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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Processo strage di Erba, decisione su revisione il 10 luglio. Difesa Olindo e Rosa: “Confessarono per una cella matrimoniale”

Si è conclusa la seconda udienza per la revisione del processo di Olindo Romano e Rosa Bazzi: la decisione dei giudici arriverà il 10 luglio.

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È terminata la seconda udienza per la richiesta di revisione del processo a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi: la difesa ha esposto le tre istanze per convincere i giudici a riaprire il caso. Nel pomeriggio i giudici hanno comunicato l'udienza è rinviata al 10 luglio. In Aula era presente la coppia, condannata per la strage avvenuta l'11 dicembre 2006, ma anche Azouz Marzouk che ha dichiarato “convinto dell’innocenza di Olindo e Rosa perché ho letto le carte”. Gli avvocati dei due coniugi: "Le nostre consulenze descrivono una dinamica dei fatti completamente diversa dalla sentenza che rende incompatibile la presenza di Olindo e Rosa con la strage di Erba. Frigerio affetto da amnesia anterograda, non idoneo a rendere testimonianza".

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21:05

Parla la difesa di Rosa e Olindo: "Abbiamo elementi che li rendono incompatibili con la strage"

Nuova udienza per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba. Nella seduta odierna, in Corte d’Assise a Brescia, hanno parlato di legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati su tre gradi di giudizio all’ergastolo per l’uccisione di quattro persone, tra cui un bimbo di due anni, nel dicembre 2006.

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A cura di Davide Falcioni
17:41

Strage Erba: il 10 luglio la prossima udienza per la richiesta di revisione

Fissata al 10 luglio alle ore 9 la prossima udienza per la richiesta di revisione della sentenza della strage di Erba. Quel giorno replicheranno entrambe le parti.

A cura di Susanna Picone
17:36

Strage Erba, "nuova prova sono le scritte nella Bibbia sequestrata"

Una "nuova prova" si trova nella Bibbia sequestrata dalla procura: i "consulenti hanno intercettato nuovo materiale, nuove dichiarazioni di innocenza, 71 dichiarazioni di chiara o implicita innocenza. Su quella Bibbia non solo c'è scritto che hanno confessato perché credevano di avere una cella insieme, ma anche c'è anche il segno del disturbo e del perché siano arrivate quelle confessioni". Così l'avvocata Bordeaux: "Nella Bibbia ci sono invocazioni alla verità, al retto giudizio, agli aiuti ricevuti – afferma – è disseminata dell'aiuto del cappellano, degli aiuti in carcere. Ma qualcuno si è domandato questi aiuti cosa sono? Sono aiuti per riprendersi da quel momento di rassegnazione nel quale erano caduti lui e la moglie".

A cura di Susanna Picone
17:22

"Olindo descrive lui e Rosa come gli amanti separati che per riunirsi si dichiarano colpevoli": continua la difesa

"Olindo ha lo stesso disturbo di personalità di Rosa, quindi l’idea della separazione è per lui inimmaginabile. I consulenti hanno intercettato nuovo materiale, 71 nuove dichiarazioni di innocenza, implicite e esplicite, individuando soprattutto che su quella bibbia, oltre alle dichiarazioni di innocenza ci sono anche le evidenze del loro disturbo di personalità", prosegue l'avvocato. "Lui descrive loro due come gli amanti separati che per riunirsi si dichiarano colpevoli ma vengono entrambi incarcerati".

A cura di Susanna Picone
16:45

L'avvocata di Rosa Bazzi: "Ci sono criticità che è difficile non vedere"

Tocca all'avvocata di Rosa Bazzi, Luisa Bordeaux: "I nostri avversari hanno parlato di cascata di prove, io non voglio parlare di cascate di criticità, ma di criticità che è difficile non vedere. Credo che la procura di Milano abbia individuato il nodo cristallino della criticità quando dice che le testimonianze di Frigerio hanno un incedere tortuoso".

A cura di Susanna Picone
16:18

La discussione della difesa dei coniugi Romano si chiuderà oggi, decisione su richiesta di revisione rinviata

Terminerà oggi la discussione della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Poi ci sarà un rinvio dell'udienza per la decisione sulla richiesta di revisione della sentenza. Lo ha comunicato il presidente della Corte d'Appello di Brescia, Antonio Minervini. "C'è molta carne al fuoco, ci sarà un rinvio non a breve". La data sarà comunicata dopo le arringhe degli avvocati di Olindo e Rosa.

