Tragedia nell'hotel ai piedi del Gran Sasso, crollato per il peso della neve e per gli effetti di una slavina: "Ci sono tanti morti", hanno detto i soccorritori giunti con notevole difficoltà sul posto. Estratti due corpi. Ma oltre 20 persone sono intrappolate sotto le macerie.
- Hotel sommerso dalla valanga. "E' stato spazzato via, non esiste più" 19 Gennaio
- Un soccorritore: "Metà dell'edificio è spalmato a terra" 19 Gennaio
- Il direttore dell'Hotel: "Ero andato a Pescara per coordinare i soccorsi" 19 Gennaio
- Il sindaco di Farindola: "Speranze di trovare superstiti si riducono di ora in ora" 19 Gennaio
- I nomi degli ospiti dell'Hotel Rigopiano 19 Gennaio
Hotel sommerso dalla valanga. "E' stato spazzato via, non esiste più"
Dramma all'hotel ‘Rigopiano' a Farindola, in provincia di Pescara, "spazzato via" da una slavina. Trenta persone, tra il personale dell'albergo e i clienti, sono sepolti da quasi 24 ore sotto la neve e ciò che resta del resort a quattro stelle sotto il Gran Saddo. Ci sono anche dei bambini coinvolti. Da stamattina sono stati estratti tre corpi dalle macerie. Secondo fonti dei Carabinieri un'altra persona sarebbe stata individuata ma non ancora recuperata.
I vigili del fuoco intervenuti hanno descritto una situazione apocalittica: "Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – hanno aggiunto – che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo". "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. "La situazione è drammatica, l'albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto", ha aggiunto.
I soccorritori hanno avuto enormi difficoltà a raggiungere la struttura alberghiera a causa dei cumuli di neve caduti in queste ore-m"Ci sono tanti morti", secondo quanto ha riferito all'ANSA il capo del Soccorso alpino abruzzese Antonio Crocetta, tra i primi soccorritori ad intervenire sugli sci nei pressi dell'hotel. La slavina si è staccata molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. La Procura di Pescara ha aperto una indagine per omicidio colposo.
E' stata un'enorme "colata di detriti" a travolgere l'hotel Rigopiano. E' un "fenomeno raro, dovuto alla debolezza del terreno, che ha acquisito forza e velocità notevoli" sotto la pressione della neve abbondante. "Il terremoto lo ha innescato, come una miccia". E' la ricostruzione effettuata dal geologo Gian Gabriele Ori, dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti.
Ospiti dell'hotel spaventati dai terremoti, non dal maltempo
"I clienti e le persone presenti all'interno dell'albergo erano spaventate per le forti scosse di terremoto e non tanto per il maltempo e per la neve abbondante. Ovviamente una slavina era inimmaginabile". Lo spiega, intervistato dall'ANSA, un amico di Roberto Del Rosso, titolare dell'hotel Rigopiano, con cui ieri pomeriggio, verso le 15, si è scambiato dei messaggi. Il proprietario ha riferito al conoscente dei timori degli utenti per le forti scosse e del fatto che tutti erano pronti a partire, si attendeva solo la turbina. Anche Del Rosso è tra i dispersi.
Un soccorritore: "Metà dell'edificio è spalmato a terra"
"Una buona metà dell'edificio è stato spalmato dalla valanga in una avallata sottostante, l'altra metà era fatta di macerie con sopra la neve". Lo ha detto Luigi Piccirilli, membro del Soccorso Alpino abruzzese, di ritorno dalle operazioni in corso presso l'hotel Rigopiano di Farindola. "Per noi è un caso molto difficile, anche perché di solito siamo abituati a operare con la neve e non le macerie – ha aggiunto Piccirilli – La situazione è drammatica ma la speranza c'è sempre perché anche in casi di valanghe per così dire normali ci sono stati dei salvataggi che potevano sembrare insperati".
Un altro operatore del Soccorso Alpino: "Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita". Così, visibilmente provato, Cristian Labanti, membro del Soccorso Alpino emiliano che insieme ad Agostino Zini, Daniele Nasci e Alessandro Tedeschi ieri notte è partito con gli sci dal versante aquilano del Gran Sasso alla volta dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), sommerso nel pomeriggio da una slavina. I quattro sono stati tra i primi ad arrivare all'alba. "Abbiamo compiuto piccoli sondaggi, ma ci siamo trovati di fronte un muro di neve e macerie".
