Una notte di paura tra le Marche e l’Umbria dove, dopo le forti scorsi nella serata di mercoledì, la terra ha continuato a tremare senza sosta. A complicare la già difficile situazione è arrivata anche la pioggia.
- Terremoto: nuova scossa di magnitudo 4.4. Migliaia di sfollati, ma non ci sono vittime 27 Ottobre
- Prosegue lo sciame sismico: scossa magnitudo 4.2 avvertita anche a Roma 27 Ottobre
- Renzi: "Questa volta niente tendopoli. Subito un decreto" 27 Ottobre
- Sindaco Visso: "Zero vittime? Non è un miracolo, le case sono antisismiche" 27 Ottobre
- Marche, bilancio ufficiale è di 4 feriti ricoverati 27 Ottobre
Terremoto: nuova scossa di magnitudo 4.4. Migliaia di sfollati, ma non ci sono vittime
La terra continua a tremare nel Centro-Italia, nelle zone già pesantemente colpite dal terremoto del 24 agosto. Tre le scosse forti registrate ieri (la prima alle 19.10 di magnitudo 5.4, la seconda alle 21.18 di magnitudo 5.9 e la terza alle 23.42 di magnitudo 4.6) poi per tutta la notte si sono susseguite repliche. Dalle 19 di ieri sera alle 5,23 di questa mattina, sono state oltre 60 le scosse registrate tra Marche e Umbria dalla sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 sono state registrate con epicentri a Castelsantangelo sul Nera, sui Monti Sibillini, in provincia di Macerata, e a Ussita nelle Marche, a 6 chilometri di distanza. Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha parlato di una “situazione apocalittica”. Il sisma ha colpito città come Camerino, dove è crollata una palazzina del centro storico ed è rimasta gravemente danneggiata la sede dell'antica università. In particolare è stata la seconda forte scossa a provocare nuovi crolli tra Marche e Umbria e gettare ancor più nel panico la popolazione delle aree colpite, già provata dalla prima scossa e dal terremoto del 24 agosto.
Un'altra scossa di magnitudo 4.4 questa mattina – La terra trema di nuovo nelle Marche alle 10.21 del mattino. L'Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 4.4 con epicentro nella zona di Castelsantangelo sul Nera che è stata distintamente avvertita dalla popolazione. Molte le repliche successive, anche superiori a magnitudo 3.
Migliaia gli sfollati – Tantissime persone hanno trascorso la notte fuori casa (solo a Camerino 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l'emergenza), ma fortunatamente sotto le macerie non si segnalano vittime. Solo un uomo di 63 anni è morto a Tolentino per un infarto forse causato dallo spavento. “Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto”, ha detto il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. Per il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio non sono possibili sistemazioni di fortuna: “Non sono possibili soluzioni non strutturali e dunque dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende: la linea è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità”.
Stanziati 40 milioni. Errani: “Ricostruiremo tutto” – Il consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni. “Confermo l'impegno del Governo – ha detto il commissario Vasco Errani – ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici e il patrimonio artistico”.
Le situazioni più critiche – Le situazioni di maggiore difficoltà sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola. “Il centro di Visso – ha detto il capo della Protezione civile delle Marche Spuri – non può accogliere più nessuno”. A Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta preoccupazione la frana che isola la frazione di Peracchia, ad Acquasanta Terme.
Corradini: "Università di Camerino a rischio, sarebbe un trauma per la comunità"
Il sisma che ha colpito nella serata del 26 ottobre l'Italia centrale mette a serio rischio il futuro della storica Università di Camerino. A dichiararlo è stato il rettore dell'Ateneo Flavio Corradini, che ha espresso le proprie perplessità durante l'incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani. "L'obiettivo è ricominciare quanto prima, mi piacerebbe che si potesse fare addirittura in una settimana. Questa mattina ho fatto un giro di tutti i dipartimenti e credo si possa fare. Se non ce la facciamo subiamo un trauma importante, non solo per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, ma per tutto il territorio. Fermare l'università significa rallentare tutta l'attività economica di un territorio", ha spiegato Corradini, ribadendo che l'antica università, fondata nel 1336, è il motore economico dell'intera zona.
Prosegue lo sciame sismico: scossa magnitudo 4.2 avvertita anche a Roma
Una nuova forte scossa di terremoto è stata rilevata a Norcia, alle 19.23, mentre era in corso un vertice con i sindaci, la presidente della regione Catiuscia Marini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizo Curcio. La scossa, di magnitudo 4.2 a una profondità di 9 km circa, è stata avvertita anche a Roma, soprattutto nei quartieri più a Nord della Capitale e non sarebbe rimasta isolata, ma accompagnata da numerose repliche di intensità leggermente inferiore. L'incontro è stato interrotto e tutti sono usciti all'esterno del centro operativo comunale e nelle strade dei comuni coinvolti dal sisma la paura torna a farsi sentire, con tante persone che chiedono informazioni e aiuto agli operatori impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza del territorio.