A cura di Susanna Picone
16:06

Schembri: "Abbiamo una serie di operazioni viziate"

A proposito della macchia sulla macchina di Romano, Schembri ha detto che in tutte e quattro le macchie individuate Fadda non è riuscito ad avere foto delle luminescenze e lo stesso Fadda ha detto che non è riuscito a trovare la macchia con il crimescope perché era degradata, supponendo che la macchina fosse stata lavata. "Abbiamo una serie di operazioni viziate", ha aggiunto.

A cura di Susanna Picone
15:38

Olindo Romano "era pronto a sacrificare se stesso per salvare la moglie" Rosa Bazzi

Olindo Romano "era pronto a sacrificare se stesso per salvare la moglie" Rosa Bazzi. L'ex netturbino vuole che la moglie torni a casa, ma lei "senza il marito non è in grado di fare niente". Così Fabio Schembri passa in rassegna il tema delle confessioni, rese e poi ritrattate dai due coniugi e parla di "prove nuove" rappresentate dalle "intercettazioni ambientali che non fecero ingresso" nel processo e "quindi sconosciute ai giudici". Romano e Bazzi, confessando, "compiono un atto generoso: Olindo per salvare Rosa e Rosa per salvare Olindo". Schembri in aula ripercorre anche gli incontri dei coniugi con il criminologo Massimo Picozzi "che stava facendo una trilogia che sarebbe diventata un libro e poi trasmessa anche in tv". A Picozzi "Romano chiede sette volte quando gli consegnano la cella matrimoniale". Lui "non sa che non esistono celle matrimoniali" né che "la pena non può essere divisa in due". Schembri insiste che poter vedere la moglie e avere la cella matrimoniale era per Romano un chiodo fisso. Una confessione rese per poter vedere la moglie al punto che dopo la confessione, intercettati, "i due coniugi si incontrano e sono euforici".

A cura di Susanna Picone
14:55

Riprende l'udienza, Schembri: "Nuove prove rivalutano le vecchie"

L'udienza è ripresa poco dopo le 14.30. A prendere la parola è stato Fabio Schembri, l'avvocato della difesa di Olindo Romano insieme con Nico D'Ascola. "La perizia psichiatrica nel 2011 conferma che Olindo ha disturbo di personalità e Rosa ha un ritardo mentale. – spiega Schembri – Al contrario di come li definisce accusa, astuti e intelligenti, capaci di simulare per un mese e crearsi un alibi complesso, nonché di non essere intercettati dal luminol".

Prosegue il legale. "È la stessa sentenza di condanna che dice: ‘Indubbiamente gli imputati sono stati stimolati da costante pressione, ma non in maniera indebita. Per esempio, il fatto che Rosa potesse essere trasferita in altro carcere non costituiva una pressione psicologica. Ma all’epoca il giudice non sapeva delle condizioni psicopatologiche sue e di Olindo. Oggi le nuove prove rivalutano e danno dignità alle vecchie".

A cura di Eleonora Panseri
14:28

Avvocato dei parenti di Frigerio: “Tutto già sentito"

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“Tutto già sentito nei vari gradi giudizio, nei vari appelli e in Cassazione”, così il legale dei parenti di Frigerio sminuisce le prove portate oggi in aula dai legali di Rosa e Olindo che, tra le altre cose, prendono di mira proprio la testimonianza dell'unico superstite della strage di Erba e quindi teste chiave nel processo passato in giudicato. “Nessuna cosa nuova, tutto già scritto. Ora aspettiamo che decidano i giudici” ha aggiunto l’avvocato, confermando che i figli diFigerio “non avrebbero voluto ma sono sereni e confidano nella giustizia”

A cura di Antonio Palma
14:02

Per i legali "Olindo e Rosa indotti a falsi ricordi per le modalità di interrogatorio"

Per i legali dela difesa, "Olindo e Rosa sono stati indotti a falsi ricordi per le modalità di interrogatorio". Secondo la tesi della difesa, esposta dall'avvocato  Morello, "la modalità di interrogatorio, tecnica reid, e le condizioni a cui sono stati sottoposti Olindo e Rosa li hanno indotti a false confessioni, essendo loro suggestionabili e confusi. Tale tecnica può innestare, secondo la letteratura scientifica e della giurisprudenza, anche falsi ricordi".

