in Turchia. Un altro bambino è stato trovato vivo dopo 68 ore intrappolato sotto le macerie.
Il video della bambina che protegge il fratellino sotto le macerie in Siria
Le immagini che arrivano da Idlib, Siria, mostrano due bambini rimasti sepolti sotto le macerie e fortunatamente estratti vivi. Si tratterebbe di un bambina siriana di sette anni col suo fratellino. "Una ragazza coraggiosa", ha twittato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Sisma Turchia: trovato il corpo di un cittadino australiano
Il corpo di un cittadino australiano rimasto ucciso nel terremoto è stato trovato tra le macerie di un edificio nella provincia meridionale di Hatay, in Turchia. Lo riferisce Nine News di Sidney. Can Pahali era in vacanza in visita alla famiglia. A trovare il corpo tra i detriti è stato un parente arrivato dalla Germania. Pahali è il primo australiano ad essere confermato morto nel disastro, mentre altri tre rimangono dispersi, ha detto il Dipartimento degli affari esteri, e ha aggiunto che sta sostenendo circa altri 50 cittadini australiani e le loro famiglie nella regione.