Il direttore dell'Hotel: "Ero andato a Pescara per coordinare i soccorsi"
"Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero neve, poi la situazione alle 17 è precipitata. Per questo non ero lì". Lo ha riferito a Barbara D'Urso in collegamento telefonico per ‘Pomeriggio 5‘, Bruno Di Tommaso, direttore dell'Hotel Rigopiano, travolto dalla valanga. L'uomo è il nipote di Roberto Del Rosso, gestore del resort. "L'avevo sentito alle 16 – ha detto Di Tommaso – attraverso messaggini, stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la tanta neve". Al momento della valanga, racconta, all’interno c’erano 11 dipendenti dell’albergo e 24 ospiti. “Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via”, precisa il direttore dell’albergo.
L'Hotel Rigopiano fu protagonista di un'inchiesta giudiziaria
L'Hotel Rigopiano era stato al centro di un'inchiesta giudiziaria, terminata con l’assoluzione di tutti e sette gli imputati, perché il fatto non sussiste. Scagionati gli ex proprietari Paolo e Roberto Del Rosso, Antonello De Vico, ex sindaco di Farindola, all'epoca consigliere comunale; Massimiliano Giancaterino (all’epoca sindaco di Farindola), gli assessori Ezio Marzola e Walter Colangeli, e Andrea Fusaro (consigliere comunale). L'inchiesta era nata dall'approvazione, nel settembre del 2008, di una delibera con la quale l'amministrazione
sanava l'occupazione di suolo pubblico abusiva da parte della società Del Rosso srl, titolare dell'hotel, ricevendone in cambio, era la tesi dell'accusa, denaro e favori.
L'amministrazione comunale di Farindola venne riconosciuta parte lesa dalla procura.
Il sindaco di Farindola: "Speranze di trovare superstiti si riducono di ora in ora"
"Le speranze di trovare persone in vita si riducono di ora in ora. In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi". Così il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, dopo essere stato per diverse ore nella zona dell'albergo. "E' uno scenario tragico, c'è una grandissima frana che si è staccata dai 2.400 metri del monte Siella". "Purtroppo all’interno dell’albergo ci sono anche 4 bambini", ha aggiunto il primo cittadino, intervistato da Radio 24.
Il manutentore dell'hotel salvo per miracolo: "Era nel locale caldaia"
L'addetto alla manutenzione dell'Hotel Rigopiano, un ragazzo di una trentina d'anni, è riuscito a salvarsi perché al momento dell'arrivo della slavina si trovava nel locale caldaia di cemento armato. Lo racconta a Radio 24 il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. "Ci ho parlato anche stamattina, ha detto che non si è accorto di nulla. È stato un brevissimo lasso di tempo silenzioso. Si è trovato travolto all'interno del locale caldaia che è un vano in cemento armato che l'ha protetto da tutto. Immediatamente liberatosi ha provato a cercare aiuto e a sentire se ci fossero voci. Ha trovato solo l'altra persona che era in difficoltà come lui".
I nomi degli ospiti dell'Hotel Rigopiano
Ecco la lista con i nomi degli ospiti dell'hotel Rigopiano:
Gianpaolo Matrone, 33 anni, di Roma
Valentina Cicioni, 32 anni, di Roma
Marco Tanda, 25 anni, di Macerata
Jessica Tinari, 24 anni, di Lanciano (Chieti),
Tobia Foresta, 60 anni, di Cosenza
Bianca Iudicone, 50 anni, residente in Germania
Stefano Feniello, 28 anni, di Oliveto Citra (Salerno)
Francesca Bronzi, 25 anni, di Pescara
Vincenzo Forti, 25 anni, di Giulianova (Teramo),
Giorgia Galassi, 22 anni, Svizzera
Marina Serraiocco, 36 anni, di Popoli (Pescara)
Domenico Di Michelangelo, 40 anni, di Chieti
Samuele Di Michelangelo, 9 anni
Giampiero Parete, 38 anni, di Pescara, si è salvato
Vranceau Adriana, 43 anni, nata in Romania
Gianfilippo Parete, 7 anni, di Montesilvano (Pe)
Ludovica Parete, 6 anni, di Montesilvano (Pe)
Piero Di Pietro, 53 anni, di Loreto Aprutino (Pe)
Rosa Barbara Nobilio, 51 anni, di Roma
Sebastano Di Carlo, 49 anni, di Penne (Pescara)
Nadia Acconciamessa, 47 anni, di Loreto Aprutino (Pescara)
Luciano Caporale, 54 anni, Castel Frentano (Chieti)
Silvana Angelucci, 46 anni, Castel Frentano (Chieti)
Il dramma degli allevatori: "Animali abbandonati al gelo da giorni, nessuno ci aiuta"
"Ecco le slavine che hanno colpito l’hotel Rigopiano”, il video pubblicato su Instagram
Paura e rassegnazione nella zona dell'epicentro: "Lottiamo contro gelo e scosse"
Indennizzi per le famiglie coinvolte nei black out dell'energia elettrica
I nuclei familiari coinvolti nella lunga interruzione di energia elettrica nelle Regioni colpite dal maltempo potranno accedere agli indennizzi automatici già previsti dalla legge e regolamentati dai provvedimenti dell'Autorità per l'energia. I rimborsi, che partono da 30 euro e fino a un massimo di 300, sono a carico delle aziende distributrici a meno, e questo sembra il caso, di "periodi di condizioni perturbate, o attribuite a causa di forza maggiore" per i quali entra in gioco il Fondo per eventi eccezionali.