A cura di Antonio Palma
13:49

Strage Erba, udienza sospesa fino alle 14.30

L'udienza per l'istanza di revisione del processo di Erba è stata sospesa dai giudici fino alle 14.30. La pausa di un'ora per il pranzo, poi si tornerà al Tribunale di Brescia per  proseguire gli interventi della difesa che dovrebbero andare avanti per tutto il pomeriggio

A cura di Antonio Palma
13:42

L'avvocata Morello: "Le macchie di sangue sull'auto di Olindo troppo degradate per essere prova"

"Le macchie di sangue sull'auto di Olindo sono degradate" e quindi non avrebbero valore di prova, lo sostiene l'avvocata Patrizia Morello, uno dei difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Presentando i risultati delle proprie consulenze, Morello ha detto che la macchia di sangue di una delle vittime, Valeria Cherubini, trovata sul battitacco della Seat Arosa di Olindo Romano, condannato all'ergastolo con la moglie Rosa Bazzi è "degradata" e quindi non avrebbe valore di prova. Il legale ha sottolineato come il lavoro dei consulenti della difesa sia basato su "metodologie scientifiche nuove", dopo il passato in giudicato della sentenza.

A cura di Antonio Palma
13:22

Erba, tra le nuove prove analisi sulle intercettazioni di Frigerio e valutazione delle prove genetiche 

Tra le nuove prove presentate dai difensori di Olindo e Rosa ci sono analisi sulle intercettazioni di Frigerio e una valutazione delle prove genetiche. "Le intercettazioni di Frigerio sono state sottoposte a un nuovo metodo di verifica per il parlato degradato. Tanto più il parlato è degradato tanto più le aspettative dell’ascoltatore influenzano i risultati dell’ascolto" hanno spiegato i legali. In aula anche nuovi criteri di valutazione delle prove genetiche che "dicono che quella macchia di sangue sulla macchina di Olindo Romano non può essere stata portata da Olindo" e una perizia secondo la quale "se la signora Cherubini fosse stata colpita in casa castagna non avrebbe potuto, a livello di compromissione muscolare, nervosa e cerebrale, salire le scale verso casa sua".

A cura di Antonio Palma
12:55

Difesa: "Frigerio intossicato da monossido che ha generato amnesia anterograda​"

"Durante la costituzione di parte civile originaria, Frigerio faceva proprio riferimento a una intossicazione da monossido di carbonio per chiedere risarcimento del danno. E oggi questo dato viene negato. Certamente non è stata forte, altrimenti avremmo avuto demenza, coma, morte, ma solo l’intossicazione, dicono gli studi scientifici, può generare amnesia anterograda"  ha spiegato oggi la difesa si Olindo e Rosa. "Riguardo a Frigerio stiamo parlando della funzione dei neuroni nella formazione del ricordo. Dal 2013 la letteratura scientifica nuova in tema di neuroscienze cognitive acquisisce nuovi dati sul riconoscimento dei volti con validazione scientifica avvenuta dopo le consulenze del processo passato in giudicato. Nel 2013 è stato acclarato non solo che il riconoscimento dei volti familiari è più facile, ma anche che è automatico e avviene anche in condizioni di compromissione cerebrale. Non è possibile sopprimere il ricordo di un volto noto nemmeno se c’è una condizione patologica" sostenono i legali della coppia, secondo i quali però  "l’amnesia va collocata in relazione al tipo di interrogatorio a cui è stato sottoposto un soggetto così vulnerabile, altamente permeabile alle suggestioni". In pratica, "al signor Frigerio è stato ripetuto più e più volte il nome di Olindo e la ripetizione stimola la creazione di falsa memoria, anche in soggetti compromessi. Ormai si è creata una falsa memoria che ha sostituito quella generale" secondo la difesa.

A cura di Antonio Palma
12:40

Su Frigerio perizia psicologica con metodologia non utilizzata nel processo passato in giudicato

Su Frigerio "presentiamo una perizia psicologica frutto di una metodologia esistente all’epoca anche se non utilizzata nel processo passato in giudicato"  lo ha spiegato l'avvocata Morello facendo il punto delle nuove prove scientifiche presentate della difesa  di Olindo e Rosa per la revisione del Processo di Erba. "I tre filoni giurisprudenziali di riferimento sono: nuove valutazioni su elementi nuovi; la diversa valutazione tecnico scientifica di elementi già noti; terzo filone, che non è stato citato dall’accusa, nuove consulenze effettuate con metodi che in astratto esistevano in passato ma non erano state utilizzate" ha aggiunto Morello.