Primo bus di sfollati in partenza da Visso verso Civitanova Marche
Sta per partire da Visso, provincia di Macerata, il primo pullman che trasporterà gli sfollati verso Civitanova Marche, secondo lo schema predisposto dalla Protezione civile. Nelle zone colpite dal sisma del 26 ottobre, Protezione Civile e Presidenze del Consiglio hanno preferito evitare di costruire tendopoli temporanee in considerazione della stagione autunnale e delle basse temperature. "Sinora hanno aderito 120 persone, ma domani aumenteranno, qualcuno ha preferito rinviare la partenza a domani per organizzarsi meglio e stanotte dormirà presso parenti o amici, in paesi vicini", ha spiegato il sindaco del paese, Giuliano Pazzaglini.
Bollette sospese per i terrremotati
L'Autorità per l'energia fa sapere che sospenderà il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua per la popolazione delle zone colpite dalle nuove scosse di terremoto nell'Italia centrale. Lo comunità l'Authority in una nota ufficiale, precisando che il provvedimento d'urgenza riguarda le bollette emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre.
Renzi: "Questa volta niente tendopoli. Subito un decreto"
Per i comuni coinvolti nel terremoto l'impegno del governo "è no alle tende, non ci prendiamo in giro". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi da Camerino dove è arrivato intorno alle 16. Nei centri colpiti dal sisma del 24 agosto "abbiamo messo un po' di tempo a convincere tutti a lasciare le tende", ha aggiunto, ma ora "non possiamo immaginare di fare l'inverno in tenda", c'è bisogno "subito di soluzioni alternative, come alberghi o casette di legno".
Serve un intervento strutturale per intervenire nelle zone colpite dal terremoto. Lo dobbiamo spiegare bene all'Italia, all'Europa, a tutti – ha aggiunto -. Come stiamo facendo ad Amatrice, non dobbiamo lasciare che il riflettore si spenga su questi luoghi e cada l'attenzione della politica".
Il Presidente del Consiglio si è poi rivolto al "Parlamento, nel pieno rispetto dei ruoli" chiedendo "di fare più veloce possibile per approvare il decreto sul terremoto" di ieri. "Perché lì – ha sottolineato – ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito". Renzi, inoltre, ha annunciato la preparazione di un "emendamento che comprenda le novità di questa vicenda sismica, allargheremo a Camerino e non solo"
Sindaco Visso: "Zero vittime? Non è un miracolo, le case sono antisismiche"
Marche, bilancio ufficiale è di 4 feriti ricoverati
Il bilancio ufficiale dei feriti del sisma nelle Marche reso noto dal Centro di coordinamento regionale è di quattro ricoverati. Un ferito lieve in codice giallo registrato a Visso e ricoverato a Camerino con la frattura di un femore e tre pazienti con traumi cranici minori trattenuti in osservazione sempre nel nosocomio di Camerino.
Curcio: “Gente subito in hotel”. Errani: “Ricostruiremo tutto”
“Confermo l'impegno del Governo: ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici e il patrimonio artistico”: a parlare è Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, dopo un incontro a Visso con il capo della Protezione civile Curcio e con il sindaco. “Non sono possibili soluzioni non strutturali e dunque dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende: la linea è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità”, ha detto Curcio dopo l’incontro.
Terremoto: CdM estende stato d'emergenza, stanziati 40 milioni
In seguito al nuovo sisma che ha colpito le Marche e l’Umbria il Consiglio dei Ministri ha esteso lo stato di emergenza e ha stanziato con un decreto 40 milioni di euro.
Sindaco Ussita: “È un disastro, l’80% delle case inagibili”
Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi ha lasciato per un attimo il breefing con i vigili del fuoco per descrivere la situazione nel suo paese che ha definito “devastato”. “È un disastro: abbiamo credo l'80% delle abitazioni inagibili, e con le nuove scosse la gente sta cedendo psicologicamente”, ha detto il sindaco spiegando che anche la sede provvisoria del Municipio, dove si erano sistemati dopo il sisma di agosto, è inagibile: “Abbiamo spostato gli uffici in una tenda”. Gli abitanti, circa 200, “dovremmo sistemarli nei bungalow del campeggio”.
Probabile visita di Renzi nel pomeriggio nelle zone del sisma
Questo pomeriggio, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Matteo Renzi potrebbe effettuare un sopralluogo nelle aree colpite dal terremoto. Renzi è rientrato a Roma nella serata di ieri dalla Campania, annullando gli altri impegni, ed è rimasto in contatto costante da Chigi con la protezione civile. Ha inoltre annullato le due manifestazioni referendarie previste oggi pomeriggio in Veneto.