Nell'hotel Rigopiano c'erano 35 persone, tra ospiti e dipendenti
All'interno dell'hotel Rigopiano di Frindola, in provincia di Pescara, ci sarebbero 35 persone. "Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti – spiega il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, dal Centro di raccolta allestito nel palazzetto dello sport di Penne -. Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo".
Monti della Laga: i carabinieri ospitano gli sfollati nelle caserme
I Comandi Stazione Carabinieri di Valle Castellana e Nerito di Crognaleto, in provincia di Teramo, stanno da ieri dando ospitalità a circa cinquanta cittadini sfollati dopo le scosse di ieri. In una nota i militari scrivono: "Alle avverse condizioni meteo che in questi giorni hanno interessato l’intera provincia con abbondanti precipitazioni nevose e che hanno comportato l’isolamento dei comuni, nonché l’interruzione di energia elettrica, si sono aggiunte tre forti scosse di Terremoto avvertite nella mattinata di ieri. Alcuni abitanti dei citati centri, impauriti per la stabilità dei loro immobili, infreddoliti per l’assenza di energia elettrica con cui far funzionare gli impianti di riscaldamento, hanno chiesto aiuto ai Carabinieri i quali non hanno esitato ad aprire le porte delle Caserme per ospitarli offrendo loro un riparo, del tepore e la luce originata dall’unico generatore elettrico funzionante".
Superstite: "Uscito da hotel per prender medicine a mia moglie"
"Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Allora sono uscito dall'albergo e sono andato in auto. Mentre tornavo verso l'hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell'albergo ricoperto dalla neve". E' la drammatica testimonianza di Giampiero Parete, uno dei superstiti della valanga sull'hotel Rigopiano. "Ho provato a entrare dentro – dice ancora Parete – ma ho rischiato di rimanere intrappolato; allora mi sono aggrappato ad un ramo e sono riuscito a tornare verso la macchina. Poi ho incontrato il manutentore dell'albergo e insieme abbiamo lanciato l'allarme. Dall'interno dell'hotel non ho sentito alcun rumore o movimento".
Tra i dispersi c'è una famiglia di Osimo: con loro anche bimbo
C'e' anche un famiglia di tre persone di Osimo (Ancona) tra i dispersi dell'hotel Rigopiano: La madre è una commerciante, il marito un poliziotto, con il loro bimbo di sette anni. Lo ha confermato il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni. Tra i dispersi c'è anche un'altra coppia marchigiana, originaria di Castignano (Ascoli Piceno), oltre ad un 25enne nato a Macerata e la sua fidanzata di 24 anni, originaria di Lanciano (Chieti). I loro nomi, che non sono stati resi noti, figurerebbero nel registro dell'albergo.
Tra i dispersi coppia di Castignano (Ascoli Piceno)
Ci sarebbe anche una coppia di Castignano (Ascoli Piceno) tra le persone intrappolate dalla slavina che ha distrutto l’Hotel Rigopiano a Farindola. Si tratta di Marco Vagnarelli e della compagna Paola Tomassini che avevano programmato una brevissima vacanza di due giorni ma sono rimasti bloccati come tanti altri dalla neve. "Era un viaggio breve che era finito e stavano ripartendo. Dovevano andar via al mattino ma a causa del maltempo che bloccava la strada sono dovuti rimanere, fermandosi anche a pranzo", ha raccontato all'Ansa il fratello dell'uomo, Fulvio Vagnarelli, aggiungendo: "Si era impaurito per la scosse di terremoto, ma non per il maltempo. L’ultimo messaggio mio fratello lo ha mandato a mio figlio. Lo ha avvisato che, visto che non riuscivano ancora a ripartire, rientrava in hotel e che dentro il telefono non prendeva. Da quel momento però non abbiamo più avuto notizie di Marco e Paola”.