A cura di Antonio Palma
12:13

I legali dei coniugi: “Frigerio affetto da amnesia anterograda, non idoneo a rendere testimonianza”

“L’accusa dice che le intercettazioni su Frigerio sono sì una prova nuova ma non rilevante perché si pone in continuità con le prove vecchie ma il primo elemento da queste intercettazioni è l’amnesia anterograda di Frigerio, mentre i primi giorni stava meglio, poi le sue condizioni peggiorano, non ricordava niente” lo ha dichiarato in aula oggi l’avvocato Fabio Schembri cercando di smontare la testimonianza chiave dell’unico superstite della strage, poi morto nel 2014. “Che Frigerio riconobbe il 20 dicembre Olindo Romano e lo riferì il 26 dicembre pone delle questioni di attendibilità. Il luogotenente Gallorini dice in dibattimento che il nome di Olindo Frigerio non lo fece il 20 dicembre” ha spiegato il legale.

“L’amnesia anterograda è un dato certo, perché quando il 26 dicembre gli inquirenti vanno da Frigerio danno per scontato che abbia già fatto il nome di Olindo. E siccome Frigerio era nel pieno della sua amnesia, lui disse che non ricordava niente e rispose passivamente agli stimoli. Infatti il 27 dicembre venne mandato lo psichiatra per valutarne la memoria. E quel giorno Frigerio non sapeva che giorno fosse, non sapeva fare sottrazioni. È solo il giorno prima aveva fatto il nome di Olindo. Inoltre un’ora dopo l’incontro in cui si dice abbia fatto il nome di Olindo, le intercettazioni rilevano che dice ai figli e all’avvocato di non ricordare nulla. E in tutto questo l’accusa dice che Frigerio non ha intossicazione da monossido di carbonio, in totale contrasto con la consulenza del dottor Scola e con il rapporto della parte civile” è la ricostruzione del legale.

“In data 20 dicembre, piangendo davanti a Gallorini, dice che se avesse visto Olindo l’avrebbe riconosciuto e continua a descrivere un altro soggetto. Un volto familiare si riconosce subito e Frigerio rimane fermo su un identikit sconosciuto. Nessuno avvisa l’autorità giudiziaria che Frigerio riconosce Olindo il 20 dicembre, tanto che non viene mai messo agli atti. I figli di Frigerio diranno alla polizia giudiziaria – e il figlio era presente al colloquio con Gallorini – che loro padre continuava a descrivere “quell’aggressore lì”, chiedendo di portargli delle immagini per riconoscerlo” ha ricostruito ancora il legale.

“Prima dice: non l’ho mai visto, non lo conosco. E ci tiene a far mettere a verbale che la casa di sotto è frequentata da extra comunitari. Solo successivamente dice di riconoscere i lineamenti del volto di Olindo, ma Frigerio era un soggetto cerebroleso e quando ancora le sue funzioni erano migliori indicava nel suo aggressore un uomo arabo. Secondo la suprema corte di cassazione i ricordi di Figerio miglioravano man mano che il tempo passava, ma la prova di questo miglioramento era solo il fatto che fosse stato in grado di descrivere bene perché prima non si ricordava. Le nostre prove sono amnesia anterograda, il fatto che Frigerio fosse un soggetto cerebroleso e soggetto a falsa memoria. È l’esatto contrario: lui peggiorò, non migliorò” ha ricostruito la difesa.

"Sulla soppressione del ricordo lui dà questa spiegazione: non ci volevo credere, per questo ho omesso inizialmente il nome di Olindo. Prima che le sue condizioni peggiorassero lui Olindo non lo aveva nominato, poi fa sue, attraverso le risposte, le domande del pm. Frigerio in dibattimento non ricordava nulla del ricovero e questa, dicono gli esperti, è proprio la manifestazione della amnesia e della falsa memoria che si era innescata. La falsa memoria, indotta dalle domande suggestive, è indistinguibile da quella vera" sostiene Schembri, concludendo che "Frigerio era un soggetto inidoneo a rendere testimonianza".