Curcio: “Valutiamo trasferimenti degli sfollati sulla costa”
“Stiamo cercando di trovare la soluzione ideale per assistere al meglio la popolazione che non può, visto il clima e la stagione, essere accolta nelle tendopoli”, ha spiegato il capo della Protezione civile Curcio nel corso di un sopralluogo con il commissario Errani a Pieve Torina, paese a pochi chilometri da Visso totalmente inagibile. Curcio ha aggiunto di valutare il trasferimento degli sfollati verso la costa.
Vigili del fuoco recuperano il vicesindaco di Aquasanta Terme
Sta scendendo a valle dopo oltre 12 ore il vicesindaco di Acquasanta Gigi Capriotti, che da ieri sera era rimasto bloccato da una frana in montagna a mille metri dopo un giro di ricognizione nelle varie frazioni. Capriotti ha passato la notte in macchina e, in un drammatico appello affinché lo venissero a salvare, aveva raccontato all’Ansa la paura delle scosse con i timori che massi lo potessero travolgere. Le operazioni di soccorso sono iniziate all'alba con un elicottero, ma il mezzo non è riuscito a portare in salvo il vicesindaco: i vigili del fuoco hanno quindi creato una via di fuga sul piede della grossa frana con i mezzi a loro disposizione e così vicesindaco e l'addetto comunale della Protezione civile che era con lui da ieri sera, stanno superando l'ostacolo. Capriotti e l'addetto sono in buone condizioni ma provati dall'esperienza. Con loro stanno scendendo a valle anche tre anziani della frazione Peracchia.
Amatrice, dopo le scosse di ieri crollato il ‘palazzo rosso’ simbolo del sisma di agosto
Con il sisma di ieri sera ad Amatrice è crollato il “palazzo rosso” di Amatrice, simbolo di speranza dopo il devastante terremoto del 24 agosto: era uno dei pochi edifici rimasti in piedi nel centro del comune reatino.
Avvertita un'altra forte scossa di magnitudo 4.4
È stata avvertita un’altra forte scossa nelle Marche, percepita anche a Roma. La scossa, di magnitudo 4.4, è stata registrata dall'Ingv nella zona di Macerata, con epicentro a Castelsantangelo sul Nera, alle 10.21.
Tre minuti dopo la terra ha tremato di nuovo: l'Ingv segnala un altro evento di magnitudo 3.1 alle 10.24.
Papa Francesco: "Vicino con la preghiera"
“Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia”, è il tweet di papa Francesco dedicato alle popolazioni nuovamente colpite dal sisma.
Terremoto Centro Italia: l’aggiornamento dell’Ingv alle ore 8
Dalle 19.10 di ieri (ora del terremoto di magnitudo 5.4) la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato oltre 200 eventi: sono oltre 40 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, tre i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e due di magnitudo maggiore di 5.
Terremoto Ussita: "Il bar del paese nonostante il terremoto ha aperto per regalarci caffé"
Nelle Marche tra i duemila e i tremila sfollati
“Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto”, così il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. “Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura”, ha aggiunto spiegando che è necessario capire “quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l'arrivo dell'inverno”.
La pioggia complica i soccorsi
Notte di lavoro per i vigili del fuoco sul territorio colpito dal terremoto: la pioggia e il maltempo accompagnano le ore drammatiche successive alle scosse.
Alfano: “Se confermata l'assenza di vittime bilancio miracoloso”
“Se confermata l'assenza di vittime e feriti gravi il bilancio del terremoto di ieri sera è miracoloso vista l'intensità delle scosse”, ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano commentando il sisma che ha nuovamente colpito il Centro-Italia. “Abbiamo il dovere di non lasciare nessuno senza tetto. In Parlamento è in via di conversione il decreto per il sisma dell'agosto scorso e questo ci lascia spazio a interventi quando capiremo a pieno i danni”, ha aggiunto Alfano. Intanto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli sono in partenza per un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. Le prime tappe saranno Tolentino e Ussita.
Sindaco Camerino: “Situazione drammatica, centinaia di sfollati”
“È una situazione drammatica, fortunatamente non abbiamo vittime ma il centro storico è stato dichiarato zona rossa, gli sfollati sono molte centinaia”, ha detto all'Adnkronos il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. Nella notte è stato evacuato anche il carcere e una quarantina di detenuti sono stati trasferiti nel penitenziario romano di Rebibbia. “Il centro storico è distrutto, non è raso al suolo ma ci sono stati alcuni crolli. Tutti gli edifici hanno lesioni importantissime. Siamo in grande difficoltà – ha detto Pasqui – stiamo cercando di organizzare le prossime ore”.