Quattro in totale le vittime localizzate, si scava tra neve e detriti
Dopo quello recuperato stamattina, altri due corpi senza vita sono stati estratti in queste ore tra le macerie dell'Hotel Rigopiano. Lo si apprende da fonti dei Carabinieri secondo le quali un’altra persona senza vita sarebbe stata individuata dai soccorsi giunti sul posto ma non ancora recuperata. Dopo l'arrivo della colonna di soccorso sul posto, ora si sta scavando più velocemente tutto intorno alla struttura anche se al momento purtroppo le unità cinofile non hanno rilevato nessuna presenza di persone in vita.
Mattarella: "Sgomento per la nuova tragedia"
"Vi è sgomento per questa nuova tragedia che si abbatte su un territorio e su popolazioni già duramente provate da scosse sismiche ripetute e violente". È quanto ha dichiarato poco fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver appreso quanto accaduto all'Hotel Rigopiano. "Condivido a nome di tutti il dolore profondo delle famiglie delle vittime e delle comunità locali colpite. Nessuno sforzo viene risparmiato nel tentativo di salvare vite umane e di soccorrere le persone in difficoltà", ha aggiunto il Capo dello Stato
Estratta la seconda vittima
Purtroppo, come si temeva, aumenta il bilancio delle vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano. I soccorritori infatti poco fa hanno estratto il corpo senza vita della seconda vittima.
Tra i dispersi dell'Hotel Rigopiano una coppia di Castel Frentano (Chieti)
Tra i dispersi dell'Hotel Rigopiano ci sarebbe anche una coppia di Castel Frentano (Chieti) che era ospèite del'albergo quando è avvenuta la tragedia. Si tratta di Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie, Silvana Angelucci, 46 anni, entrambi di professione parrucchieri. La coppia era giunta in hotel domenica pomeriggio e doveva ripartire martedì sera ma è rimasta bloccata a causa delle condizioni meteorologiche. I figli della coppia, che hanno segnalato la loro presenza, sono già in viaggio verso Penne dove si torva il centro di coordinamento dei soccorsi, per avere notizie certe sulla sorte degli scomparsi. "Siamo tutti in apprensione, speriamo che questa storia finisca bene" ha commentato il sindaco di Castel Frentano, aggiungendo: "Per il momento non abbiamo notizie e siamo tutti appesi a un filo di speranza. La coppia era molto nota per la loro lunga attività professionale ed era fortemente inserita nel tessuto sociale del paese"
Hotel Rigopiano: Procura indaga per omicidio colposo
Mentre i soccorritori sono ancora al lavoro sulla struttura, la magistratura ha deciso di aprire immediatamente un fascicolo di indagine sul disastro dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto da una slavina dopo il terremoto del Centro Italia. La Procura del Repubblica di Pescara infatti ha annunciato di aver avviato una inchiesta sull'accaduto per accertare i fatti ed eventuali responsabilità. L'indagine per ora è stata affidata pm di turno, Andrea Papalia, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.
L'uomo che ha lanciato l'allarme: "I soccorsi non mi hanno creduto"
"Ho ricevuto una telefonata dal mio cuoco tramite Whatsapp che era lì in vacanza con la moglie e i bambini di 6 e 8 anni. Mi ha detto: è venuta una valanga l'albergo non c'è più, sparito, sepolto.Io tramite il centro la polizia riesco a mettermi in contatto con il centro di coordinamento della prefettura. La signora mi risponde in maniera particolare: ‘Guardi ho chiamato due ore fa l'albergo ed era tutto a posto'", così Quintino Marcella, il datore di lavoro di Giampiero Parete, superstite della valanga sull'hotel, racconta di non essere stato creduto in un primo momento quando ha avvertito i soccorsi.
"Ho impazzito il mondo… 118, 112, 115…" ha spiegato l'uomo. Solo alle 20 però la macchina dei soccorsi si avvia. "Dopo mi hanno creduto. Mi hanno fatto le domande. Io sentivo il mio amico via messaggi…continuava a dire aiuto e che "gli altri sono tutti morti", ma io non so se è vero". Mi ha detto "ho perso tutto. Mi auguro che Gesù sia grande e li ritrovino vivi". E infine: "Purtroppo la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo".