A cura di Antonio Palma
11:53

Difesa di Olindo e Rosa: “Nelle indagini commessi errori grossolani”

“Noi abbiamo indicato delle anomalie gravissime che devono essere accertate. Far passare il concetto che è normale che nelle indagini vengano commessi errori grossolani, ma che tutto sommato non conta, non mi sembra corretto” lo ha detto l’avvocato Fabio Schembri nell’udienza in corso a Brescia sull’istanza di revisione del processo di Erba. "La sentenza di primo grado li descrive come furbi e conoscenti degli strumenti per ingannare il luminol. I ris di Parma vanno in casa loro e non trovano nulla, anche con tecnologie per rintracciare le parti lavate: non inganna la scienza una donna delle pulizie che lava. Questo dice il generale Garofano: se ci fosse stato sangue in quella casa noi con il luminol l’avremmo trovato” ha spiegato ancora Schembri.

A cura di Antonio Palma
11:37

Parla l’avvocato Schembri: “Cherubini fu uccisa in casa sua e Rosa e Olindo non c’erano”

“Valeria Cherubini fu uccisa in casa sua e Rosa e Olindo non c’erano” lo ha sostenuto oggi in aula il legale della coppia condonata per la strage di Erba, l’avvocato Schembri, nell’udienza per la richiesta di revisione del processo. "Le nostre consulenze descrivono una dinamica dei fatti completamente diversa dalla sentenza che rende incompatibile la presenza di Olindo e Rosa con la strage di Erba" ha spiegato il legale. Per la difesa sarebbe falsa la ricostruzione sull'omicidio di Valeria Cherubini che, a dire degli avvocati, sarebbe stata finita nella sua mansarda mentre per l'accusa era già ferita ed è solo scappata trovando la morte per le ferite già subite. "È un'ipotesi fantascientifica che Cherubini potesse salire le scale dopo il colpo al cranio e per le sue condizioni fisiche in generale" ha affermato il difensore

"Quando i soccorritori arrivarono dissero che cherubini gridava aiuto, ma che gli assassini dovevano essere già andati via perché altrimenti sarebbero stati visti. Oggi una ulteriore prova attesta – visto il sangue da schizzo sulla tenda – che cherubini fu uccisa in casa sua. Rosa e Olindo se fossero usciti sarebbero stati visti da tutte le persone che erano già lì, parliamo di uno spazio molto angusto, in cui quasi non passano due persone” ha sostenuto l’avvocato, aggiungendo: “Avrebbero dovuto in quel momento guadagnare la lavanderia per sbarazzarsi degli abiti sporchi, ma i tempi non coincidono, la foto della sera in cui si vede la corte di via diaz dimostra che non c’era acqua nel tragitto dalla palazzina fino al portone di Olindo e Rosa”. "Le nostre consulenze descrivono una dinamica dei fatti completamente diversa dalla sentenza che rende incompatibile la presenza di Olindo e Rosa con la strage di Erba".

A cura di Antonio Palma
11:29

Azouz Marzouk: “Spero in nuovo processo fino all’ultimo”

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“Spero in nuovo processo fino all’ultimo, ci spero e ci credo” lo ha detto Azouz Marzouk oggi durante una pausa dall’udienza per la revisione del processo per la strage di Erba a Brescia. L’uomo che perso la moglie e il figlio di due anni, ha rivelato di essere di nuovo in Italia con la sua nuova famiglia. L'uomo, che sostiene l'innocenza dei coniugi, ha confermato di aver chiesto di ascoltate anche un testimone che parlava della pista della droga anche se non ha voluto chiarire quale sia la sua idea su quanto accaduto.

A cura di Antonio Palma
11:13

Strage Erba, tensione tra accusa e difesa: "Pg eviti plateali manifestazioni di dissenso"

Tensione oggi in aula tra la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi e l'accusa. Durante il suo intervento l'avvocato Nico D'Ascola ha invitato l'Avvocato dello Stato Domenico Chiaro e il pg Guido Rispoli a "evitare plateali manifestazioni di dissenso".  "Noi non abbiamo fatto una mossa quando voi avete parlato" ha detto stizzito il legale vedendo i magistrati esprimere disappunto, scuotendo il capo, per alcuni passaggi della sua arringa. I magistrati dell'accusa non hanno tra l'altro gradito un passaggio di D'Ascola sul testimone oculare. "Ci sono intercettazioni estremamente rilevanti in cui Frigerio dice ai figli di non ricordare nulla" queste le parole del legale che, alludendo allo scetticismo manifestato dai magistrati anche su questo punto, ha attaccato: "Non è vero? Ci siamo accorti di certi atteggiamenti anche nella scorsa udienza. Non siamo mica nati ieri".

