Serviranno mesi per verificare le condizioni di agibilità di almeno 200mila abitazioni nel cratere, che potrebbero aver riportato seri danni strutturali. Intanto i sindaci dei piccoli borghi lamentano: "Abbandonati a noi stessi, non sappiamo cosa fare".
- Norcia si è spostata di 30 centimetri dopo i terremoti 02 Novembre
- Mattarella incontra gli sfollati al palasport di Camerino 02 Novembre
- Vigili del fuoco esaminano fango "misterioso" fuoriuscito dalla montagna 02 Novembre
- Gli ultimi due terremoti hanno deformato unʼarea di 600 km quadrati 02 Novembre
- Terremoto Centro Italia, i sindaci: "200mila case potrebbero essere inagibili" 02 Novembre
Ecco Ulisse, il cane estratto dalle macerie: sta bene
L'Enpa ha pubblicato le foto di Ulisse, il cane salvato dalle macerie del terremoto. Il cucciolo si trova attualmente nella clinica Centro Italia di Rieti e sta bene. I suoi valori sono normali e non ha fratture.
Vigili del fuoco esaminano fango "misterioso" fuoriuscito dalla montagna
Una grossa quantità di materiale fangoso uscita fuori, dopo il sisma, dalla montagna prelevata ed esaminata dai vigili del fuoco nella zona nei pressi di Santa Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo.
“Effetto post terremoto in territorio di Santa Vittoria in Matenano (FM)”, ha scritto il vicesindaco del paese Romano Rastelli, pubblicando le immagini sul suo profilo Facebook. Dal terreno risale fango o argilla: potrebbe trattarsi di liquefazione del sottosuolo o dell'eruzione di “vulcanelli” di fango visto che in questa zona ce ne sono diversi.
Gli ultimi due terremoti hanno deformato unʼarea di 600 km quadrati
Gli ultimi due terremoti, del 26 e del 30 ottobre, hanno deformato un'area di 600 chilometri quadrati con nuovi avvallamenti e rilievi. E' ciò che si evince dall'analisi del satellite radar Sentinel 1 del programma europeo Copernicus, grazie alle informazioni elaborate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e da quello per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche.
La zona in cui si sono verificati "i maggiori movimenti del terreno è stata delimitata dai ricercatori con un'ellisse lunga circa 40 chilometri e larga circa 15", ha rilevato Stefano Salvi dell'Ingv. "L'ellisse si estende da Pieve Torina, che si trova immediatamente all'esterno di questa figura ideale, fino ad Accumoli, a Sud e in questa zona i dati dei satelliti hanno indicato le maggiori deformazioni del suolo", evidenziate da frange colorate ognuna delle quali "rappresenta un abbassamento del terreno di circa 3 centimetri superiore alle frange adiacenti". All'interno dell'ellisse, dove le frange sono più marcate, si trova la zona in cui il suolo si è abbassato fino a 70 centimetri, vicino a Castelluccio di Norcia. "Fuori dall'ellisse, a Est e a Ovest, il terreno è stato sollevato di alcuni centimetri".
Procura indaga per disastro colposo dopo i crolli in Umbria
A seguito dei crolli avvenuti in Umbria a causa del terribile terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, la Procura della Repubblica di Spoleto, competente per territorio, ha deciso di aprire un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di disastro colposo. Al momento ovviamente si tratta di una inchiesta solo conoscitiva e quindi a carico di ignoti e senza indagati. L'obiettivo dei magistrati è quello di verificare se ci possano essere state eventuali responsabilità per i crolli che hanno interessato edifici pubblici e privati in vari centri della regione.
Dalla Procura fanno sapere che in realtà gli accertamenti sono stati avviati già da qualche tempo e l'apertura del fascicolo di indagine rappresenta una sorta di atto dovuto dopo i crolli delle ultime settimane. I pm, compatibilmente con le esigenze dei soccorsi, hanno incaricato vigili del fuoco e forze dell'ordine di fare un censimento degli edifici interessati. Lo scopo è quello di capire se i finanziamenti per gli interventi relativi ai precedenti terremoti siano stati utilizzati in maniera corretta in particolare per i lavori di ristrutturazione sugli edifici, sia pubblici che privati. Sui risultati dell'inchiesta viene mantenuto il massimo riserbo.
Errani: "Serviranno 15 giorni per completare le verifiche sulle scuole"
A margine di una conferenza stampa con il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, 40 sindaci e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, Vasco Errani ha spiegato: "Entro 15 giorni dovremo completare una verifica su tutte le scuole. Nei casi più semplici i sindaci potranno disporre lavori urgenti, se i danni sono maggiori verranno individuate soluzione provvisorie in accordo con l'Ufficio scolastico regionale. I Comuni – ha aggiunto – devono operare per aree, individuando soluzione omogenee".
Mattarella atteso oggi a Norcia e Camerino
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atteso per oggi a Norcia e Camerino. Il Capo dello Stato porterà la sua solidarietà a due delle città maggiormente colpite dal terremoto.
Decine di scosse nella notte
Quella trascorsa è stata l'ennesima notte caratterizzata da decine e decine di terremoti: la scossa più forte è stata registrata alle 7.08 con una magnitudo di 3.5: i comuni più vicini all'epicentro sono stati quelli di Pieve Torina, Fiordimonte e Pievebovigliana, in provincia di Macerata. Poco prima, alle 7:07, un'altra scossa di magnitudo 3.4: in questo caso i comuni più vicini all'epicentro sono stati Norcia e Cascia, in provincia di Perugia.
Terremoto Centro Italia, i sindaci: "200mila case potrebbero essere inagibili"
"Ci aspettiamo almeno 200mila domande di sopralluoghi per verificare l'agibilità degli immobili". A dirlo, in un'intervista a Repubblica, è stato il presidente dell'Anci Antonio Decaro, sottolineando come si tratti di numeri ben quattro volte superiori rispetto al sisma de L'Aquila del 2009 e come, oltre all'incognita di altre scosse che potrebbero distruggere nuovi borghi e città, un altro nemico da sconfiggere per le popolazioni duramente colpite sia quello della burocrazia. Sono decine di migliaia i cittadini che attendono di conoscere l'esito delle verifiche dei tecnici Aedes e a questo punto il rischio è che si debbano aspettare mesi e, nel frattempo, vivere negli hotel, nei camping messi a disposizione sulla costa o in case affittate in zone considerate più sicure.
Non sono pochi i sincaci che puntano il dito contro il sistema di Protezione Civile nazionale. Rosa Piermattei, primo cittadino di San Severino Marche, denuncia: "Ci manca tutto. Solo oggi ho firmato un centinaio di ordinanze di sgombero. L'ho fatto per strada, a penna, perché non c'è rimasto più nulla. Non so, vogliono vedere la città completamente rasa al suolo prima di mandarci qualcuno?". Lo stesso allarme è stato lanciato dal sindaco di Gagliole, Mauro Riccioni, che ha dichiarato: "Nessuno ci ha dato indicazioni, noi sindaci dei comuni più piccoli ci stiamo arrangiando con la solidarietà dal basso e il lavoro dei volontari". Situazione identica a Fiastra e Acquacanina, dove fino a ieri le cucine con centinaia di sfollati sono state rifornite da associazioni di volontariato e non dal sistema di Protezione Civile.