"Gli ospiti dell'albergo erano pronti ad andarsene ma c'era la neve "
"Giampiero e tutti gli altri ospiti dell'albergo avevano pagato e avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire. Aspettavano solo che arrivasse lo spazzaneve". A rivelare il drammatico retroscena è un amico di un superstite, Giampiero Parete, ristoratore e suo datore di lavoro. "Gli avevano detto che lo spazzaneve sarebbe arrivato alle 15, ma l'arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via" ha sottolineato l'uomo. Nessuno però è riuscito a lasciare l'hotel a causa della neve alta che ha bloccato ogni via di fuga.
Gli appelli dei parenti sul profilo Fb dell'hotel: "Per favore dateci notizie..."
Sono ore di drammatica attesa per quanto sta accadendo dall'hotel Rigopiano di Farindola travolto da una valanga a seguito del terremoto del centro Italia. Una tragedia che sta tenendo col fiato sospeso tutti gli italiani ma soprattutto i familiari di quanti erano all'interno della struttura. In queste ore, mentre i soccorritori stano raggiungendo il posto, si susseguono gli appelli disperati dei parenti degli ospiti sulla pagina Facebook dell'albergo. " Per favore se avete notizie di mio fratello di Michelangelo DOMENICO , della moglie serraiocco marina e del figlio Samuel di 6 anni .. siamo preoccupati .. non si hanno notizie erano ospiti della struttura", scrive Alessandro, "Io non ho più notizie di mia zia dal pomeriggio alle 16:30 mi aveva detto che prima stavano in macchina per paura del terremoto poi sono rientrati dentro", continua Marcello in un susseguirsi di messaggi di speranza e paura
I soccorsi hanno raggiunto l'albergo: "Tutto distrutto dalla valanga"
Dettagli agghiaccianti sul dramma dell'albergo travolto dalla slavina in provincia di Pescara. La colonna dei soccorsi ha raggiunto la struttura. All'interno dell'albergo, una situazione apocalittica: alberi, massi e materassi misti a neve. Si cerca nella zona della sauna, ma la violenza della valanga ha sparso cose per centinaia di metri. "Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – spiegano i vigili del fuoco – che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo". "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei pompieri. In azione anche le unità cinofile, ma al momento non si sente nulla. E' quanto riferiscono i soccorritori. C'è un'area privilegiata all'interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse è molto più ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga.
Gentiloni: "Tutte le Istituzioni sono mobilitate al massimo delle loro possibilità"
Il premier Paolo Gentiloni sta parlando in questo momento dalla Dicomac (Direzione di comando e controllo della Protezione civile) di Rieti della doppia emergenza terremoto-neve che ha sconvolto il Centro Italia. Il Presidente del Consiglio ha confermato che le condizioni dell'albergo sepolto dalla slavina "sono difficili" e che "ci vorrà tempo per sgombrare le strade, ma che ora possono usare gli elicotteri". Primo impegno è raggiungere tutte le frazioni isolate. Primo obiettivo salvare vite" ha detto Gentiloni. E ancora: "C'è uno sforzo di tutte le istituzioni mobilitate al massimo delle loro possibilità per ripristinare le utenze elettriche e la viabilità". E poi un monito alle forze politiche: "In questo momento siano sobrie".
Hotel chiuso definitivamente, Google dà per spacciato l’albergo
Digitando su Google "Hotel Rigopiano" sulla destra dei risultati di ricerca (tra cui spicca il sito ufficiale della struttura crollata per la neve e per la slavina di ieri generata dal terremoto) è possibile visualizzare anche le informazioni offerto dallo stesso motore di ricerca. E a spiccare in rosso è la scritta "Chiuso definitivamente", quasi come se il gigante di Mountain View desse già per spacciato il resort a quattro stelle di Farindola, a seguito di quanto sta avvenendo in queste drammatiche ore.
Un uomo di 33 anni originario di Terni tra i dispersi dell'hotel
C'è anche un ternano di 33 anni, Alessandro Riccetti, tra le persone disperse nell'hotel Rigopiano. L'uomo, che era dipendente della struttura alberghiera in provincia di Pescara dove lavorava come cameriere, ha avuto l'ultimo contatto telefonico ieri con la madre, prima che la valanga travolgesse l'albergo, ma risulta al momento irrintracciabile.
La vicenda viene attentamente seguita dalla prefettura di Terni, che è in stretto contatto con la famiglia del disperso, le autorità e i soccorritori abruzzesi.