A cura di Antonio Palma
10:55

Avvocati di Olinda e Rosa: “Nelle confessioni contati 242 errori”

“Nelle confessioni di Olinda e Rosa contati 242 errori” così la difesa oggi in aula a Brescia ha cercato di scardinare uno dei pilastri dell'accusa contro la coppia per la strage di Erba. “Nelle confessioni contati 242 errori. Certo che la confessione fa riflettere, tanto che un secolo fa non veniva presa in considerazione, perché c’era la tortura, ma oggi ci sono forme di convinzione che possono generare lo stesso effetto” ha dichiarato oggi in aula l’avvocato dei coniugi. Secondo la difesa, infatti, le confessioni sono "false", infarcite di "errori" e "discrepanze". “Molti elementi della scena del crimine vengono sbagliati. Le versioni non sono dettagliate, non sono sovrapponibili, non sono combacianti, non sono coerenti e non sono costanti e dunque hanno tutte le caratteristiche delle false confessioni" avevano già spiegato i legali, ritenendo che  "Quelle che vengono definite confessioni sono, in realtà, una serie di ‘sì' a suggerimenti".

A cura di Antonio Palma
10:33

Difesa: “Non dobbiamo accertare colpevolezza o innocenza di Olindo e Rosa”

“Che cosa dobbiamo verificare? L’ammissibilità, in astratto, dei nuovi elementi di prova, non la colpevolezza o l’innocenza di Olindo e Rosa” lo ha spiegato nel suo intervento l’avvocato D’Ascola che ha preso parola per la difesa nella seconda udienza per la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba. “La Prova nuova non è la prova temporalmente sopravvenuta, come avveniva nel 600, ma prove non acquisite” ha aggiunto il legale che punta a convincere i giudici alla revisione del processo per i due condannati.

A cura di Antonio Palma
10:16

Difesa contro il racconto del testimone e sopravvissuto Frigerio: “Vittima di amnesia”

Mario Frigerio, sopravvissuto alla strage di Erba e poi morto nel 2014
Mario Frigerio, sopravvissuto alla strage di Erba e poi morto nel 2014

“Possiamo dire che se Frigerio era effettivamente vittima di un’amnesia anterograda, non si può ritenere nitida una prova che parte con l’identikit di una persona sconosciuta per arrivare poi a Olindo” cosi la difesa dei coniugi condannati per la strage di Erba contesta il racconto del testimone Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage e che fu testimone chiave nel processo. Ai legali il racconto dell’uomo, poi morto nel 2014, non convince perché, sostiene la difesa, prima riferisce di un killer sconosciuto con la pelle olivastra, poi parla di Olindo come del suo aggressore. "Frigerio sta quindici giorni in una stanza di ospedale e non si sa niente, poi entrano i magistrati e dicono: noi non lo spaventeremo come l’hanno spaventato i carabinieri. Poi viene visitato anche da uno psichiatra" hanno ricostruito i legali della difesa in aula, aggiungendo: "Frigerio nei primi giorni di ospedale dice ai figli e all’avvocato: io non ricordo nulla".

A cura di Antonio Palma
10:00

Avvocati di Olindo e Rosa: "Non si discute di prove, abbiamo solo elementi che possono portare a revisione del processo"

"Non abbiamo prove, abbiamo solo elementi che possono astrattamente ribaltare il giudicato penale" lo ha detto in Aula a Brescia oggi l'avvocato Nico D'Ascola, il primo a parlare nella secondo udienza per la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba. La difesa di Olindo e Rosa ha contestato l'impostazione di Pg e Avocato di stato che nella scorsa udienza hanno parlato di prove raccolte durante la fase processuale precedente. "L’accusa la volta scorsa è costantemente entrata nel merito del giudizio, in un contraddittorio non necessario per la formazione della prova. Di prove si potrà parlare solo se la Corte ci dirà che il processo può essere oggetto di revisione" ha spiegato D'Ascola, aggiungendo: "Quella che si è celebrata nell’udienza del primo marzo è stata un’audizione del tutto estranea rispetto alla fase in cui ci troviamo. L’accusa e le parti civili hanno parlato per cinque ore e mezza e noi eravamo venuti qua solo perché venisse valutata l’ ammissibilità". "Noi pensavamo, la scorsa volta, di parlare un quarto d’ora a testa, naturalmente stavolta non possiamo astenerci nell’entrare anche noi nel merito" ha spiegato l'avvocato.

