La forte scossa all’1.35 di notte è stata avvertita fino a Roma. L'epicentro è stato localizzato a 2 km di distanza da Pieve Torina.
- Nuova forte scossa di terremoto magnitudo 4.8 nella notte 03 Novembre
- Renzi: “L'Europa oggi ha sede a Norcia” 03 Novembre
- Come si calcola la magnitudo? Lo spiega un esperto dell'Ingv 03 Novembre
- Giannini: “Nessuno perderà l'anno, scuole anche nei container” 03 Novembre
Nuova forte scossa di terremoto magnitudo 4.8 nella notte
La terra continua a tremare nel Centro-Italia. L’ultima forte scossa di magnitudo superiore a 4 si è verificata all’1.35 della notte. Magnitudo 4.8 e ipocentro a soli 8.4 chilometri di profondità. L’epicentro è stato localizzato nel Maceratese, a 2 chilometri di distanza da Pieve Torina; 11-12 da Visso, Ussita e Camerino; 17 da Preci (Perugia). Gli altri comuni maceratesi in prossimità all'epicentro sono Fiordimonte, Pievebovigliana, Monte Cavallo e Muccia, Fiastra e Serravalle di Chienti e Acquacanina. La scossa è stata avvertita fino a Roma. Al momento, secondo quanto riferisce la Sala operativa della Protezione civile delle Marche, non ci sono segnalazioni di nuovi crolli o particolari situazioni d'emergenza. I controlli dei Vigili del fuoco proseguiranno questa mattina. Sono state oltre 75 le scosse di magnitudo non inferiore a 2 registrate nel Centro Italia dalla mezzanotte. Diverse anche quelle con magnitudo superiore a 3.
Ieri Mattarella nelle zone terremotate – Nelle zone del Centro-Italia colpite dal terremoto ieri è arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima a Camerino e poi a Norcia Mattarella ha incontrato alcuni sfollati e ha promesso che tutto verrà ricostruito come prima. “È bastata la presenza del nostro presidente per far sentire la nostra gente non sola. È il primo segnale di una ripartenza. Non siamo soli, le istituzioni e il Governo ci sono vicini”, ha detto Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, dopo la visita di Mattarella.
Boschi ai parlamentari: “Renzi pronto a riferire alla Camera su terremoto” – La ministra per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, in merito alle richieste avanzate in Aula da M5S, Sel e Forza Italia, ha fatto sapere che c'è la disponibilità di Matteo Renzi a riferire alla Camera sulle vicende legate al terremoto che ha colpito il Centro Italia.
Terremoto ha provocato uno scalino lungo 15 km tra Arquata e Ussita
Il terribile terremoto di magnitudo 6.5 che il 30 ottobre scorso ha colpito l'Italia Centrale ha generato una sorta di "scalino" sulla crosta terrestre nell'area tra i comuni Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, e Ussita, in provincia di Macerata, due dei Paesi marchigiani più colpiti dallo sciame sismico che continua a imperversare in zona. Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) spiegano che lo scalino è lungo almeno 15 chilometri. Si tratta di un fenomeno non nuovo e conosciuto ai sismologhi e che si verifica spesso in conseguenza di terremoti di magnitudo intorno a 6. "Questo fenomeno, chiamato ‘scarpata di faglia', rappresenta la prosecuzione verso la superficie della rottura e dello scorrimento avvenuto sulla faglia in profondità" spiegano dall'Ingv.
Terremoto, i sindaci alla Camera il 7 novembre
Il 7 novembre a Montecitorio ci saranno 650 sindaci italiani, tra di loro anche quelli delle zone terremotate, per parlare dei loro problemi e provare a dare delle risposte. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini questa mattina in visita a Visso. “Siamo in fase di approvazione della legge di Bilancio, è giusto sentire anche i sindaci”, ha detto la presidente Boldrini. “L'iniziativa presa d'accordo con l'Anci serve a fare di tutto per tenere vivi questi territori. Che stanno vivendo uno stillicidio pesante, centinaia di scosse, e qualsiasi persona è messa dura prova. Ma posso dire che le istituzione qui sono presenti: è venuto il capo dello Stato, è venuto anche il capo del Governo, e continueranno a venire”, ha aggiunto Boldrini spiegando che la gente vuole vivere lì. “Nei limiti del possibile porteremo i container, perché bisogna far ripartire le piccole attività commerciali. Anche la Protezione Civile ha ben chiaro che in queste zone serve ricreare un indotto. Lo sforzo lo stiamo facendo, ora anche media devono seguire i nostri sforzi e continuare a parlarne”, ha detto quindi invitando la politica a non dividersi.