A cura di Antonio Palma
09:40

Iniziata l’udienza per la revisione del processo della strage di Erba: presenti Rosa e Olindo

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Iniziata l’udienza della revisione della sentenza del processo della strage di Erba. Un'udienza che si prevede complessa e nella quale gli avvocati illustreranno quelle che definiscono "nuove prove" che, secondo loro, potrebbero comportare il proscioglimento dei coniugi Olindo e Rosa. In aula presenti gli stessi imputati oltre ai tanti avvocati di parte, al Pg e all'avvocato di stato. Presente anche Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle vittime della strage. L'uomo sostiene che i coniugi Romano siano innocenti e che si debba indagare altrove.

A cura di Antonio Palma
09:19

Azouz Marzouk oggi in Aula: “Convinto dell’innocenza di Olindo e Rosa perché ho letto le carte”

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“Vogliamo vederci chiaro, l’importante per me è che arrestino i veri colpevoli e che salti fuori la verità, che poi questa sia la pista della droga o altre piste non me ne frega niente” lo ha detto Azouz Marzouk che oggi è presente in aula per la seconda udienza della richiesta di revisione del processo di Erba. L’uomo, che ha perso moglie e figlio piccolo nella strage, ha ribadito la sua convinzione dell’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi. “Sono convinto della loro innocenza perché ho letto le carte e ho visto il percorso di questi anni e le cose fatte che confermano che qualcosa non va, come reperti bruciati prima della sentenza di Cassazione e tantissime altre cose” ha detto Marzouk fuori dal Tribunale di Brescia. Parlano della confessione dei due coniugi ha ribadito: “Nella confessione la coppia ha detto anche che io avrei stuprato Rosa, quindi o prendi tutto il racconto o nulla”.

A cura di Antonio Palma
09:06

Legale di Olindo e Rosa: ”Oggi puntiamo all’ammissione delle prove”

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Oggi puntiamo all’ammissione delle prove poi sarà la Corte di appello a decidere” sono le poche battute rilasciate dall’avvocato di Olindo e Rosa, Fabio Schembri, all’ingresso del Tribunale di Brescia dove oggi parlerà a sostegno della revisione del processo per la strage di Erba che, dopo i tre gradi di giudizio, ha portato alla condanna della coppia di coniugi. Prima di lui in tribunale erano entrati i suoi collaboratori con diversi faldoni e quelli che sembravano quadri, gli elementi che probabilmente la difesa presenterà in Aula.

A cura di Antonio Palma
08:58

Avvocato della Famiglia Castagna: “Convinti che la revisione non porterà da nessuna parte”

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“Quello che dovevano dire lo abbiamo detto e oggi ascoltiamo ma siamo convinti che questa revisione non porterà da nessuna parte perché la verità è stata già scritta” lo ha affermato oggi il legale della famiglia Castagna, l’avvocato Massimo Campa, che rappresenta la parte civile cioè Pietro e Beppe Castagna che nella strage di Erba hanno perso la sorella Raffaella, la mamma Paola Galli e il nipotino. “Vorrebbero vivere la loro vita dopo la tragedia ma vengono di nuovo trascinati inevitabilmente e non sono venuti perché per loro è come tornare in quei momenti” ha aggiunto il legale, concludendo: “Vorrebbero solo che la verità già scritta sia confermata definitivamente e non se ne debba più parlare”.

A cura di Antonio Palma
08:32

In tribunale a Brescia l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro 

In tribunale a Brescia è entrato già l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro che rappresenta l'accusa insieme al pg. Chiaro non ha voluto parlare coi giornalisti in attesa e non ha rilasciato dichiarazioni. L'avvocato era già intervenuto nella prima udienza per la richiesta di revisione del processo a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, parlando di "manifesta inammissibilità" delle istanze di revisione dei legali dei due i condannati per la strage di Erba. Secondo Chiaro, infatti, sarebbero "prive di motivazioni" e il suo è un no su tutta la linea alle richieste delle difese.

A cura di Antonio Palma
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