Renzi: “L'Europa oggi ha sede a Norcia”
“Oggi l’Unione europea ha sede a Norcia, nella chiesa di San Benedetto, anche perché l’Europa va ricostruita, ma questa è una questione politica, ma perché i borghi sono l’anima del nostro territorio”: lo ha detto il presidente del Consiglio Renzi al Politecnico di Milano per parlare di Casa Italia, progetto per la messa in sicurezza del Paese dal rischio sismico e idrogeologico. “Non è pensabile – ha detto inoltre Renzi – che in nome della stabilità europea le scuole crollino”. “Tutto quello che serve in termini di soldi lo mettiamo”, ha continuato, aggiungendo: Casa Italia “sarà un progetto senza colore politico, ma dal grande valore politico”. L'Italia “deve avere una struttura che si occupa di prevenzione dotata delle migliori eccellenze”.
Ingv: dal 24 agosto circa 22.200 scosse
La sequenza sismica continua con un numero complessivo di scosse pari a circa 22.200 dal 24 agosto. Fino alle ore 09:00 di oggi, 3 novembre, l’Ingv dice che ci sono stati circa 634 terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.
Nell’area del cratere arriva anche la pioggia
Piove, intanto, sulle aree terremotate e sono previsti temporali fino a 5-10 mm di pioggia per tutta la giornata. In aumento le richieste di sopralluoghi negli edifici pubblici e privati dopo le nuove scosse.
Giannini: “Nessuno perderà l'anno, scuole anche nei container”
“La scuola sarà garantita a tutti, nessuno perderà l'anno, qualora fosse necessaria una deroga al numero di giorni si farà. Rispetto al terremoto del 24 agosto, le lezioni ora sono già partite e l'area è più vasta, comprende le Marche e l'Umbria. Lo spavento si è diffuso. Ma stiamo lavorando su tre tipologie di intervento”: è quanto ha detto in un'intervista al Messaggero la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini. “Stiamo valutando i casi singolarmente anche con l'aiuto dei presidi, nessuno sarà obbligato a spostarsi”, ha aggiunto Giannini spiegando che il problema riguarda 220 scuole e le soluzioni sono tre: “La prima è che sulle coste marchigiane, a San Benedetto, a Fermo, gli istituti hanno già messo a disposizione 8 mila posti per chi decide di andar via. La seconda soluzione riguarda i paesi dove è possibile ancora trovare edifici scolastici agibili: qui l'anno scolastico potrà ripartire organizzandosi magari con i doppi turni. Questo so che si potrà fare in molti comuni dell'Umbria, dove le scuole restano chiuse fino a lunedì, la situazione critica è soprattutto a Norcia, e delle Marche. Sono già in corso le verifiche, sono i Comuni che indicano poi la data di riapertura”. Infine la terza soluzione: “Chi resta e ha bisogno di moduli abitativi a uso scolastico (container). Spero che per fine novembre, massimo dicembre arrivino davvero in quelle zone dove la gente vuol rimanere. Bisogna creare tutte le condizioni affinché possano restare”. Secondo Giannini nei container ci sarà tutto quello che una scuola deve offrire, compresi i laboratori.
Delrio: “Abbiamo investito poco sulla prevenzione, servono 4-7 miliardi l'anno”
“Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C'è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità ma il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l'anno”, ha detto il ministro Graziano Delrio intervenendo sui costi del terremoto ad Agorà su Raitre. Si tratta di risorse “possibili perché noi spendiamo più di 4-5 miliardi anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire”. “Lo Stato – ha aggiunto il ministro – deve esser presente con tutte le risorse necessarie”.